Capita che i computer rallentino, che le applicazioni si chiudano improvvisamente o che si blocchino. Capita che sul bel mezzo di una lavoro ti venga in mente che non hai salvato e ciò accade quando tutto, improvvisamente e inesorabilmente, si è già piantato. Capita…
Allora cosa fai?
Beh, di solito, per chi usa Windows, sei costretto ad un bel Ctrl+Alt+Canc, potendo poi optare per aprire “Gestione attività” e poi “Termina Attività” o scegliere se cliccare su “Arresta” o “Riavvia il sistema”.
Ho preso in prestito questa analogia dal mondo informatico per sintetizzare ciò che in questo momento siamo chiamati a fare, in queste ore, in Italia.
In quell’Italia ricca di storia, di arte, di letteratura, di poeti e di musicisti. Quell’Italia che ci dona prodotti agroalimentari unici e meravigliosi. Quell’Italia che ha da offrirci luoghi suggestivi che meritano mille vite per essere visitati tutti e più volte…
Oggi, quell’Italia, è stata messa in una fase di lento riavvio del sistema. Non è quel riavvio che puoi fare agendo sui tre tasti sopra citati e poi decidere in pochi istanti quale percorso compiere per uscire dalle impasse. E’ un riavvio lungo, caratterizzato da incertezze e da errori di sistema a cascata. E’ un momento in cui le nostre certezze vacillano, anche quelle che diamo per scontate come il gesto naturale e affettuoso di dare un abbraccio al proprio partner, al figlio, ad un parente o ad un amico.
Siamo sul chi va là ma anche sul: “cosa devo fare?”
Le imprese guardano alle scadenze fiscali, agli stipendi, ai leasing, mutui e fornitori da pagare.
Le famiglie guardano i propri cari con angoscia e timore di poter nuocere a qualcuno, inconsapevolmente e inaspettatamente. Guardano al lavoro che è in pericolo, allo stipendio che forse potrebbe non arrivare se la ditta non riprende a lavorare.
Questo virus è là fuori, da tempo. Gira indisturbato nell’attesa di infettare un nuovo ospite. Non lo vedi ma c’è. Non lo senti ma avverti chiaramente la sua presenza. Te la fanno sentire.
Quindi che fare?
Beh… non entro in questioni che riguardano la politica o il Governo della nazione e quindi se sei qui per sapere se voglio sfanculare il Governo o elogiarlo, questo post non fa per te. Diversamente, se vogliamo riflettere e trovare il lato positivo di questo momento, ti invito a proseguire questa lettura.
Nonostante i divieti, le zone rosse allargate oramai a tutta la nazione, la percezione di un pericolo per qualcosa che non si può contrastare direttamente ma solo evitando gli altri, isolandoci e avendo attenzione alla propria igiene personale, nonostante tutto, possiamo e dobbiamo trovare o ritrovare quella che oramai definisco “la dimensione perduta”.
Quante volte ti sei detto, più di ogni altra cosa: “Non ho tempo per…” o “Se avessi tempo farei…”?
Ecco, lasciando perdere l’andare a sciare, al teatro, al cinema, al ristorante, in palestra… ci sono innumerevoli cose che potresti fare in questo momento e che hai sempre rimandato.
Una a caso, lanciata là?
Bricolage in casa, perché no? Adesso se hai più tempo è il momento giusto per cambiare qualche tenda, verniciare una stanza o una porta, sistemare quel battiscopa scollato che da tempo ti dava nell’occhio. Puoi dedicarti al giardinaggio…
Puoi cominciare a scrivere quel libro che da tanto tempo hai in mente e che senti di dover scrivere ma ancora non lo hai fatto. Adesso è il momento.
Ma non solo… puoi ritrovare te stesso/a attraverso la riflessione, la meditazione.
Siamo stati e siamo tutt’ora subissati da informazioni provenienti da ogni canale e mezzo. Non abbiamo nemmeno il tempo per processare tutte le parole che ci giungono e che si riversano come tsunami nelle nostre menti creando scompiglio, paura, panico, e tutte quelle sensazioni che conosci bene e che stai vivendo.
E’ arrivato il momento di riavviare il sistema.
La mente è satura, siamo stanchi e provati. Adesso siamo forzatamente messi in stand-by e se vogliamo vivere e continuare a farlo dobbiamo mettere in campo l’arma della resilienza. Essere reattivi ad ogni cambiamento riuscendo a cambiare atteggiamento verso se stessi e verso gli altri, in condizioni avverse o estreme, come quella in cui ci troviamo. La resilienza ci permette di evolverci, di rafforzarci e di portarci ad un livello di maggiore consapevolezza verso noi stessi.
Se posso darti un consiglio, limita l’esposizione ai media dedicando poco tempo al giorno all’ascolto della TV ma anche alla fruizione dei canali social. Datti un tempo e rispettalo e poi dedicati a riflettere, a capire, a elaborare un tuo pensiero in merito a ciò che ha sentito cercando di filtrare le ridondanze, ciò che viene ripetuto in continuazione e soprattutto il modo con cui viene detto, spesso i media esasperano i concetti rendendoli sempre più ansiogeni ad ogni lancio di notizia.
