In Gran Bretagna alcune aziende private e del settore pubblico stanno seriamente valutando l’ipotesi di realizzare uno spazio-porto.
C’è un certo interesse e fermento nel settore dei viaggi turistici spaziali. Richard Branson, il noto facoltoso imprenditore inglese, sta lavorando allo sviluppo della Virgin Galactic, società che a breve si occuperà di viaggi turistici nello spazio mediante l’utilizzo di speciali velivoli progettati allo scopo.
La domanda crescente e l’indotto che ne deriva stanno motivando imprenditori e aziende verso un progetto che vedrà sviluppare a breve una nuova rete satellitare, infrastrutture, strumenti di rilevazione, osservatori e spazio-porti, dedicati al lancio e all’atterraggio delle navette spaziali di prossima generazione. Non più prototipi ma vere e proprie flotte con tanto di compagnie, in primis la suddetta Virgin Galactic, pronte a far volare ricchi privati in cerca di forti emozioni e di un’esperienza “fuori dal mondo”, nel vero senso dell’affermazione.
Pare che entro il 2018 potremo assistere all’inaugurazione del primo spazioporto, probabilmente proprio in Gran Bretagna anche se altre nazioni si stanno contendendo il privilegio di ospitare nel proprio territorio le infrastrutture per dare la possibilità di effettuare voli commerciali “extraterrestri”.
I numeri sono da capogiro. Solo nel 2013 l’industria spaziale britannica ha fatturato circa 12 miliardi di euro con previsioni di crescita che la porterebbero entro il 2040 a circa 40 miliardi di euro, solo in questo settore.
Mi aspetto a breve che gli Emirati Arabi si contendano la ricca fetta di mercato del settore aerospaziale. Basta leggere le ultime notizie in merito che vedono Dubai, uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi, acquistare ben 300 aerei tra Airbus e Boeing al recente Air-Show tenutosi proprio a Dubai. Se tanto mi da tanto, Stati Uniti, Gran Bretagna ed Emirati Arabi, saranno gli attori principali per i futuri ma non poi tanto lontani viaggi spaziali privati.
L’immagine dei futuri spazio-porti non sarà proprio come quella che George Lucas ci ha descritto nel suo StarWars ma di sicuro ne vedremo delle belle.
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