Drone mania. 12 cose da sapere se vuoi diventare un dronista

Se ne sente parlare ovunque. In rete girano decine di video. In televisione vengono impiegati per effettuare riprese dall’alto spesso in sostituzione degli elicotteri. L’ENAC ha dovuto considerare la questione in modo serio, per definire un regolamento su l’utilizzo di droni civili o “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto”.

I droni sono una realtà con la quale ci stiamo confrontando da pochi anni ma che col passare del tempo diventerà una consuetudine, paragonabile all’impiego di qualsiasi altro device utilizzato per lavoro, come il tablet, la macchina fotografica o il computer.

In effetti la sinergia degli strumenti sopra citati è utile e a volte indispensabile all’uso del drone e tra poco ne parleremo. Intanto definiamo la parola DRONE.

Il drone è velivolo a controllo remoto, quindi senza pilota, utilizzato per impieghi di vario genere. Ha le eliche ma non è un elicottero. Alcuni hanno  anche le ali ma in tal caso non possono stazionare in cielo in “un punto fisso”. Le forme con cui sono realizzati sono diverse a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto. Quelli con 4 o più eliche si assomigliano ma possono differire per potenza, capacità di carico, sistemi di controllo e autonomia.

La tecnologia è ovviamente di provenienza militare, sdoganata e riadattata ad un impiego civile per ambiti molto diversi tra loro. Monitoraggio, sorveglianza, mappatura del territorio, protezione civile. I droni coadiuvano tecnici e personale specializzato in operazioni di messa in sicurezza del territorio, telesoccorso, rilevamenti fotografici, video riprese, cinema, ecc…

Da qualche tempo anche io mi sono avvicinato al mondo dei droni per un impiego professionale. Diciamo che sono diventato un “dronista”. Fare il “tronista” mi era impossibile per tutta una serie di motivi che vi lascio immaginare. Ho quindi optato per affibbiarmi l’etichetta di “dronista” che ritengo, oltre che divertente, anche calzante.

A settembre 2013 ho deciso di dotarmi di un drone per effettuare riprese video dall’alto.

Esperienza interessante, non indolore, piena di insidie e allo stesso tempo molto affascinante. Come ogni acquisto che si rispetti, le possibilità di scelta possono essere tante, tutte interessanti ma, spesso, la scelta, è subordinata ad un budget in relazione agli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Quel che consiglio è di cominciare per gradi. Ironizzando mi piace usare l’espressione “voliamo basso” con gli investimenti…

Sono un libero professionista, sono “io e la mia giubba” e ogni investimento che faccio cerco di ponderarlo a lungo e se possibile farlo senza strangolarmi. Detto ciò, i droni si possono acquistare anche con 100 Euro ma, tenetevi forte, possono arrivare anche a costare decine di migliaia di euro. Un motivo ci sarà, no? Pertanto, scegliete bene e riflettete sulle vostre scelte.

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In questo post vi elencherò 12 cose che è utile sapere se volete anche voi avvicinarvi a questo settore. Vi dirò cose semplici ma che nella mia esperienza di “dronista” sono state importanti e tutt’ora utili per svolgere il mio lavoro. Sono consigli che per la maggior parte si rivolgono ad altrettanti liberi professionisti come me. Fotografi, video maker, grafici, ecc.

Intanto, eccovi un video che ho girato col mio drone il 26 gennaio a Monteriggioni (SI).

Siete pronti? Allora partiamo, anzi, decolliamo!

1) cosa volete fare con il drone? Pare una domanda sciocca ma è importante focalizzare l’obiettivo. Volete giocare o lavorare? Nel primo caso vi assicuro che dagli 80 Euro in su troverete una vastissima gamma di oggettini davvero interessanti. Vi divertirete come matti, anche a salire sugli alberi per recuperare il vostro gingillino volante che si sarà impigliato tra i rami. Roba che potete pilotare con un piccolo radiocomando o direttamente dal vostro smartphone utilizzando delle App nate allo scopo e rilasciate direttamente dai produttori. Nel secondo caso, se volete lavorare col drone, dovete chiedervi per quali scopi volete impiegarlo. Desiderate fare mappature del territorio? Foto aeree? Riprese video? Per ogni utilizzo ci sono varie soluzioni. Dovete confrontarvi, cercare in rete, vedere dei test e valutare il costo dell’investimento.

2) se non avete esperienza di elettronica, di aeromodellismo e di meccanica, affidatevi a un rivenditore specializzato che abbia la sede vicino alla vostra e le competenze nel settore. Online si compra di tutto e anche molto bene ma ricordate che un drone vola e se non avete sviluppato doti particolari, il drone, tanto più sale, quanto più fa il botto se lo si lascia scendere, in assenza di controllo o mal funzionamenti. Comunque sia, se non è oggi, sarà domani, il drone subirà qualche danno e dovrete ripararlo. Avere al vostro fianco delle persone esperte vi eviterà di prendere il drone, imballarlo, spedirlo al fornitore e sperare che ve lo ripari. Senza considerare tempi e spese di spedizione e giorni di mancato utilizzo dell’apparecchio. Il mio consiglio è di rivolgervi ad un rivenditore di aeromodelli facendovi prima un’idea in rete di cosa fa al caso vostro e poi rivolgetevi al negozio specializzato. Per rivenditore specializzato intendo negozi di aeromodellismo o negozi che si sono specializzati nell’assemblaggio e vendita di droni, cominciano ad essere piuttosto diffusi anche in Italia. Questo è importante anche per tutte le implementazioni che vorrete fare  al vostro drone in futuro. Col passare del tempo, col migliorare della vostra esperienza e appena avrete maturato una serie di esigenze, sentirete la necessità di inserire nuovi dispositivi, cambiare quelli che avete o permutare il vostro drone con uno di livello superiore.

3) esercitatevi ogni volta che potete. Nonostante i sistemi di volo assistito e tutti i dispositivi di controllo che potrete installare sul drone, resta di primaria importanza la vostra esperienza di pilota. Il drone va fatto volare pensando in primis alla sicurezza (vostra, di chi gravita nel raggio di azione del drone e del drone stesso), quindi dovrete avere padronanza del mezzo in ogni condizione. Esercitatevi ogni volta che potete ma mai in luoghi affollati o comunque in presenza di assembramenti di persone. Cercate un campo o uno spazio aperto, assicuratevi che non vi siano cavi della corrente elettrica, di non essere vicini ad un aeroporto e provate, provate e provate, anche se vi sentite “pronti” o “esperti”.

4) parola d’ordine GIMBAL. Se utilizzate il drone per effettuare riprese foto o video uno degli investimenti più importanti che dovrete fare è sul gimbal. Il gimbal è un supporto che permette alla videocamera o fotocamere di mantenere l’asse orizzontale rispetto al volo del drone, stabilizzandola e assorbendo le vibrazioni. Il gimbal può essere a due o tre assi. Se state cominciando adesso con l’esperienza da “dronista”, acquistatene uno a due assi (movimento verticale gestito da remoto tramite radiocomando e movimento orizzontale gestito dal sistema elettronico di bordo) è più economico e anche se con un po’ di difficoltà, potrete comandarlo da soli col vostro radiocomando. Il gimbal a tre assi permette di controllare anche la rotazione sull’asse orizzontale ottenendo un controllo praticamente completo della telecamera/fotocamera indipendentemente della direzione del drone. Personalmente ho cambiato tre gimbal a due assi prima di trovare quello che meglio si adattava alle mie esigenze.

5) controllo video da remoto. Pensavo si potesse evitare o rimandare a lungo invece non è così. Se utilizzate il drone per fare fotografie o video dovete avere a terra il controllo della trasmissione video. Non potete riprendere alla cieca. Pertanto dovrete munirvi di trasmettitore video da installare sul drone. Ricevente video da installare a terra (nei pressi o sul radiocomando) e un buon monitor con parasole. In assenza di questi dispositivi non farete nulla o poco.

6) no WiFi. Molti droni sono dotati di telecamera munita di WiFi o lo sono le stesse telecamere che monterete sul vostro gimbal. La mia telecamera è dotata del suo bel WiFi ma tutto quello che faccio col WiFi è settare le impostazioni di ripresa e dare Play e lo Stop al video tramite il mio smartphone agendo direttamente sull’App del produttore, nulla di più. La trasmissione video in WiFi ha un ritardo che varia a seconda della potenza del segnale, dell’antenna del vostro device e del processore che elabora le immagini. Di solito si va da 2 a 3 secondi di ritardo. Se volete fare delle riprese video sono un’eternità. Inoltre considerate che oltre i 25 – 30 mt al massimo il WiFi lo perdete. Fate finta che il WiFi non ci sia proprio.

Video realizzato a Pratolino (Vaglia – Firenze) il 6 gennaio 2014

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7) scorta di eliche.  le romperete. Non potrete farci nulla. Prima o poi il drone cadrà o semplicemente farete un atterraggio “non proprio perfetto” per cui si accascerà su una parte mentre i motori sono ancora in funzione. Il motore raramente si sciupa, a meno che non lo fracassiate contro qualcosa. Di solito a partire sono le eliche che automaticamente frenano la rotazione del motore, sempre che voi non continuiate a dare “gas” dal vostro radiocomando; in tal caso qualche danno in più lo farete. Nella migliore delle ipotesi se il vostro drone si accascia su una parte impattando su un prato, probabilmente zapperete solo un po’ la terra o sciuperete l’elica potendola utilizzare ancora qualche volta. Alla lunga anche lei dirà basta cominciando a presentare evidenti segni di usura o rottura. Se invece farete atterrare il drone sull’asfalto, mettete subito in conto che l’elica che andrà a collidere con la superficie sarà destinata a soccombere, quindi, acquistate subito una scorta di eliche destre e sinistre (non sono tutte uguali) e imparate a capire come sostituirle.

8) Batterie. Scordatevi di volare con una batteria sola. Potete farlo ma poi dovrete star fermi per il tempo necessario alla ricarica (di media un ora). inoltre, se prendete un drone per lavoro, la cosa che non deve mancare è l’energia per  farlo volare. Considerate anche che d’inverno le batterie durano molto meno che d’estate. La mia esperienza mi porta a dirvi che la durata di una batteria nei mesi dell’anno più freddi si riduce di circa un 25% rispetto all’estate. Quindi, dotatevi di almeno 3 o 4 pacchi di batterie LiPo e un buon carica batterie. Di solito un pacco batterie offre al drone un’autonomia che varia dagli 8 ai 12 minuti. E’ possibile mettere più pacchi batterie in parallelo per aumentare l’autonomia di volo ma ricordatevi che più carico mettete sul drone e più consuma o non si alzerà neppure.

9) Sicurezza. Non fate i fenomeni. L’ENAC ha in parte già definito molti aspetti in merito all’utilizzo dei droni, soprattutto per i SAPR Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (quelli controllati da un computer il cui programma di volo è programmato preventivamente attraverso un apposito software) ma entro poco un po’ tutti i droni saranno sottoposti a regole, senza eccezione alcuna. Pertanto, prima di tutto usare il buon senso. Soprattutto MAI volare in un’area dove sono presenti bambini, sono attratti come calamite da “qualsiasi oggetto volante non identificato”. Uno degli investimenti che dovrete fare è l’altimetro. Dovete assolutamente sapere a quanti metri d’altezza vi trovate. No potete sparare il drone dove vi pare. Non è un satellite NASA e non potete mandarlo all’interno dello spazio aereo. Inoltre, occhio al vento!

10) Assistente. Quando e se vi sarà possibile, utilizzando il drone per effettuare riprese video o foto dovrete dotarvi di un assistente. All’inizio vi farete un “film” in cui vi vedrete al centro di una consolle di comando ibrida, un mix tra un radiocomando e un jostick, sul quale agirete con la destrezza di Tom Cruise in Minority Report tra i suoi touch screen. Nulla di più falso. E’ bello volare, soprattutto con la fantasia. Ovviamente ci sono persone particolarmente dotate e predisposte ad un multitasking di questo tipo ma credetemi se ve lo dico. O pensate a volare o pensate a comandare la videocamera. I droni professionali solitamente hanno in dotazione due radiocomandi. Uno per pilotare il drone e l’altro per controllare la videocamera, o meglio, il gimbal su cui è installata la video o fotocamera. Preparerete una strategia di ripresa analizzando la location, il meteo e il soggetto da riprendere e poi ognuno penserà a gestire ciò che gli compete, uno controllerà il volo e l’altro il gimbal.