Il resto della giornata, se sei “agli arresti domiciliari” come molti di noi, prova a dedicarlo a te.
Nessuno ti vieta di uscire, ad esempio, basta che non frequenti luoghi ove si configura un assembramento di persone… Su questa definizione vorrei spenderci qualche parola ma rischierei di spenderne più di una, dato che l’assembramento non definisce un numero esatto di persone ma più una situazione che si viene a creare e il modo con cui si è venuta a creare. Va beh… qui, qualche giurista potrà esserci più utile nel darci una definizione più chiara di questo concetto ma purtroppo il virus, del giurista, e dell’assembramento, ha un interesse pari a quello che ha per un idraulico o per un pompiere purché possa infettare tutti ben bene.
Puoi imparare dalla rete.
Sì “internet non è tutto da buttare”. Ci sono migliaia, forse milioni di tutorial che ti permettono di imparare a fare praticamente tutto. Non è detto che tu impari o che tu sia portato ad imparare una determinata cosa ma stai pur certo che qualsiasi cosa tu voglia imparare, trovi di sicuro un tutorial che fa al caso tuo.
A tal proposito ti invito a leggere il mio post “ESSERE O NON ESSERE CREATIVI. COME STIMOLARE LE IDEE E IL PROCESSO CREATIVO.”
Mi capita di guardare tutorial per fare cose che non mi interessa imparare ma li guardo solo con l’intento di scoprire qualcosa di nuovo, di capirla e dire: “Caspita, c’è qualcuno che la sa fare, la fa bene e la insegna agli altri”. Esistono tutorial che ti incantano e se vuoi ti aprono a nuovi mondi, sconosciuti e affascinanti.
Puoi imparare una nuova lingua, sempre attraverso la rete e a costo zero. Puoi imparare a cucinare; non importa diventare i Bastianich della situazione ma magari impari a fare qualcosa in più di un uovo al tegamino – anche se parrebbe cosa semplice farlo ma in realtà ho scoperto che c’è un mondo anche dietro alla preparazione dell’uovo al tegamino – o puoi perfezionare o trovare una ricetta alternativa a ciò che fai da tempo e che vorresti migliorare. Puoi fare TU un tutorial e scoprire delle capacità che pensavi di non avere, delle competenze che hai acquisito e che non hai mai avuto il tempo né modo di trasferire ad altri. Magari sei un artigiano che sa fare delle cose meravigliose, adesso è il momento per mostrare al mondo come le fai.
Puoi dedicarti ad aree di ricerca e di sviluppo per migliorare la tua attività. Puoi investire in formazione, migliorare il tuo sito web, trovare nuovi fornitori e clienti o rivedere i rapporti commerciali con gli spedizionieri.
E’ il momento di fare, anche se apparentemente potrebbe sembrare il momento dell’immobilismo.
Sei in quell’attimo in cui “stavi facendo tutto”. Tutto ti pareva che dipendesse da te e che nessuno avrebbe mai potuto fare se non tu. E’ il momento in cui il mondo aveva bisogno di te e, per l’appunto, tutto si è bloccato e adesso “non puoi fare nulla”.
Mannaggia…
E’ qui, per caso, per sfiga, per volere di qualche divinità, che dovevamo arrivare. Di avvertimenti ne avevamo ricevuti tanti, da anni, da sempre. Ognuno poi ha ricevuto i propri, quelli più diretti, ad personam, magari attraverso qualche problema di lavoro, di salute, lutti, etc…. ma non sono bastati, doveva arrivare il COVID-19. OK, questa volta ha bloccato tutti. Adesso è il momento del Ctrl+Alt+Canc e di scegliere di riavviare il sistema.
Non guardare al problema ma guarda all’opportunità che ti si presenta proprio grazie a questo problema.
Prendi quella pennellessa e tinteggia quella stanza. Impugna quella penna e scrivi il primo capitolo di quel libro. Premi play su quel tutorial e impara o guarda soltanto, magari come costruire un tavolo con la resina epossidica.
Leggi, approfittane. Hai quel tomo che ti aspetta da mesi, forse anni, riposto nella libreria di casa. Sfoglialo, guardalo, rivoltalo, apprezzane la consistenza, l’odore e la sensazione che ti dà la carta al tatto e poi… comincia a leggerlo, magari ti piacerà o forse no, ora potrai saperlo.
Gioca! Impara un gioco; gioca con i tuoi figli. Gioca col LEGO o fai modellismo, apre la mente e rilassa.
Ascolta la musica e scopri nuovi generi.
Apri un blog, ci sono mille modi per farlo, impara. Rinnova il sito della tua azienda per renderlo più fruibile. Libera la memoria del tuo computer, del tuo smartphone, della tua testa…
Prendi fiato e ripensa a te stesso. Stai con chi hai accanto e ascolta i suoi pensieri. Stai da solo e ascolta i tuoi desideri.
Ora puoi, approfittane.