Era passato poco più di un anno dal famoso sbarco del primo uomo sulla Luna. La conquista dello spazio e l’esplorazione del nostro satellite non si erano di certo arrestate dopo le missioni Apollo (11 – 12 – 14 – 15 – 17, la missione Apollo 13 non arrivò sulla Luna).
L’URSS non era riuscita ad ottenere il primato di aver posato per prima il piede sulla Luna ma in fatto di primati, sfumato quello più ambito, si diede un gran da fare per non essere da meno impegnandosi in nuove sfide “per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima” (Star Trek docet).
Il 10 novembre 1970 il vettore Luna 17 portò sul nostro satellite il primo rover esplorativo a controllo remoto, il Lunokhod 1 (letteralmente moonwalker).
Sette giorni dopo una navicella appositamente attrezzata e munita di rampe mobili atterrò sulla superficie lunare nell’area chiamata Mare Imbrium. Poco più di due ore dopo entrò in scena il rover lunare che cominciò a lasciare le sue tracce sulla polvere lunare. Fu un successo, sia per quanto riguarda il primato di essere stato il primo rover a controllo remoto a muoversi sulla Luna e sia perché rimase operativo per ben 322 giorni.

Non percorse molti chilometri ma evidentemente se li gustò tutti. scattando più di 20.000 immagini lungo un percorso di 10,5 Km.
Lunokhod 1 fu seguito tre anni dopo dal Lunokhod 2 . Le missioni esplorative russe con i rover a controllo remoto pevedevano anche l’invio del Lunokhod 3 che però non lasciò mai la Terra per mancanza di fondi; oggi questo rover è esposto presso il museo NPO Lavochkin a nord di Mosca.
Ecco alcuni video, anche in russo, che mostrano test, simulazioni e la storia dei Lunokhod
Senza ombra di dubbio possiamo oggi considerare i rover russi Lunokhod 1, 2 e 3 come i “nonni” dei più recenti Spirit, Opportunity e Curiosity che sono su Marte.
Molto interessante questa infografica che mette a confronto le varie distanze percorse dai vari rover arrivati sulla Luna e su Marte.

Non troverete menzionati i rover dell’Apollo 11, 12, 14 perché in queste missioni non furono portati LRV (Lunar Roving Vehicle)
Approfondimenti e crediti:
- Lunokhod 1 su Wikipedia
- Lunokhod 1 sul sito NASA
- Mare Imbrium – su Wikipedia
- Museo NPO Lavochkin