Se volete approfondire l’argomento DRONI e FOTOGRAFIA vi consiglio questo libro “Foto e video con i droni. Fotografia e videografia aerea” di Eric Cheng . Si pone come una vera e propria guida per imparare quali sono le attrezzature utili e aggiornate, le videocamere per droni e come si diventa operatori di droni competenti

Potete trovarlo su AMAZON cliccando QUI

11) Assicuratevi. L’assicurazione non vi salva da una denuncia penale o civile ma per lo meno vi permette, qualora vi schiantaste col drone su cose, o peggio, su persone, di poter quantomeno ripagare i danni causati e le spese legali. Magra consolazione però certe cose vanno previste. Anche l’ENAC indica nel suo regolamento che l’uso dei droni è subordinato alla stipula di polizze assicurative. Molte compagnie assicurative non hanno la benché minima idea di cosa vogliate assicurare. Alla frase “vorrei assicurare un drone” vedrete delle espressioni meravigliose. Cercate in giro, ci sono compagnie serie e competenti. Io ne ho consultate cinque prima di trovare quella in grado di assicurare eventuali danni a cose e persone causati dal drone.

12) volo indoor. Pensavo fosse facile ma non è così. Altro film che mi sono fatto mesi fa. Mi dissi: “Chi se ne frega se d’inverno piove, tira vento, ecc. Trovo dei clienti che sono interessati a fare delle riprese dall’alto al chiuso (palestre, centri commerciali, grandi magazzini, autosaloni, ecc) e il business è fatto!”. Non son tutte rose e fiori. Ecco cosa accade quando volate al chiuso:

  • Primo problema. Al chiuso non funziona il GPS, quindi non avete volo assistito, tutto volo manuale.
  • Secondo problema. Se il drone è dotato di 6 o 8 motori, produce un cono d’aria davvero impressionante. Questo crea dei vortici e turbolenze che al chiuso si disperdono male creando delle interferenze col volo del drone. Occhio! Una stanza molto grande o un capannone diventano incredibilmente piccoli quando il vostro drone comincia a fluttuare all’impazzata in tutte le direzioni. Ogni volta che compensate da una parte il flusso d’aria si somma a quello precedente e così via, creando un gioco esponenziale di correnti d’aria che sottopone il vostro drone a continue oscillazioni. Incredibilmente le pareti dell’ambiente in cui volerete vi sembreranno sempre più strette e vicine al vostro drone.
  • Terzo problema, si riallaccia al secondo. Se dovete compiere una traiettoria da un punto A ad un punto B, diciamo in linea retta, e sotto al drone ci sono degli oggetti da riprendere, ammettiamo dei solidi come macchinari scaffali, ecc, in prossimità di ogni solido il drone riceverà una spinta d’aria opposta a quella da lui generata e più o meno forte rispetto all’altezza del drone dal solido. In altre parole, anche se voi pilotate il drone partendo da una certa altezza verso il vostro obiettivo, l’altezza del drone risentirà dei flussi d’aria di ritorno costringendovi a compensare.
  • Quarto problema, se dovete riprendere oggetti dall’alto e avete ostacoli che pendono dal soffitto (tubature dell’aria/climatizzazione, lampade, cartelli di corsia/reparto, ecc) per pilotare il drone dovrete posizionarvi ad un’altezza che vi permetta di valutare bene la distanza che intercorre tra il drone e l’ostacolo che lo sovrasta. Praticamente non da terra ma su un rialzo. Dovete controllare cosa c’è sotto e cosa c’è sopra al drone e mantenere le giuste distanze. Non potete e non dovete fare affidamento sulla telecamera che avete a bordo del drone. Se la utilizzate per fare delle riprese non potete usarla per un volo in soggettiva. Inoltre il gran d’angolo della fotocamera (spesso lo si usa), falsa le distanze.

Per un volo indoor consiglio droni piccoli, quadricotteri con eliche dal diametro ridotto che producono meno turbolenze d’aria. Dovrete fare molti test prima di cimentarvi in un volo indoor per realizzare riprese professionali.

Non è impossibile fare riprese video col drone indoor ma è più complicato di quanto sembri, ve lo assicuro.

Far volare un drone non è difficile, si impara piuttosto in fretta. Farlo volare per lavoro cercando di effettuare della riprese video, in sicurezza e riportando a casa drone e filmati utilizzabili, è tutta un’altra cosa. Dovrete anche imparare a dire: “Questo non sono in grado di farlo”. Meglio perdere un lavoro se non si è sicuri delle proprie capacità tecniche che prenderlo rischiando di causare anche dei danni, oltre a fare delle pessime figure.

Altro libro interessante, fondamentale da leggere e studiare se volete diventare degli operatori qualificati e PILOTI APR, è questo “Manuale sull’impiego dei droni. (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto)” di Giampiero De Meis che potete trovate su AMAZON cliccando QUI

Buon lavoro se deciderete di acquistare un drone per un uso professionale. Buon divertimento se volete baloccarvi con un oggettino altamente tecnologico. Lunga vita e prosperità se volete arrivare là dove nessuno è mai arrivato prima.

Spero di esservi stato utile! Se avete dubbi, volete consigli, avete suggerimenti da dare, scrivetemi!!!

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Ultimo aggiornamento 30.09.2018

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301 pensieri su “Drone mania. 12 cose da sapere se vuoi diventare un dronista

    1. Quello che ti costa meno, senza GPS, con videocamera integrata, senza gimbal.
      Se impari con questo, quando farai il salto di qualità per acquistare un drone più evoluto, vedrai che tutto ti apparirà incredibilmente più facile e saprai fare le tue scelte sulla base delle esperienze acquisite.
      Fissa un budget e restaci dentro. Fai i tuoi esperimenti, schiantati, incazzati, riparalo, vola nuovamente, rischiantati e nel frattempo, nonostante l’abbrutimento che potrà assalirti, vedrai che accadrà una cosa meravigliosa… avrai imparato. 🙂

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  1. Davide

    Buongiorno Stefano grazie per le tue esaurienti spiegazioni generali sui droni. Io vorrei acquistarne uno per riprese aeree, possibilmente già dotato di telecamera e che abbia una buona portata superiore ai 300 Mt. In particolare tra le colline dove opero spesso..se un monte si frappone tra me e il drone rischio di perdere il segnale? Quale modello mi consigli? Esiste un drone che si pilota tramite connessione con la rete telefonica? Cioè dotandolo di sim card verrebbe piolotato dallo smartphone senza limiti di portata, fintanto che prende la rete del gestore telefonico? Qualunque sia il sitema di collegamento remoto, per il prezzo vorrei stare sotto i 1000 euro. Grazie un saluto

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    1. Ciao Davide!
      Grazie per il tuo messaggio.

      Prima cosa, prima di tutto, e a fronte di ogni considerazione: ENAC. Non so se sei informato o quanto lo sei effettivamente ma:
      – se usi il drone per scopi professionali devi seguire l’iter previsto dal Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto per l’uso professionale dell’APR
      – se usi il drone per scopi meramente ludici devi comunque conoscere le regole indicate nel suddetto regolamento, da Pag. 34
      Questo è il link per scaricarlo https://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/N122671512/Reg_APR_Ed2_Em1.pdf

      Detto ciò…
      Quasi tutti i droni che vanno sulla fascia di prezzo che indichi hanno una portata di segnale che va ben oltre i 300mt. ma… NON puoi volare in FPV, né per gioco e né per lavoro (tantomeno per lavoro). Il volo di un aeromodello e/o di un aeromobile ad uso professionale, deve essere eseguito a VLOS (Visual Line of Sight) in pratica sempre a vista (non entro nel merito della questione perchè diventerebbe complessa da trattare in questo contesto).

      Il pilotaggio remoto tramite apprati 3G, 4G, UMTS esiste ma in via sperimentale o è relegato esclusivamente a certi ambiti. Puoi volare in WiFi ma te lo sconsiglio per l’eccessiva latenza del segnale, anche se usi dei ripetitori. Resta il pur sempre affidabilissimo sistema radio a 2.4Ghz che ti permette di pilotare in modo preciso e relativamente sicuro.

      In quanto a modelli ti consiglio male… per par condicio ti dico Parrot, DJI e 3D Robotics, per parlare di brand blasonati e diffusi un po’ ovunque, fatta eccezione per 3D Robotics che ancora non è venduto in italia ma a breve lo sarà https://dronevolution.info/2016/04/11/il-drone-3d-robotics-solo-rivale-dei-dji-phantom-arriva-anche-in-italia/ tutti gli altri li trovi un po’ ovunque, anche presso la grande distribuzione.

      Per fare ottime riprese serve un’ottima videocamera e un altrettanto valido gimbal… il drone è un mero mezzo col quale portare in alto il tuo dispositivo di ripresa.
      Puoi utilizzare le videocamere embedded (se previste ma difficilmente rientri nella cifra che mi ha indicato) o puoi applicare al drone una videocamera di piccole dimensioni. Ci sono diversi modelli sul mercato; in testa a tutti la GoPro che ha fatto da apripista per il settore delle videocamere da utilizzare in abbinamento con i droni. Ci sono ottimi “gingilli” tecnologici anche a minor prezzo e validissimi per cominciare. La stessa GoPro è stata stra-copiata da diverse aziende che la ripropongono a prezzi molto più bassi e per cominciare vanno benissimo. Devi però tenere ben presente che un gimbal nasce per una specifica videocamera; quindi… cerca la videocamera che si adatta alle tue esigenze ma prima di acquistarla valuta se trovi il gimbal che si adatta a quel modello e se quel gimbal può essere applicato al drone che vorresti acquistare. Per la GoPro trovi tutti i gimbal che ti pare a qualsiasi prezzo.

      So che ti ho dato un sacco di info ma questo è un settore che richiede prima di tutto una grande passione, poi una gran voglia di capire, leggere, informarsi e poi una grandissima pazienza, soprattutto se vuoi essere un professionista.

      Spero di esserti stato di aiuto.
      Saluti

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    1. Ciao Pasquale!
      Che dirti… detto così potrebbe essere tutto. Il concetto di “non funzionare” porta inevitabilmente a trarre una banale conclusione: non arriva l’alimentazione al radiocomando. Sono troppe le variabili in gioco, dovrei conoscere tutti i componenti e capire cosa hai fatto nella fase che ha preceduto il mal funzionamento. Connettori, batteria, cavi… può essere di tutto.
      Di solito in questi casi si “riavvolge il nastro” ricominciando da capo. Smonti tutto, controlli se il radiocomando funziona e poi rimonti. Se non funziona ancora e i collegamenti, la batteria, ecc. sono a posto, probabilmente può essere una questione di interferenze di segnale; potrebbero sovrapporsi (radiocomando rx, dx e fpv, anche se dovrebbero lavorare su due bande differenti)…

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  2. Sergio

    Ciao Stefano perdonami ma non si riesce a leggere x problemi grafici del sito. ..ti chiedevo. ..se alle primissime armi come sono mi consiglia vi un syma 5c 1 o un 5x WiFi?
    Grazie

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  3. lucabambi

    Ciao, ho letto il tuo articolo e l’ho trovato molto interessante. Se posso, vorrei poterti chiedere un consiglio. Da poco mi hanno regalato un Walkera QR x350 pro (quindi con DEVO 7 + ilook + gimbal). Per prendere pratica con il mezzo ho fatto numerosi voli senza l’ausilio della video camera, sia in modalità manuale che in modalità assistita dal gps, devo ammettere che sono stato piacevolmente sorpreso dalla manovrabilità.
    Una volta presa confidenza ho deciso di installare anche la gimbal con la video camera, tutto perfettamente funzionante, la trasmissione video al Devo7 è perfetta e anche il movimento sull’asse verticale risponde perfettamente.
    Nonostante abbia rieseguito il bilanciamento del drone con installata la video camera, una volta in volo manuale, risulta essere fortemente sbilanciato in avanti (presumo per via del peso della nuova appendice).
    Che tu sappia posso fare qualcosa in merito a questo sbilanciamento?
    Grazie
    Luca

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    1. Ciao Luca.
      Credo che il tuo problema dipenda esclusivamente dal bilanciamento. Probabilmente il carico del gimbal + quello della videocamera non è perfettamente sul centro gravitazionale del drone (baricentro). Hai verificato a drone spento ma pronto al volo (quindi con batteria inserita, videocamera, ecc) se è effettivamente bilanciato?
      Prova a prendere il drone con sole due dita ponendole sotto a 2 bracci opposti (subito sotto i motori) e poi fai la stessa cosa con gli altri due bracci; praticamente devi formare una “X” in due fasi. Se vedi che tende a pendere in avanti vuol dire che devi bilanciarlo sul lato opposto.
      Se puoi spostare il gimbal, tanto meglio, se non puoi farlo per motivi di agganci e/o design del drone, prova a spostare la batteria fin tanto che non riesci a trovare l’equilibrio.
      Se non puoi spostare nemmeno le batterie, non ti rimane che applicare un pesino quanto basta per contro bilanciare il peso della videocamera. Ovviamente questa è l’ultima delle ipotesi percorribili; ogni grammo di peso in più sul drone ne riduce l’autonomia di volo 🙂

      Spero di esserti stato di aiuto.

