Ho visto… uno spot in TV nel quale venivano mostrati tutti i possibili usi creativi di una confezione di un noto snack.
Ricordo, in un remoto passato, che quei prodotti cosiddetti “alimentari”, venivano promossi in TV attraverso l’esaltazione delle proprietà nutrizionali e organolettiche del prodotto stesso. Gli ingredienti, la genuinità, il sapore, ecc. Quando poi arrivi a non aver più nulla da dire sul prodotto, evidentemente passi a tessere le lodi della confezione che lo contiene, divenendo più importante del prodotto stesso, trasformando il contenuto in qualcosa da “eliminare” in fretta attraverso il suo consumo, per poter poi utilizzare il contenitore. Evviva!
Proverei a vendere solo il contenitore inserendo come “omaggio” il prodotto alimentare contenuto.
Dedicato a chi, delle confezioni, pensa di non farsene “un tubo”. Dedicato anche a chi, di certe cose, ne può fare tranquillamente a meno. Dedicato a chi preferirebbe sapere cosa mangia, prima di capire come può dare nuova vita al contenitore del prodotto che ha appena mangiato. Dedicato anche a chi vorrebbe che certi contenitori potessero essere smaltiti con più facilità, senza dover perdere troppo tempo per capire cosa va in un cassonetto o cosa in un altro, soprattutto per quelle confezioni realizzate con materiali compositi.
E comunque… W il packaging!
Lo spot:
concordo: il packaging e’ tutto, forse troppo, ma per fortuna che c’e’.
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Verissimo Alessandro. È parte del prodotto e contribuisce in modo determinante al suo posizionamento, conferendogli valore e qualità prima ancora di poter usare o consumare il prodotto stesso che vi è racchiuso; oltre a proteggerlo durante il suo trasferimento dalla produzione al consumatore finale. Il pakaging è pura magia e, come tale, risente delle tre regole citate nel film The Prestige… La Promessa, la Svolta, il Prestigio.
LA Promessa è ciò che vediamo prima di comprarlo. Ci attrae, ci ammalia, ci cattura con i colori e le sue forme. LA svolta è quando ti ha convinto ad acquistarlo, spesso proprio per il valore del pakaging. Il Prestigio, nel momento in cui esci dal negozio soddisfatto dell’acquisto, con la confezione in mano pronta ad essere sfoggiata. Oppure quando doni il prodotto. Nel mostrare la confezione, chi dona e chi riceve spesso vive un momento di “prestigio”, percepito dal valore di quella confezione, prima ancora di vedere ciò che vi è contenuto. 🙂
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Mi ricordo quando mia mamma mi diceva “non giocare col cibo!” Insomma…i tempi cambiano
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Hai perfettamente ragione. Non a caso “si gioca” col cibo, almeno da bambini, quando non si ha fame o quando il cibo non piace. W il tubo!
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