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  4. Stefano

    Ciao Stefano, ci siamo già sentiti tempo fa e anche conosciuti al dronitaly. Vista la stima che nutro verso di te e le tue conoscenze nel campo droni volevo chiederti se conosci siti, libri, corsi on line, ecc. che ti insegnino a diventare (basterebbero forse pochi ed essenziali utili consigli) operatore anche delle fotocamere o telecamere presenti o applicate sui droni. Mi spiego meglio: in rete e non solo trovi pubblicità o articoli che ti insegnano a fare volare questi droni ma nessuno ti da due dritte sull’uso delle telecamere: inquadrature, distanze ecc. sulle riprese dall’alto. Conosci qualcosa? Come sempre grazie.

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    1. Ciao Stefano 🙂
      GoPro ha avviato una serie di seminari dedicati all’argomento in questione. Qui trovi delle info a riguardo: http://www.gocamera.it/academy
      Se poi vuoi qualcosa di più ampio, non solo legato alla GoPro, ti basterà attendere ancora un po’; so che è in progress l’organizzazione di corsi pensati per i videomakers che vogliono lavorare con i droni. Resta in contatto :-))

      PS. Grazie per la stima!!

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              1. Stefano

                Ciao Stefano,
                Ti scrivo un ennesima volta per chiederti questa informazione: secondo te un drone auto costruito (o un qualsiasi drone RTF che compri e certifichi presentando ad ENAC l’opportuna documentazione) può essere certificato da più persone se tutte presentano la stessa documentazione ad ENAC? Alla luce dell'”emendamento” fatto uscire da ENAC il 16 febbraio saprai bene quanto sia più snella ora la procedura per certificare un drone sotto i 2 kg. e quanto l’uso, anche professionale, di questi APR, chiaramente su zone non critiche, sia meno vincolato.
                Grazie, come sempre.
                Stefano

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                1. Che domandona… Non ho capito se intendi che “n” Piloti di APR, magari collaboratori, pilotano lo stesso APR, e pertanto avranno per forza di cose la medesima documentazione (almeno quella relativa all’aeromobile), o se ti riferisci in generale al fatto che più piloti possano presentare un “copia e incolla” della stessa documentazione nel caso in cui utilizzassero droni della stessa casa e dello stesso modello. Direi che nel primo caso sia possibile, nel secondo no perchè comunque i droni in questione avranno una targhetta identificativa differente (quindi di fatto saranno sempre differenti). Dovrai comunque presentare un MANUALE DI VOLO e non potrà essere uguale ad un altro.
                  Insomma… posso dirtela? E’ un discreto casino. Pare che le cose da una parte si siano semplificate ma se rileggi tutto puoi interpretarle in vario modo.
                  Se ENAC avesse fatto degli estratti del Regolamento dei mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto per ogni categoria (documenti indipendenti dove riportare solo le cose che interessano la categoria in questione) sarebbe stato meglio. Con la questione dei rimandi ai vari commi e articoli non è che sia tutto così lampante.

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  5. Bart

    Salve, sono nuovo e vorrei capire se è possibile, su un phantom 3, trasmettere da due telecamere distinte verso il medesimo telecomando…in pratica vorrei switchare durante il volo da una camera all’altra utilizzando lo stesso monitor… esistono soluzioni pronte all’uso? grazie!

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    1. Ciao Bart. Diciamo che tecnicamente è possibile, dipende ovviamente dalla scelta dei componenti che vuoi utilizzare. Non sono al corrente dell’esistenza di kit in commercio “pronti all’uso” per fare ciò che chiedi; ti conviene dare un’occhiata ai siti web che vendono componenti per DJI.
      🙂

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  6. filippo

    Buongiorno Stefano,
    mi aggiungo agli altri complimenti che hai già meritatamente ricevuto.

    Volevo chiederti un aiuto.
    Mio figlio, 12 anni, ha chiesto come regalo un drone. Ovviamente non è per un motivo professionale, però quello che lui si aspetta è di poter divertirsi a fare delle buone riprese dall’alto. In rete ha avvistato: UltraDrone X31.0

    cosa ne pensi?
    In merito invece al rivenditore che può offrire assistenza, hai qualche consiglio su Roma?

    Grazie mille, filippo

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    1. Ciao Filippo.
      Ritengo che l’X31.0 sia un buon aeromodello, considerando il rapporto qualità/prestazioni. Oltretutto la videocamera installata a bordo permette di realizzare video e foto e questo lo rende più versatile e stimolante rispetto ad un mero aeromodello senza questa dotazione.
      Ricorda che l’uso degli aeromodelli è regolamentato da ENAC. Ti consiglio di leggere la Sezione VII – Aeromodelli (pag. 34) del Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto. https://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/N122671512/Reg_APR_Ed2_Em1.pdf
      Detto ciò, col buon senso e un occhio attento nei riguardi della sicurezza, l’X31.0 è un buon oggetto per sperimentare l’emozione del volo remoto.

      Per quanto riguarda il rivenditore di zona non so darti indicazioni precise ma ti consiglio di cercare negozi di aeromodellisti dove troverai persone esperte del settore e che potranno anche consigliarti eventuali soluzioni per lo sviluppo di quella che, al momento, è solo una passione ma che un domani potrebbe diventare anche una professione… in tal caso dovresti prima leggere le altre 35 pagine del suddetto regolamento :-))))))

      Un salutone, buon anno e “alla via così”

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  7. Alessandro

    Ciao! Ottimo aiuto il tuo! Ho una piccola domanda, io ho un syma x5c, se esce dal campo del telecomando cosa succede? Si blocca e cade, sta fermo dove è oppure continua a fare ciò che l’ultimo comando gli ha detto di fare?

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  8. Lorenzo

    Salve,ho provato il drone jjrc h6d ed è fantastico,volevo solo un informazione,é possibile collegargli una batteria syma o di altri modelli a 500 mah da 3,7 volts?É compatibile?Grazie in anticipo,saluti,
    Lorenzo

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    1. Ciao Lorenzo.
      Riponi troppa fiducia nelle mie competenze 🙂
      Non sono un tecnico e neppure un rivenditore di droni e le mie competenze si fermano a “oggetti” un po’ più grossi e professionali e anche in questo caso limitatamente alle caratteristiche generali dell’aeromobile.
      Tutto questo preambolo per dirti che NON LO SO! Dovresti “spippolare” un po’ in rete o fare domande su Facebook a qualche gruppo di smanettoni 🙂
      Mille grazie
      Saluti

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  9. Lorenzo

    Salve,ho ricevuto il drone jjrc h6d e devo dire che mi sto trovando veramente bene,solo una domanda volevo farle,le batterie syma o batterie di altri droni da 500 mah a 3.7 volts sono compatibili col mio modello?Grazie in anticipo,saluti,
    Lorenzo

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  10. Carlo

    Ciao
    Per avere un’idea della qualità videoil tuo drone quanto costa ?
    Ho visto i tuoi video e la qualità è ottima …immagino proprio che non sia un drone da 100 euro

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    1. Ciao Carlo!
      La qualità dei video dipende da un insieme di cose. Ricorda che il drone è un mezzo col quale si porta i cielo un dispositivo, in questo caso una videocamera GoPro montata su un gimbal che faceva bene il suo lavoro, poi c’è la post produzione in studio.
      Non ho più il drone da diverso tempo. Attendo che i tempi siano più maturi e le regole più “digeribili” per poter riprendere il percorso che avevo avviato oramai tre anni fa. Considera anche che all’epoca i costi erano molto più elevati di adesso e il paragone, a parità di prestazioni con un drone acquistato oggi, è decisamente impietoso. Si parla di tecnologie che si evolvono in continuazione e i prezzi ne risentono di conseguenza. 🙂
      Grazie per la tua mail.
      Saluti

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  11. Carlo

    Ciao ho letto tutti i tuoi consigli e volevo chiederti: io ho il bebop drone della Parrot
    E tra poco esce il 2.0 e volevo chiederti un consiglio sulla batteria perchè quella che gli viene fornita all acquisto dura 7-8 minuti ma a me non bastano e volevo chiederti un consiglio su una batteria con una durata maggiore senza che rovini il drone

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      1. Carlo

        No io non ho il 2.0 ho il bebop1.0 sei tu che hai frainteso, comunque la garanzia è scaduta da tempo e telo avevo chiesto perché ho visto una batteria uguale a quella originale ma da 2300migliaampere, è un altra che ha dei cavi collegati a due piccoli fari led da montare ai lati della fotocamera, è un altra da 2600migliaampere (scusa ma non so come si scrive abbreviato miglia ampere) ma tutta squadrata simile a quella dei Phantom della DJI

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  12. ALESSANDRO

    Ciao Stefano e grazie per gli utilissimi consigli che dai.

    Sono un neofita del settore droni e non ho alcuna nozione di elettronica.

    Io ho acquistato da poco un DJI Phantom Vision+ usato ma tenuto meravigliosamente bene tanto che il tipo che me lo ha venduto ha fatto molti upgrade tra cui il montaggio di un gimbal a 3 assi e di una Gopro Hero 4 (di conseguenza un monitor). Ora io ho un problema: quando volo oltre i 70/80 metri di altezza o comunque quando mando il drone oltre i 150/200 metri di distanza da me ad un’altezza inferiore, perdo per qualche secondo il monitor, nel senso che non vedo nulla (o vedo molto disturbato) quello che sta riprendendo la Gopro sul monitor attaccato al radiocomando. Questo mi comporta delle vere e proprie crisi di ansia dato che ho speso ben 1600 € e ho paura a spingermi oltre (in distanza e altezza) perché da un momento all’altro non so più dov’è, come è orientato e cosa sta riprendendo il mio drone. A questo punto la mia domanda è: devo prendere un altro monitor? devo mettere un ricevitore di segnale video più potente?
    Spero di essere stato chiaro.

    Grazie per la cortese attenzione, ciao.

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    1. Ciao Alessandro.
      La causa potrebbe riscontrarsi in:
      – interferenze ambientali
      – cablaggi non schermati
      – antenne poco efficienti
      – saturazione della frequenza radio a 5.8Ghz
      – uso del WiFi che crea interferenze
      Partirei col fare le verifiche dalla meno onerosa a quella più dispendiosa.
      – cambia luogo, verifica se accade la medesima cosa anche in zone distanti da quella dove hai effettuato i test. Se accade nuovamente, il problema ambientale e la saturazione della frequenza radio direi che possono essere escluse.
      – cambia antenna. Non so se ha le onnidirezionali o quelle standard. Queste sono quelle a cui mi riferisco che devono essere montate sulla stazione di terra e su quella di volo http://www.sportcamera.net/wp-content/uploads/2014/03/Dji-Innovations-coppia-antenne-omnidirezionali-a-spirale-5.8-Ghz-6dBi.jpg
      – verifica tutti i cablaggi, talvolta cambiando connettori e cavi (entrambi schermati) si migliora notevolmente la cosa.
      Il monitor lo escluderei dalle possibili cause. E’ un hardware “passivo”, a meno che tu non utilizzi un tablet con WiFi col quale gestisci la GoPro. Il mio consiglio è di effettuare tutti i settaggi della GoPro in fase di prevolo tramite tablet/smartphone col WiFi e poi di disattivare il WiFi prima di decollare. Talvolta questo può essere causa di interferenze.
      Inoltre e per concludere, considera che un sistema RX DX a 5,8Ghz, se è tarato in modo legale, ha comunque una portata di segnale “pulito” piuttosto ridotta che va degradando con l’aumentare della distanza tra drone e stazione di terra. Se la potenza della trasmissione rientra nei 25mW (quella cosiddetta per “libero uso”), non andrai molto lontano…
      Prova… poi mi fai sapere 🙂

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  13. Anna

    Ciao Stefano,ho intenzione di regalarmi un drone per natale.Premetto che sono un’appassionata di fotografia, riprese con video camera, monto dei veri e propri filmati con effetti speciali. Da un pò, per i miei video sto pensando alle riprese aeree con un drone. Premetto che sull’argomento non ho proprietà di cognizione, non ho un badget fisso da spendere, vorrei una cosa discreta in modo da non fare molti danni se lo rompo. quello che mi interessa, è fare riprese dall’alto e da varie angolazioni, amo la transumanza degli animali e ho fatto un sacco di DVD ora vorrei riprese del genere. Cosa mi consigli acquistare? ne vorrei almeno uno con la massima autonomia di volo e di altezza/distanza.Aspetto tue risposte,grazie.

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    1. Ciao Anna.
      Credo che il primo passo che dovresti fare è verso la comprensione e assimilazione del quadro normativo in materia di uso dei droni. In Italia sussistono molte limitazioni all’uso del sapr e un inquadramento preciso che ne regola pesi, distanze e luoghi d’utilizzo. Pertanto, prima di parlare di tecnologie direi che sarebbe più opportuno assimilare tale regolamento e, se non ti è chiaro (come è presumibile che sia visto che è scritto in modo piuttosto tecnico), ti consiglio di partecipare a workshop e seminari sull’argomento, prima di fare qualsiasi investimento.
      Bada bene che non si tratta solo di capire delle regole e magari poi fare semplicemente quello che ad ognuno di noi pare più sensato fare ma si tratta di capirle bene per essere padroni di un mezzo, consapevoli dei rischi ed evitare incidenti e possibili sanzioni, peraltro SALATISSIME!!!
      Ti consiglio di partire da qui https://www.enac.gov.it/La_Normativa/Normativa_Enac/Regolamenti/Regolamenti_ad_hoc/info-122671512.html
      Seguimi anche su Facebook, nella mia pagina DRONE troverai un sacco di notizie in merito alla normativa e agli eventi legati al settore https://www.facebook.com/APRDroni
      Gli aspetti tecnologici possiamo rimandarli. Vedrai che quando avrai acquisito le nozioni necessarie per pilotare un APR saprai anche verso quale tecnologia orientarti. Ti assicuro che la maggior parte dei droni in commercio che partono da una fascia di prezzo intorno ai mille euro, sono in grado di svolgere quello che desideri fare. Ci sono ottimi prodotti anche made in italy, senza andare a prendere i soliti prodotti cinesi.
      🙂

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  14. Alex

    Ciao, Mi hanno regalato un Micro Drone Extreme Fliers, volevo fare una domanda, ma la videocamera che è presente sul drone è ad obiettivo fisso oppure c’è la possibilità di alzarla ed abbassarla? Purtroppo è puntata in alto e quando provo a riprendere qualcosa vedo soltanto il cielo, a meno di non guidare il drone sempre a testa in giù…

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    1. Ciao!
      In realtà la videocamera è orientabile in un senso (alto-basso). E’ fissata a due cardini laterali che la tengono bloccata al corpo centrale del dispositivo di ripresa, dove si introduce anche la scheda MicroSD. Almeno questo è quanto emerge vedendo le immagini, come questa http://farm8.staticflickr.com/7329/9968901876_207f96df29_o.jpg o questa http://www.nitroshop.co.uk/img/extreme-fliers-micro-drone-20-camera-module_5963_500.jpg
      🙂

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  15. maurizio

    ciao stefano scusami volevo chiederfti un consiglio siccome io guido drona da un po’ volevo sapere se era possibile fare volare il drone facendo affidamento solo alla videocamera

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    1. Ciao Mauri 😉
      Tecnicamente sì, con un minimo di pratica è più che fattibile. In rete trovi moltissimi video di droni pilotati in FPV (aree segregate o indoor o non in Italia). Da un punto di vista normativo (Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto), non è consentito.

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    1. Ciao Corrado!
      Consiglione… Prendi quei 100 Euro che volevi mettere nel drone e investili per venire a Milano al DRONITALY. Se ti attrae questo mondo non devi fare altro che salire in auto/treno/aereo e venire il 25 e 26 a Milano http://www.dronitaly.it/
      Le cose sono due:
      1) o ti passerà la voglia
      2) o ne uscirai entusiasta e pronto a fare un passo nella direzione più giusta.
      🙂

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  16. Ciao, complimenti soprattutto per il servizio che dai e per la serietà con cui fai riferimento al regolamento ENAC. Ti dico questo perchè sono un pilota certificato di droni e so cosa vuol dire. Ti volevo chiedere se conosci un negozio di droni in zona Romagna, diciamo da Bologna in giù, di cui ti fidi, competente e fornito. Sinceramente di acquistare un drone (con quello che costano) via internet non mi fido…Vorrei comprare assieme ad un socio un drone per fare foto o video riprese. Grazie in anticipo.

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    1. Ciao Stefano!
      Grazie a te. Credo che fare informazione, e oserei dire anche CULTURA, implichi prima di tutto un’assunzione di responsabilità, serietà e coscienza. Fin da quando ho cominciato a parlare di droni, pur con tutte le riserve del caso e le perplessità che sono scaturite con l’entrata in vigore del Regolamento dei mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto, ho ritenuto questo documento una pietra miliare, fondamentale nell’ambito dell’attività di ogni “dronista”, oggi più decorosamente definito “Pilota di APR”.

      Detto ciò… veniamo al consiglio.

      Consigli di questo genere si danno male perchè si rischia di scontentare qualcuno. Sono nel settore da qualche tempo e di aziende ne ho conosciute tante durante i workshop, i convegni, le fiere, ecc.
      Detto ciò mi posso sbilanciare dandoti un paio di riferimenti che hanno le proprie sedi non lontano da Bologna.

      Il primo propende a favore della ITALDRON, azienda leader del settore, con sede a Ravenna, non lontanissimi da te. Credo possa valer la pena farci un salto per conoscere l’azienda, i SAPR che realizzano e capire se possono essere gli interlocutori più idonei per soddisfare le tue/vostre aspettative ed esigenze http://www.italdron.com/

      Il secondo è a favore della FIAPR Federazione Italiana Aeromobili a Pilotaggio Remoto. Anche loro hanno sede nel ferrarese ma operano in tutta Italia come Federazione di settore.
      Potranno sicuramente darti tutte le info che ti servono, compresi i contatti a cui rivolgerti per la progettazione e realizzazione di un SAPR http://www.fiapr.it/
      Farsi socio può offrire numerosi vantaggi e il direttivo FIAPR è composto da persone di grande competenza.

      Di più non oserei dirti… Magari ti invito a fare un salto al DRONITALY http://www.dronitaly.it/ il 25 e 26 settembre. Troverai le aziende del settore che offrono soluzioni “chiavi in mano” (ci sarà anche Italdron). Cercherei di individuare aziende che hanno le competenze necessarie per fornirti un aeromobile come si conviene, a prescindere dalla vicinanza da casa tua 🙂
      Dopotutto devi acquistare qualcosa che vola la cui responsabilità per eventuali incidenti ricade su di te.

      A presto!
      Saluti .-)

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  17. ciao Stefano, bel post! complimenti! Ti devo chiedere una cosa: sono un fotografo professionista e sto valutando l’idea di prendere un drone e di montarci una fotocamera mirrorless da circa 450gr (tutto compreso). Ne mastico di elettronica ma il mondo dei droni è ancora un po’ off limits. Vorrei essere competitivo e sinceramente non ho voglia di cominciare con una gopro. Mi sono sempre chiesto: ma come avviene lo scatto di una foto? Intendo dire: la trasmissione del video e il comando che fa scattare la fotocamera (usb???? solo le reflex hanno la connessione per un comando remoto esterno) come avvengono? sinceramente pensavo anch’io al wifi, ma sono ben conscio dei limiti soprattutto in esterno… Ho visto che alcuni sono muniti di doppio telecomando (uno con visore). Ma ci sono dei telecomandi con delle compatibilità per fotocamera? Scusami ma sono proprio curioso. Grazie!

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    1. Ciao Marco! Grazie per i complimenti 🙂
      Prima di rispondere alla tua domanda ti invito a leggere e studiarti il Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto ENAC https://www.enac.gov.it/La_Normativa/Normativa_Enac/Regolamenti/Regolamenti_ad_hoc/info-122671512.html

      Adesso ti posso rispondere 🙂
      Per montare una mirrorless ti occorre, oltre al drone, un GIMBAL, ovvero un supporto specifico per la mirrorless in grado di:
      – gestire i movimenti attivi (quelli impartiti da radiocomando)
      – gestire i movimenti indiretti, “passivi”, mantenendo la fotocamera più stabile possibile in relazione al soggetto che devi fotografare e in virtù degli spostamenti del drone
      – lavorare su due o tre assi (meglio tre: alto-basso, destra-sinistra e rotazione)
      Il gimbal è dotato di motori brushless che permettono di mantenere la stabilità e di gestire i movimenti della fotocamera. Non solo, la fotocamera è assicurata al gimbal tramite appositi sostegni ed è poi collegata attraverso un cavo (di solito USB) attraverso il quale vengono mantenuti i collegamenti con la consolle di terra (radiocomando e/o smartphone e/o groundstation) per gestire lo scatto o la ripresa video.

      La questione compatibilità, che citi nella tua domanda, è prevalentemente riconducibile al GIMBAL e ai relativi dispositivi di trasmissione ad esso collegati. Più che altro è il gimbal che deve essere progettato per lavorare con la mirrorless che dovrai montarvi. Un drone per operare al meglio e in sicurezza deve avere a bordo dispositivi progettati per coesistere in modo “simbiotico” tra loro e con tutti i componenti del drone. I carichi devono essere disposti correttamente e la fotocamera deve avere un gimbal progettato per quel tipo di mirrorless.

      Tutte le operazioni di ripresa in volo devono essere demandate ad un assistente operatore di ripresa e non possono essere gestite dal pilota del drone. Quest’ultimo deve PILOTARE il drone e non deve fare altro. Non solo, il Pilota di APR deve pilotare a vista e non può avvalersi di un dispositivo FPV (First Person View), il Regolamento ENAC è molto chiaro in merito a questo punto; dispositivo indispensabile per chi deve invece controllare solo la fotocamera o videocamera.

      Quindi Marco, per concludere, ben venga l’utilizzo del DRONE in ambito fotografico ma… pondera bene tutto. Talvolta l’uso di un’asta telescopica permette di assolvere a molte esigenze tecniche e creative di un fotografo.
      L’uso del DRONE implica conoscenze specifiche, una formazione adeguata, interagire con ENAC per ottenere i permessi/certificazioni, stipulare un’assicurazione specifica (non basta quella del fotografo) e investimenti di un certo livello per essere competitivo nel settore. Inoltre non puoi lavorare ovunque ti venga in mente di fare foto con un drone. Se pensi di ai matrimoni… lascia perdere. Sì lo so che c’è chi lo fa… Il regolamento c’è, le sanzioni pure, quindi…

      Detto ciò, ti invito il 25 e 26 di settembre a venire al DRONITALY a Milano http://www.dronitaly.it/ adove troverai moltissime risposte alle tue domande. Lavorare con i DRONI si può ma se ti avvicini a questo settore devi conoscere tutti gli aspetti. DRONITALY è l’appuntamento a cui non dovresti mancare se vuoi lavorare con i DRONI.

      Se vieni a visitare questa fiera fatti riconoscere, mi trovi presso lo stand A4.

      Saluti 🙂

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  18. Antimo

    Ciao, prima di leggere questo articolo e tutti gli interventi a posteriori, consideravo interessante la possibilità di monitorare i campi con dei droni professionali.
    Mi rendo conto di tutta una serie di problemi che sostanzialmente rendono inattuabile la mia idea.
    Innanzitutto non so se esiste un modello manovrabile anche su distanze di alcuni km ottenendo tra l’altro riprese video decenti, anche dovesse esistere un drone con queste caratteristiche molto probabilmente richiederebbe un investimento eccessivo per il fine che ho in mente.
    Giusto per curiosità e tenendo sempre conto che c’è un regolamento (anche abbastanza scoraggiante) che regola la casistica, è nota la distanza massima (più o meno) di manovrabilità mediante radiofrequenza? E’ la soluzione più indicata a manovrare un drone a circa 3 km di distanza? Ci sono altri sistemi che non siano la radiofrequenza o il wifi che possono permettere interazione tra pilota e apparecchio?
    Grazie mille per il tempo che vorrai dedicarmi e complimenti per il blog, molto esaustivo.

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    1. Ciao Antimo!
      Grazie per il tuo messaggio 🙂
      Allora, la questione che tu sollevi è articolata.

      Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione tra droni ad ala fissa e droni ad ala rotante. Nel secondo caso parliamo di aeromobili a pilotaggio remoto che vanno da 4 a 8 eliche. Sono quelli maggiormente impiegati nel settore video e monitoraggio a corto raggio. Sono in grado di restare in hovering, quindi fermi in un punto, trasportano sensoristiche che arrivano anche a pesare qualche chilogrammo (vedi ad esempio le videocamere cinematografiche) ma hanno un’autonomia di volo piuttosto limitata; grossomodo siamo sui 20′ di media. Questi sono radiocontrollati da terra da un Pilota di APR certificato che impartisce i comandi attraverso un radiocomando. Solitamente, senza addentrarmi nel regolamento ENAC, le cosiddette operazioni specializzate in aree non critiche sono svolte a vista, quindi il drone opera all’interno di un’area gestibile a vista dal pilota.

      I droni ad ala fissa nascono invece per impieghi più assimilabili a quelli solitamente svolti da aerei ma diversamente da questi offrono tutta la versatilità e la convenienza che oggetti di circa due chilogrammi di peso riescono ad offrire. Solitamente i droni ad ala fissa sono impiegati per monitoraggio di aree molto vaste grazie alla maneggevolezza, l’autonomia di volo e le lunghe distanze che possono percorrere. NOn possono restare fermi in volo, ma sono imbattibili sulla lunga distanza.
      I piano di volo per i droni ad ala fissa viene preconfigurato via software da terra. Il software che gestisce il volo del drone permette di configurare un sistema di punti all’interno di una mappa (collegato al GPS) che ne determina le traiettorie, virate, altezze e rientro alla base. Il programma viene caricato sul drone, questo viene lanciato manualmente e come spicca il volo il sistema gestisce autonomamente il drone e quindi tutta l’operazione di volo.
      Ovviamente il pilota da terra può sempre intervenire in caso di avarie attraverso un consolle (groundstation).
      I droni ad ala fissa possono percorrere diversi chilometri, non c’è in realtà un limite fisico stabilito. Dipende dalla tecnologia impiegata, dall’autonomia, dalla geografia del territorio e dalle condizioni atmosferiche. Il drone ad ala fissa sfrutta l’aria per restare in volo e quindi il o i motori spesso lavorano a regimi piuttosto bassi. Diciamo che il drone ad ala fissa trova nella resistenza dell’aria un alleata mentre quelli ad ala rotante devono faticare parecchio per ottenere qualche beneficio 🙂
      Comunque, SI’ si possono percorrere lunghe distanze con droni ad ala fissa. SI’ ci sono diverse cose da tenere in considerazione, sia sotto il profilo normativo sia sotto il profilo economico. Venendo al prezzo, considera che “gingilli” di questo tipo vanno dai 7-8 mila euro in su, sensori esclusi. In Italia abbiamo aziende leader per quanto riguarda la produzione di droni ad ala fissa e ad ala rotante, senza andare a “scomodare” i vicini francesi o quelli oltre oceano.
      Il 25 e 26 settembre a Milano si terrà il DRONITALY, ti consiglio di venire a visitare questa fiera. Troverai un sacco di risposte alle tue domande e, se vorrai, potrai venire a trovarmi al mio stand (A4).

      A presto
      Saluti

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      1. Antimo

        Gentilissimo! E’ tutto molto più chiaro. Diciamo che oggi per pochi ettari l’investimento non rende giustizia ma configurando adeguatamente il percorso per un’azienda più ampia penso che possa rappresentare (ovviamente dopo aver studiato per bene le normative e ciò che comporta ed aver sentito tecnici competenti).
        Per quanto riguarda la fiera sarà dura poter partecipare, sono di Brindisi e dovrei venire appositamente cercando di liberarmi dagli impegni in ufficio e nei campi che coltivo ma se per circostanze che ora ignoro dovessi trovarmi in zona stai pur certo che verrò a trovarti :-).
        E’ stato veramente un piacere. Grazie per il tempo dedicatomi.

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    1. Ciao Fabrizio.
      Non l’ho mai provato, non posso essere obiettivo. I miei giudizi in merito si basano sugli articoli che ho letto. Di fatto in Francia viene utilizzato anche per attività professionali. Su articoli/recensioni italiane ho letto pareri discordanti. C’è chi lo idolatra e chi lo considera poco più di un giocattolo.
      Mi spiace non esserti darti più info.
      🙂

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  19. Andrea

    Ciao, ho acquistato da poco un dji phantom v2+ visual. Avendo già esperienza nel mondo del modellismo e riprese ho voluto cimentarmi in questo nuovo mondo che unisce queste due mie passioni..
    Vorrei chiederti se nel drone che ho è possibile montare un trasmettitore wi fi con altrettanto ricevitore e schermo per avere un controllo migliore delle riprese che faccio (il phantom ha già la possibilità tramite l app di mostrare le immagini ma non sempre lavora perfettamente).
    Spero di essermi spiegato, grazie mille ed ottimo articolo

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    1. Ciao Andrea.
      Scusami se ti rispondo solo adesso.
      I problemi che si riscontrano usando il WIFI per la trasmissione del segnale video sono riscontrabili principalmente sul ritardo del segnale e sulla portata limitata. Le riprese video per essere fatte bene devono essere trasmesse attraverso un sistema RX DX che di solito si attesta sui 5,8ghz e che permette in pratica di non avere ritardi di trasmissione e una portata piuttosto elevata del segnale, circa 1.800 – 2.000mt (dipende dalle antenne e dal luogo dove operi). IN tal caso occorre dotarsi di un buon sistema che preveda una schermatura da interferenze radio (dispositivi e cablaggi devono essere schermati)
      Detto ciò, il mio consiglio è di non scervellarti troppo col WIFI che è ottimo fin tanto che devi settare la GoPro e operare in un raggio di poche decine di metri.
      Esistono anche amplificatori di segnale WiFi tipo questo della DJI pensato proprio per il tuo Phantom.
      http://store.dji.com/product/phantom-2-vision-plus-wifi-extender
      Non ho dati precisi per dirti se e come funziona ma sicuramente in rete trovi delle recensioni su questo apparecchio.
      Ricorda però che è un amplificatore del campo WiFi, quindi estende il segnale oltre il limite massimo dei tuoi dispositivi. Questo però non elimina il ritardo di comunicazione.

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  20. Sara

    Ciao 🙂 premetto che io di droni non me ne intendo per niente, appunto per questo sono ormai giorni che sono alla disperata ricerca di recensioni/video/consigli, e alla fine ho trovato questo blog 🙂 vorrei regalare un drone al mio ragazzo per il suo compleanno, lo userebbe solo per “divertirsi” e non a scopi lavorativi, ma davvero non so da che parte iniziare! Cercavo qualcosa con una buona autonomia di volo, il controllo della stabilità (se così si chiama in termini tecnici) e una buona videocamera, ho guardato quelli per principianti ma non mi hanno colpito molto.. Anche spendere 300€ per avere una qualità più alta non è un problema, solo che avrei bisogno di qualche suggerimento e che magari mi fosse indicato qualche modello reperibile tramite internet, io davvero non so da che parte iniziare, non credevo esistesse una scelta così vasta, mi si è aperto un mondo! Grazie mille in anticipo

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    1. Ciao Sara!!
      Grazie per avermi scritto.
      Arrivo subito alla tua richiesta.
      Non mi occupo di recensire o suggerire marche e modelli di droni e perciò il suggerimento che mi sento di darti verte in una direzione un po’ diversa dalle tue aspettative ma, spero, ugualmente efficace per poter raggiungere i tuoi scopi.
      Se il motivo che ti ha spinto a scrivermi è legato ad un’effettivo desiderio espresso dal tuo ragazzo, ovvero possedere un drone, dovresti, permettimi, entrare in un’ottica un po’ diversa dal “gli piace il drone glielo compro”.
      “Noi maschietti” siamo un po’ particolari. Se ha espresso un desiderio in tal senso considera che ha in mente un drone in particolare anche se non ti ha detto quale. Spendere dei soldi per poi vedere il tuo ragazzo “contento a metà” perchè magari non voleva un drone in generale ma “quel drone in particolare che tu non gli hai regalato”, è una cosa che vorrei evitare ad entrambi; a te che fai un regalo col cuore spendendo soldi e magari non raggiungendo il 100% del tuo obiettivo e a lui che rischierebbe di restare “contentino” ma non soddisfatto al massimo. Hai presente l’effetto “grazieeeeeee” – pausa – “mmmmmi piaceeee tantooooo” – pausa – “amoreeee” – vuoto negli occhi – “noooon doveviiiii!!!!!. Avrai speso un sacco di soldi” – sorriso da fototessera…
      Pertanto, ecco il mio consiglio, non massacrarti nell’estenuante ricerca di un “drone ideale” per il tuo ragazzo ma piuttosto cerca di capire quale vuole lui. Questo anche in virtù del fatto che, come hai scritto anche tu, i modelli sono tanti. Continuano ad uscirne di nuovi ogni settimana e il rischio di acquistare qualcosa di costoso per poi vedere i propri soldi “finire in frantumi” è piuttosto elevato.

      Inoltre, ricorda che l’utilizzo dei droni è soggetto a precise regole che prevedono anche sanzioni se non rispettate. Se leggi i miei post precedenti potrai farti un’idea in merito.

      Spero di esserti stato utile.
      Grazie

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  21. ale

    Ciao Stefano. Volevo chiederti se mi conviene comprare il dji phantom 3 advanced o qualcosa come l’ f550 sempre della dji considerando che magari sarebbe bello usare il drone non solo per foto.Ciao e complimenti per il blog.

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    1. Ciao Ale!
      Grazie per la tua richiesta.
      Dovrei sapere quali sono i tuoi reali obiettivi prima di consigliarti qualcosa. Comunque, diciamo che per mia impostazione mentale, opto per soluzioni scalabili che mi consentano di fare degli upgrade e modifiche alla configurazione di base in modo da adattarsi nel tempo alle esigenze del momento e quelle future.
      Detto ciò, tra i due droni da te indicati, viene da sé pensare al F550 🙂

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  22. Carlo

    Ciao e grazie per i bei consigli.
    Avrei una domanda piu profonda…
    Vorrei effettuare il corso e poter lavorare con il drone.
    Nello specifico se volessi aprire un agenzia in proprio , su cosa potrei lavorare?

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    1. Ciao Carlo!!! Segui la mia pagina Facebook DRONE? https://www.facebook.com/APRDroni
      Ti basterà seguirla con attenzione per un po’ e capirai quale potrebbe essere la strada più giusta per te. Ogni giorno posto diverse notizie provenienti dalla rete che trattano di start’up, innovazione, tecnologie, applicazioni, ecc. Devi prima di tutto “sentirla” la tua mission, altrimenti non potrai impegnarti a fondo per ottenere risultati. Scegliere un’attività professionale non è come scegliere o farsi consigliare su cosa mangiare al ristorante.
      In merito ai corsi, stessa cosa. A parte fare quelli che ti servono per ottenere le autorizzazioni, poi dovrai fare, eventualmente, quelli che ti permetteranno di applicare il drone in determinati ambiti lavorativi.
      Resta in contatto con i miei canali, vai alle fiere di settore e vedrai che la strada la troverai. Oltretutto non è detto che tu la debba trovare in questo ambito, magari le conoscenze che acquisirai ti porteranno ad appassionarti di altre cose 🙂

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    1. Ciao Gabriele. Direi che non puoi perchè il drone, se pur ben equipaggiato, resta pur sempre un drone di fascia entry level. Non ha WiFi, né trasmettitore RX, DX per il segnale video. Ciò che riprendi finisce nella scheda micro SD e nulla più.
      Per quanto riguarda la tua seconda affermazione/intento, ti dico solo… OCCHIO ALLE REGOLE. In Italia non puoi volare in aree abitate (definite congestionate) con un drone.
      Grazie per la tua domanda 🙂

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  23. Alessandro

    Ciao
    vorrei sapere da te una cosa
    io ho un drone ominus senza telecamera e quindi la vorrei comprare secondo te quanto può costarne una ? E poi un altra cosa dato che ho una sola batteria e mi dura poco vorrei comprarne un’altra quale mi consigli ?

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    1. Ciao Alessandro.
      E’ un drone che rientra nella fascia dei “giocattoli” e pertanto non consente particolari espansioni e modifiche. La DROMIDA, casa che lo produce, ha realizzato una versione OMINUS FPV che comprende già videocamera di bordo per controllare il drone dallo smartphone. Non so se esiste un kit da integrare alla versione che ne è priva ma eventualmente ti consiglio di rivolgerti al produttore http://www.dromida.com/
      Stessa cosa per la batteria che deve essere 700mAh 3.7v 1S LiPo

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  24. Ugo

    Ciao,
    approfitto di nuovo della tua gentilezza e disponibilità per togliermi una curiosità. Ho due droni giocattoli ed una delle cose più fastidiose e riuscire a fargli mantenere la quota. Il fatto che il drone non mantenga la quota ma bisogna sempre agire sul “gas” è normale? Quali sono i droni che riescono a mantenere la quota? Utilizzano il GPS per farlo?

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  25. Michele

    Ciao Stefano.
    Premesso che vorrei avvicinarmi al mondo dei droni per puri motivi ludici… avevo adocchiato l’Hubsan H107D.
    Il prezzo mi pare accessibile come primo acquisto e poi mi piace l’idea del monitor LCD direttamente sul telecomando.
    Sai darmi un parere a riguardo? grazie!

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    1. Ciao Michele. Posso solo darti una mera opinione personale. Non ho mai usato questo drone in particolare ma leggendo la scheda tecnica posso rilevare che il rapporto prezzo/contenuto della confezione è decisamente competitivo. E’ un genere di “oggetto” che seguo marginalmente o quasi per niente perchè non rientra nella sfera dei droni che mi interessano.
      Ribadisco che mi pare un oggetto che regge bene il confronto con i competitor di pari fascia di prezzo. 🙂

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  26. Ugo

    Ciao,
    io ho un drone SYMA X5C. Vorrei capire se dal punto di vista legislativo ci sono delle norme da rispettare oppure essendo un “giocattolo” sono libero di utilizzarlo come mi pare (a parte il buon senso).

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    1. Ciao Ugo e grazie per il tuo messaggio.
      A parte il buon senso, come dici giustamente tu, esistono le regole e in italia ne abbondiamo. Di solito più regole ci sono e più è facile mettere in crisi un sistema, paralizzare un comparto produttivo che sta già operando, come nel nostro caso, e favorire chi ha le spalle grosse per poter operare, magari circondandosi di tecnici, avocati, consulenti, ecc…
      Polemiche a parte, non dico nulla di nuovo, anche l’uso ludico del drone, a prescindere da quale sia il modello, è regolamentato da ENAC. Pertanto, per essere pratici, tu col tuo drone puoi volare:
      – presso un campo di volo per aeromodellisti
      – in un’area segregata, lontana da persone, infrastrutture, città, aeroporti (per adesso devi stare ad almeno 8Km dalla pista e ad 8Km di distanza dai corridoi di atterraggio e decollo degli aerei. Con il nuovo regolamento, tutt’ora in fase di bozza, questa distanza dovrebbe scendere a 3Km).
      Occhio ai parchi Nazionali, alle riserve faunistiche e di ripopolamento e alle aree private su cui non hai un’autorizzazione al sorvolo o al decollo e/o atterraggio del drone.
      Come vedi, il buon senso da solo non basta…

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      1. Ugo

        Ti ringrazio moltissimo per la risposta. Ho cercato su internet ma non mi era per niente chiaro a quali restrizioni dovevo attenermi con questo giocattolo. A questo punto mi sembra di capire che non esiste una categoria droni giocattoli svincolata dal resto delle normative. In effetti negli ultimi giorni l’ho provato nel mio condominio che dispone di un parco abbastanza grande ma mi sembra di capire a questo punto che non avrei potuto farlo volare. Eppure pensavo che ci fosse una distinzione tra prodotto tipo giocattolo e prodotto ad uso professionale.

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        1. Ugo

          Tra le altre cose ho controllato ed abito a circa 3km da un aeroporto (per il momento chiuso ai voli commerciali). Praticamente non potrei neanche metterlo fuori al balcone 🙂

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        2. …e si Ugo e oltretutto sei in area condominiale… ergo, lo stesso condominio potrebbe citarti per una violazione dell’area condominiale il cui utilizzo, diverso da ciò che è già definito nel regolamento di condominio, deve essere deliberato dall’assemblea condominiale.
          La questione droni professionali o droni giocattolo non esiste. Attualmente la distinzione è
          – sopra o sotto i 25Kg
          – attività specializzata o non specializzata
          – Aeromodello, cito dal regolamento ENAC (dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi)
          Poi, devi associare a questa definizione ciò che è riportato sul Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto, Sezione V – Aeromodelli – Art. 23 (pagina 19) che puoi trovare qui https://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/N122671512/Regolamento_APR_ed.1.pdf

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  27. Ciao! Ottimo articolo, mi hai risolto tantissimi dubbi 🙂 Ho ancora un paio di domande però: ho appena comprato un esacottero uguale al tuo, e un mio amico fotografo mi ha chiesto se in caso di necessità posso fargli dei video gratuitamente, in zone pubbliche ma senza persone come ad esempio la facciata di una casa o una strada di campagna vista dai campi.
    Nel marasma legislativo mi pare di aver capito che sia obbligatoria l’assicurazione ( e ho trovato questa a 40€ all’anno http://www.fiamaero.it/freelance/freelance.html ) e, tecnicamente, se utilizzo il mio esacottero in modalità manuale e senza schermo FPV non è neanche considerato un SAPR e quindi non dovrei avere problemi. L’unico dubbio che mi rimane è che un aeromobile può essere usato per scopi “ricreativi o sportivi” sotto queste condizioni: ma se regalo il mio video ad un fotografo che poi potrebbe (ma non è detto che lo faccia) riutilizzarlo per scopi commerciali rientro ancora nell’ambito ricreativo?
    Chiaramente, abilitando i waypoints (o la stabilizzazione con GPS), questo diventerebbe un drone (e quindi SAPR) e sarebbe necessario seguire tutto l’iter burocratico tremendo con visite mediche, periodi di sperimentazione e omologazione ENAC?

    Grazie ancora per tutti i consigli!

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    1. Ciao Teo, grazie per i complimenti e per avermi rivolto le tue domande.

      Se tutto fosse chiaro e limpido potrei darti risposte precise, purtroppo non è così.
      Vediamo un po’ come poso aiutarti…

      Partiamo dal concetto d’uso.
      Se il drone vola e basta, in area non critica, è assimilabile ad un aeromodello che effettua un volo condotto da un aeromodellista in ambito sportivo/ricreativo. Diversamente, se con quello stesso “oggetto” a cui aggiungi della strumentazione (quindi telecamere, monitor, ecc.), conduci un’attività, di fatto hai allestito un vero e proprio “sistema” e il tutto rientra nell’ambito dell’attività SAPR, subordinata al Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto.
      Quindi, operando in aree NON CRITICHE con un SAPR, devi dichiarare ad ENAC le tue capacità ad operare con quell’aeromobile in seno al Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (Art. 8 Requisiti per l’impiego dei SAPR).

      Assicurazione…
      Usi il drone per attività ludico ricreative? Va benissimo l’assicurazione del capo famiglia per Responsabilità Civile o quella rilasciata dalla federazione di aeromodellisti.
      Usi il drone in ambiti diversi dai suddetti? Occorre l’assicurazione “professionale” che viene stipulata a seguito di una propria dichiarazione (modulo apposito che le assicurazioni ti chiedono di compilare) nel quale dovrai anche dichiarare di aver assolto a tutto l’iter di formazione previsto da ENAC.
      Puoi anche stipulare questo tipo di contratto assicurativo senza fare nulla di più che pagare e firmare ma nel malaugurato caso in cui tu non avessi assolto tutti gli adempimenti richiesti e dichiarati, non solo l’assicurazione si rivarrà nei tuoi confronti dopo aver liquidato il danno, ma incorrerai in “falsa dichiarazione”, con tutte le conseguenze del caso.

      Per concludere…
      Se vuoi lavorare/collaborare con qualcuno in termini professionali, fai quello che è necessario fare e prevede il Regolamento, anche se assurdo, eccessivo, tedioso ecc…
      Se vuoi solo divertirti… alla via così! Purchè in luoghi isolati o campi di volo per aeromodellisti e non in FPV.

      Se poi vuoi un mio parere del tutto personale (non è un consiglio né un suggerimento ma un mero parere da privato cittadino)… Se devi fare una ripresa presso un agriturismo, quindi all’interno di un’area privata, delimitata, lontana da aeroporti, senza persone, con telemetria a bordo del tuo F550, resta sotto i 70mt (meglio 50) e fai quello che devi fare. So che “oso” un po’ nel dirti questo ma credo che sia anche bello poter pensare che logica, senso di responsabilità e capacità di controllo, possano, in questo caso specifico, essere requisiti fondamentali e sufficienti per svolgere questo tipo di attività. Limitatamente a questa circostanza e condizione, ovviamente. Altrettanto ovviamente ti ribadisco che questo non è operare all’interno delle regole ma aggiungo che… dalla ripresa della facciata e del tetto dell’agriturismo sperduto tra le colline e campi al pilotare un Airbus A380 ce ne corre… 🙂
      Per tutto il resto, pondera, valuta e verifica le condizioni per garantire la sicurezza.

      Saluti

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      1. Grazie mille della risposta! Queste perle di “vita reale” sono utilissime per chi, come me, si approccia a questo hobby 🙂 Ho però ancora un paio di domande con cui tediarti 😀

        Sul sito di Dronezine ho letto che un aeromodello non diventa un drone se ci monto la telecamera, ma lo diventa se la uso per FPV. ( QUI: http://www.dronezine.it/6815/il-legale-risponde-se-monto-la-telecamera-su-un-aeromodello-diventa-un-drone/ )

        L’F550 dunque, disabilitando tutti i controlli automatici e lasciato in manuale, è un “aeromodello” anche se monto un gimbal+gopro. No?

        Procedendo con un’iterazione potrei dire: mando a terra il video live, ma non lo guardo perchè io continuo a controllarlo a vista. Il video live lo faccio vedere ad una persona a boh 10 metri da me che controlla il gimbal. Continuo ad essere con un aeromodello, su cui c’è un gimbal che si muove controllato da un’altra persona che al limite mi dice “vai su”, “scendi giù”,eccetera. Tutto ciò non fa del mio sistema un SAPR, è corretto?

        Se invece nel caso da te citato dell’agriturismo poi il video che ho fatto lo pubblico su youtube, rischio qualcosa? Ho visto che in Australia hanno utilizzato un video di un tipo che volava di notte per multarlo (giustamente) per volo sconsiderato, possono farlo anche in Italia? (se, ad esempio, volo in un parco pubblico deserto: situazione sicura, ma di fatto illegale dal punto di vista della legge)

        Il fatto dell’assicurazione, mi pare di capire, che se faccio un video “per divertirmi” (in montagna per esempio!) e poi qualcuno che conosco (magari anche dopo mesi!) mi dice “ehi che bel video, posso usarlo per il lavoro? mi farebbe comodo!” io dovrei dirgli di no, perchè non sono assicurato per essere “professionista”.. giusto?

        Grazie ancora del tuo tempo e di tutti i tuoi preziosi consigli!

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        1. Ciao Matteo 🙂 Sei un fiume in piena… di entusiasmo.

          Rispondo…
          Se registri il video ma controlli il drone a vista mentre lo piloti potresti interpretare la questione come attività ludico sportiva ma attento… poichè tutta la questione sta proprio nell’interpretare ciò che è SCRITTO, ti riporto dal regolamento ENAC alcuni passaggi fondamentali:

          Sezione I – Generalità – Art. 1 – Premessa/Introduzione: L’articolo 743 del Codice della Navigazione “Nozione di aeromobile”, prevede, nella definizione di aeromobile, i mezzi aerei a pilotaggio remoto: “Per aeromobile si intende ogni macchina destinata al trasporto per aria di persone o cose…”

          Inoltre:
          Aeromodello: dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano
          un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi.

          Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR): mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi.

          Quindi, sempre interpretando alla lettera ciò che è scritto nel regolamento, quando si parla di “macchina destinata al trasporto per aria di persone o cose” in quelle “cose” rientrerebbe anche la telecamera, in quanto “cosa” non facente parte del drone come elemento fondamentale per il funzionamento del drone in volo, anzi, diviene proprio elemento che va a caratterizzarne le finalità d’uso (video ripresa).
          A mio modestissimo parere, tutti i droni giocattolo che hanno a bordo una telecamera rientrerebbero, stando alla normativa vigente, nella classificazione di Aeromobili a Pilotaggio Remoto in quanto “trasportatori” di cose.
          Alcune aziende di droni giocattoli o “prosumer” stanno giocando con l’estetica / design per mascherare il drone e non passarlo agli occhi dei legislatori come un aeromobile. Di fatto sono telecamere con le eliche ma restano comunque degli aeromobili a pilotaggio remoto… vani tentativi, pur leciti restano sempre e comunque vani tentativi 🙂

          Per la questione video e YouTube, come ti ho già scritto, parlavo di AREA PRIVATA CIRCOSCRITTA, quindi, se fai il video col drone nel giardino di casa tua che evidentemente deve essere delimitato da recinzione e riesci a garantire un buffer di sicurezza (e non ledi la privacy del vicinato), lo puoi utilizzare e farti la ripresa della facciata di casa tua. In tal caso però, andrebbe visto dove è ubicata casa tua perchè, pur avendo assolto alle questioni di cui sopra, se casa tua è in centro città, pur avendo giardino e delimitazioni varie, sei sempre in un’area congestionata o comunque area critica soggetta a regolamentazione ENAC.

          Insomma, se pendi il drone e fai riprese in città, anche per divertimento, sono problemi! Non solo, se fai i video in montagna e lo fai in un’area classificata come parco nazionale rischi questo http://www.lastampa.it/2014/02/21/cronaca/denunciato-per-il-video-con-il-drone-USXHj6Bw7eGZUer80ih9bK/pagina.html

          Usi il drone per divertimento? Fai quello e basta in luoghi deputati a tale scopo.
          Usi il drone per lavoro o per fornire un servizio, anche saltuariamente e anche in forma gratuita? Devi conoscere il regolamento e decidere di conseguenza come comportarti. Ti sconsiglio di NON prendere alla leggera la questione.

          🙂

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    1. Ciao Roby!!!
      Posso solo dirti NESSUNO, visto che il Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto non ammette l’uso di SAPR sopra la testa delle persone.
      Comunque, diciamo che l’introduzione della recente “Zona Mista” e “Area Franca” permettono un certo margine di movimento, se adottati i dovuti accorgimenti previsti dalla nota esplicativa n.2 di cui ho parlato in un mio recente post https://stefanosaldarelli.com/2015/01/13/quella-zona-franca-le-operazioni-specializzate-critiche-in-scenari-misti/

      Detto ciò, devi sempre partire dalla definizione di un budget. Lo scopo lo hai definito ma mi manca un riferimento sull’importo destinato a tale progetto.

      Come sempre consiglio di andare su un prodotto assemblato da un costruttore nazionale. Questo per tutta una serie di motivi, non ultimo il rapporto “one to one” chs si instaura, le garanzie italiane, la fiducia, l’assistenza e, possibilmente, ricevere il supporto per redigere il manuale tecnico ed effettuare il corso riguardante la parte pratica della formazione come pilota SAPR (sempre come previsto da Regolamento ENAC)

      Ri-detto ciò… se non vuoi optare per un SAPR assemblato in Italia, le alternative sono molte ma le più percorse, anche da videomakers presumo tu sia, sono 3DRobotics o DJI Innovation, entrambe leader nel settore, la prima è americana, la seconda è cinese. 🙂

      Per la scelta del modello, dipende sempre dal budget. Si parte da 7-800 Euro in su.

      Grazie per avermi contattato. 🙂

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      1. Roberto

        Grazie per la pronta risposta … ho visto in rete comunque che qualcuno ha fatto video di matrimoni o video pubblicizzare strutture ricettive con droni che passano sopra (ovviamente ad una quota, credo, consona) le teste delle persone …… per il budget forse potrei tirare ancora un po su le somme che mi hai indicato. grazie di nuovo

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        1. Lo so Roberto ma… dal fare ciò che si vuole al fare ciò che si può, spesso corre una bella differenza.
          Ci sono decine di video in rete nei quali sono impiegati i droni in modo, diciamo, “non appropriato” ma questo non vuol dire che chi ha girato quei filmati lo abbia fatto nel rispetto delle regole (o almeno non tutti). Oltretutto i rischi sono alti, sia in termini di sicurezza e quindi di incolumità per le persone che gravitano attorno al SAPR e sia in termini di sanzioni in cui si può incorrere il pilota/operatore qualora venga sorpreso dalle forze dell’ordine durante le riprese video col drone, senza assicurazione e autorizzazione adeguata.
          Poi ognuno valuta e decide con la propria mente, secondo coscienza e logica. 🙂

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            1. Una bella vacanza? 🙂
              O dirmi quali sono i tuoi obiettivi per comprendere quale sia l’aeromobile a controllo remoto (o la tipologia) più indicato per le tue necessità.
              Se vuoi provare ad interagire con un tecnico, ti consiglio di leggere questo post https://stefanosaldarelli.com/2014/12/11/drone-quanto-costa-iniziare-a-sviluppare-una-passione/ nel quale trovi i riferimenti di Andrea, un bravo tecnico, assemblatore, costruttore, riparatore di droni. 🙂

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  28. Max

    Ciao Stefano, grazie per l’articolo.
    Io sono un neofita assoluto, tant’è che sono nella fase della scelta del primo drone.
    Devo però dissentire sul tuo primissimo consiglio: quello di andare per gradi. Non che sia sbagliato, ma non fa per me 😉
    Detto questo vorrei chiederti cosa intendi con “no wifi” nel punto 6.
    Mi potresti dire qual è l’alternativa al wifi?
    Io sarei interessato ad un prodotto scalabile, ovvero in grado di crescere nel tempo. All’inizio ho visto Bebop e Phantom e mi sono detto che erano una figata! Poi ho pensato che avrei speso un migliaio di euro per un prodotto che sarà difficilmente modificabile.
    Ciò che a me interessa è partire da un budget di circa 1000 euro e, se scatta la passione, passare agli upgrade!!
    Non è importante che sia un quad, un esa o un octa, ma vorrei qualcosa che potrà arrivare lontano e che possa guidare alla cieca. Con questo intendo anche semplicemente fare il giro della casa.
    Il radiocomando me lo immagino come quello che hai postato, con un bell’LCD montato sopra e per quanto riguarda la parte video mi basta una normale Go-Pro o simili. Non sono interessato a montarci una reflex (tra l’altro sto vendendo proprio una reflex semi-pro per finanziarmi il drone :D).
    Un’ultima informazione: a tutto questo sistema vorrei poi aggiungerci (in un secondo momento) degli occhiali 3D per la realtà aumentata.
    Leggendo qua e la mi era sembrato che il Bebop facesse già queste cose, ma non sono convinto. Mi consigli qualcosa di custom? Eventualmente potresti gentilmente darmi qualche consiglio?
    Grazie mille!!!!

    Max

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    1. Ciao Max!!!
      Grazie per il tuo commento.

      Il mio “approccio”, piuttosto cauto, deriva dal fatto che solitamente, soprattutto in un momento di crisi generale come questo, un acquisto va ponderato e misurato in virtù delle proprie disponibilità, necessità e soprattutto capacità tecniche.
      Tutte le cose sembrano facili quando le abbiamo imparate ma occorre del tempo per farlo e spesso, soprattutto con i droni, il rischio è veder volare via (letteralmente) i propri soldi prima di aver cominciato a capire come fare a riportare a casa, integro, il proprio giocattolo.

      La questione WIFI, per sintetizzare, è legata alla portata, anche se adesso ci sono amplificatori di segnale, e alle possibili interferenze con altri dispositivi wifi, nonché ritardi di trasmissione, soprattutto se si utilizza uno smartphone per pilotare il drone.

      La tua considerazione in merito al drone scalabile è correttissima. Anzi, è quella che consiglio di più, senza voler togliere nulla ai prodotti “blasonati” pronti al volo. Quest’ultimi oltretutto, a mio parere, sono anche troppo vincolati a politiche commerciali che spesso decretano “la morte” di un prodotto in tempi piuttosto rapidi a beneficio di uno nuovo che deve essere la lanciato sul mercato; la cosiddetta “obsolescenza programmata”.

      Pertanto, il consiglio che ti posso suggerire è di rivolgerti ad un costruttore, magari dalle tue parti, o potresti cominciare a costruirti un drone seguendo i tutorial che sono sul web. Ci picchierai la testa ma sono una valido strumento per la propria crescita professionale in questo ambito. Tutti i pezzi puoi acquistarli online.

      Se poi vuoi un indicazione da parte di un esperto, sicuramente più di me, puoi rivolgerti al mio amico e tecnico assemblatore Andrea, del quale trovi i riferimenti su questo post https://stefanosaldarelli.com/2014/12/11/drone-quanto-costa-iniziare-a-sviluppare-una-passione/ . Ci parli, valuti e poi decidi…

      In bocca al lupo 🙂

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      1. Max

        Grazie Stefano per la risposta.
        La mia era una battuta. In linea generale si dovrebbe sempre andare per gradi solo che per me è difficile. Io punto sempre al top in base alle disponibilità. Sono fatto così 😀
        A me interessa molto il discorso della “distanza”, ma ancora non capisco che alternativa c’è al wi-fi.
        Ho letto che alcuni droni, via wi-fi e con amplificatore, arrivano a 2 km. Ma per andare più lontano? Giusto per curiosità…
        Visti i tuoi consigli mi dirigo verso un assemblato e contatterò degli esperti che mi possano aiutare.
        Grazie ancora!
        Max

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        1. :-))
          Ciao Max!
          La portata del WiFi è piuttosto ridotta. Se consideri che un router WiFi in un’abitazione ha un segnale che a malapena copre l’intero appartamento…
          In ambienti aperti il segnale può darti una portata di 30 – 40 mt al massimo, prove alla mano. Inoltre altri apparati del drone, come la videocamera (GoPro o simili), potrebbero essere connessi al drone creando interferenze. Gli amplificatori di segnale aiutano ma sono un ulteriore “orpello” da gestire e comunque non garantiscono risultati soddisfacenti, soprattutto se parliamo di garantire un segnale costante in grado di permettere di pilotare un oggetto che vola.
          Il segnale radio tradizionale è l’opzione più utilizzata e affidabile. Un radiocomando a 2.4Ghz solitamente, se non è un cesso, copre tranquillamente oltre il chilometro di portata.
          Comunque… ripeto, le mie considerazioni tecniche derivano da un mero utilizzo degli apparati in un contesto pre-era ENAC 🙂 Dopo l’entrata in vigore del regolamento ho ripiegato le ali preferendo dedicarmi ad altro, pur restando nell’ambiente come professionista.
          Vai di assemblato e cerca un tecnico che ti possa dare il supporto necessario, vedrai che di WiFi non se ne parlerà neppure se non per settare la GoPro prima del decollo (o poco altro).

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  29. Massimo

    Ciao Stefano, volevo solo correggerti dove dici di mettere le batterie “in serie” per avere più autonomia… forse volevi intendere in parallelo (stessa tensione somma delle correnti)…
    In serie hai la stessa corrente ma la somma delle tensioni…
    Bell’articolo… ciao

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  30. Riccardo

    Ciao Stefano le tue regole mi hanno interessato…ho quattordici anni e mi piacerebbe
    iniziare a usare i droni con la telecamera, che modello mi consigli per iniziare? Grazie!

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    1. Ciao Riccardo.

      Ti consiglio di optare per un quadricottero assemblato. Qualcosa che puoi espandere in futuro senza dover ripartire da zero se desideri espanderlo.
      Puoi anche costruirlo da te, così impari a conoscere un drone nei dettagli, magari un domani diventi un costruttore di droni.
      In rete trovi decine di tutorial e componenti per realizzare un drone quadricottero.
      Ti consiglio di leggere anche questo post: https://stefanosaldarelli.com/2014/12/11/drone-quanto-costa-iniziare-a-sviluppare-una-passione/
      In bocca al lupo 🙂

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  31. Ciao Stefano.
    penso che prima di iniziare un corso che possa portare ad un’ipotetica professione, sia opportuno fare “pratica” non solo per acquisire dimestichezza ma anche per comprendere se la passione è confermata o meno (visto anche i costi che si possono raggiungere).
    In tal senso su quali “oggetti” con telecamera mi consiglieresti di andare ? hai qualcosa da indicarmi ?
    Ti chiedo anche, cortesemente, se esiste una sorta di prontuario descrittivo delle varie parti che compongono il drone cosi da poter valutare nel tempo le singole parti su altri droni che mi dovessero proporre. grazie mille e …. BUON ANNO !!!!
    Gianluca

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    1. Ciao Gianluca!!! Prima di tutto, Buon anno anche a te!
      Grazie per la tua domanda. Condivido in pieno la tua premessa a fronte della quale ti chiedo anche se hai eventualmente un budget da indicarmi ma per darti un rapido consiglio, se vuoi un parere tecnico e autorevole, ti invito a rivolgerti al mio amico e collaboratore Andrea Mocciaro che è un tecnico e ripara e assembla droni. Trovi i suoi riferimenti su questo post https://stefanosaldarelli.com/2014/12/11/drone-quanto-costa-iniziare-a-sviluppare-una-passione/ contattalo senza problemi e soprattutto senza alcun impegno. E’ gentile e disponibile oltre che competente e appassionato del proprio lavoro :-))

      Per quanto riguarda il “prontuario” ti indico un paio di strade.
      La prima: http://www.dronezine.it/libri/ è il libro di Luca Masali, direttore di DronEzine. Vi troverai importanti e utili indicazioni.
      La seconda è questa: http://www.dronimag.it/ trattasi di nuovissima rivista di settore. Il primo numero è uscito la vigilia di Natale. Ovviamente ho in mano una copia della rivista e ti assicuro che all’interno troverai un sacco di utili informazioni che possono soddisfare le tue esigenze.

      A presto e ancora buon 2015 🙂

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      1. Ciao Stefano e grazie per le utilissime indicazioni. Sentirò certamente la persona che mi hai indicato.
        Visto che mi chiedevi di budget e visto che lo scopo iniziale è quello di far pratica pensavo di rimanere sotto i 200,00. Un qualcosa che anche se poi non mi porti a diventare dronista, mi permetta di divertirmi nel tempo libero.
        La rivista sicuramente la prenderò, mi chiedevo se esista qualcosa già on line anche se, come immagino, rivolgendosi già alla persona che mi hai suggerito, si possano già ottenere ottime info.
        grazie e buon anno ancora.
        gianluca

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  32. Domenico

    Ciao Stefano, complimenti per la pagina.
    Mi stavo avvicinando al mondo dei drone perché amo molto il radiocomando, ma non potevo economicamente, fino a quando parlandone a pranzo, mio padre mi dice che forse ne ho trovato uno in campagna, e lo ho conservato in campagna. Corro a vederlo e trovo un dai phantom a cui manca un’elica.
    Con un caricabatterie di un’auto radiocomandata ho provato è miracolo funziona.
    Adesso io ho vari radiocomandi con chip di frequenza, posso addattarne uno o devo acquistarne uno suo????? Attendo tue saluti Domenico

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    1. Ciao Domenico e grazie per i complimenti.
      Trattandosi di domanda prettamente tecnica ti faccio rispondere da un mio amico e collaboratore che è un tecnico che assembla e ripara droni. Ne sa molto più di me di certe questioni 🙂
      Aspettati una sua mail 🙂

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  33. simone

    Davide anche io ho il tuo stesso drone e se guardi bene l’alloggiamento della batteria è rimovibile, ha qualche vicina effettivamente sono scomode ma nulla di più, anche io vorrei trovare una batteria con un amperaggio maggiore

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  34. Ciao, oggi ho comprato il mio primo drone. È uno SpaceKing 52 e ho cominciato ad usarlo per fare un pò di pratica.
    Dopo 6-7 minuti si è scaricato e l’ho messo sotto carica per circa 2 ore, quando l’ho riutilizzato è durato 8minuti circa.
    Avevo intenzione di portarmi delle batterie di scorta da sostituire ogni qual volta si scaricasse la batteria in uso ma ho letto sulle istruzioni: NON TENTARE DI RIMUOVERE LA BATTERIA.
    Quindi non potrei sostituire la batteria per utilizzare il drone più a lungo? Perché se così fosse sarebbe un vero peccato…
    Spero in una risposta. Ciao. 🙂

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    1. Ciao Davide!! Grazie per il tuo messaggio.

      Ho visto il drone che mi indichi nelle vetrine presso alcuni negozi della grande distribuzione ma mai da vicino. Questo per dirti che non so con esattezza come sia stato costruito e quale sia il grado di gestione delle batterie ma… parti da questo semplice concetto: se le batterie possono essere cambiate, non vedo quale sia il problema, a meno che la batteria non sia integrata direttamente all’interno di una scocca del drone e che non sia rimovibile. Non credo però che questo sia il caso, visto che la confezione del tuo drone comprende:
      BATTERIE Radiocomando: 4 x AA da 1,5 V incluse
      BATTERIE Drone: Li-poly 7.4 V 650 mAh ricaricabile inclusa
      Per entrambi i pacchi batteria è prevista la sostituzione. Ritengo quindi che, con le dovute accortezze, tu possa sostituire quelle hai in dotazione con altre (stesse caratteristiche)
      Spero di esserti stato utile.
      🙂

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  35. Sacha Ferrante

    Bellissimo post, esattamente quello che cercavo. Molto esaustivo visto che sto valutando MOLTO SERIAMENTE di iniziare un business con i droni ma non ne ho mai “pilotato” uno, se vuoi/puoi contattarmi in privato vorrei farti alcune domande. Grazie

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    1. Ciao Sacha!! Grazie mille. Sono contento di averti dato delle info utili ai tuoi scopi.
      Puoi contattarmi alla mia mail o tramite la mia pagina FB DRONE https://www.facebook.com/APRDroni alla quale ti invito a iscriverti per restare aggiornato quotidianamente sul panorama droni in generale.
      Se capiti a ROMA il 19 dicembre mi trovi al “Roma Drone Conference” presso Atahotel Villa Pamphili dove si terrà il convegno “L’Italia dei droni. Sviluppo e prospettive del settore degli APR, ad un anno dalla pubblicazione del Regolamento ENAC”. E’ un evento molto importante al quale ti invito caldamente a partecipare, visti i tuoi obiettivi.
      Nell’occasione potremmo conoscerci. Mi troverai al mio stand ACHROM presso l’area espositiva. 🙂

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  36. asanisimasa

    Ciao Stefano, ottimi consigli. La mia questione è questa: come la vedi l’utilizzo di un drone DJI Phantom in montagna per le stazioni sciistiche? Ovviamente in condizioni meteo favorevoli, potrebbe funzionare o presenta qualche rischio? (tipo batterie che si consumano, improvvisa perdita del segnale, atterraggio maldestro nella neve ecc ecc..)

    grazie!

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    1. Ciao!!! Grazie per la tua domanda.
      Personalmente lo vedrei molto bene ma il mio parere è ben lontano da ciò che si può realmente fare. 🙂

      Se sei un privato, fai ben poco, soprattutto con un DJI Phantom.
      Se rappresenti la Protezione Civile, il Gruppo delle Guide alpine che si occupano anche di soccorso, ecc. la questione la vedo più fattibile, o meglio, la vedo una cosa per la quale pochi o nessuno verrà mai a dirvi “non siete in regola con ENAC”, anche se in pratica non lo sareste e basta, a prescindere da chi siete e chi rappresentate.

      Detto ciò, da un punto di vista meramente tecnico, in alta quota l’autonomia delle batterie risente delle basse temperature. Si tratta di svolgere un po’ di test per capire in effetti come si comportano. Per quanto riguarda l’atterraggio maldestro nella neve, mal di poco. Il Phantom è carenato, quindi l’elettronica è piuttosto protetta e i motori brushless non risentono di particolari problemi se si bagnano.

      Dovresti condurre un’attività sperimentale atta a valutare i rischi e le procedure di sicurezza da adottare in caso di rischio; anche se il DJI Phantom, per come è costruito, non rientra tra i SAPR, secondo ENAC, certificabile per le attività in aree non critiche, meno che mai per quelle critiche, come lo è una pista da sci gremita di gente. E’ comunque considerato un aeromodello e come tale ha delle limitazioni d’uso ben precise.

      Quindi… Da una parte devi confrontarti con le questioni meramente tecniche che puoi risolvere con dei semplici test in assenza di persone. Occhio ai cavi degli impianti di risalita, a quelli dell’alta tensione e ai ripetitori radio/TV/telefonia/ecc.

      Dall’altra parte devi prendere atto che un DJI Phantom non può volare se non in aree segregate; ENAC docet… 🙂

      Se poi lo utilizzi per monitorare le piste prima o dopo il loro utilizzo, in assenza di persone, potresti considerare l’area come “temporaneamente segregata”, quindi, in teoria, potresti utilizzare il Phantom. Dipende sempre da quanti chilometri ti separano dall’aeroporto più vicino, dal corridoio di atterraggio e decollo degli aerei e dal centro abitato.

      Ti ho dato degli input, spero, nonostante tutto, di averti dato delle info utili.
      Saluti 🙂

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