A seguito dei fatti emersi dall’inchiesta sulla “caserma di Piacenza Levante” desidero porgere all’Arma dei Carabinieri la mia solidarietà e vicinanza, in particolare a tutti gli uomini e donne in divisa che svolgono quotidianamente, con dedizione, rispetto e impegno, il proprio compito.
I fatti inqualificabili, di cui le cronache ci stanno dando conto, gettano una profonda ferita nel cuore dei carabinieri e di chi come me in passato ha prestato giuramento al tricolore indossando la divisa dei Carabinieri.
Le persone che hanno osato offendere l’onore dei Carabinieri, svolgendo attività illegali, macchiandosi di infamia e viltà, dovranno pagare per ciò che hanno commesso e di questo sono sicuro che la giustizia farà il proprio corso.
Sono sinceramente sconvolto per quanto accaduto. Per me è una ferita che provoca dolore ma ho la consapevolezza che l’Arma dei Carabinieri non è questa cosa e ciò a cui stiamo assistendo è solo il risultato di singole cellule impazzite.

Mi permetto di rivolgere un invito a tutti i Carabinieri che amo dal profondo del mio cuore. Alzatevi ogni giorno con rinnovato spirito di abnegazione e amore per la patria. L’Italia ha bisogno dei Carabinieri e i Carabinieri sono parte stessa dell’Italia. Dalla più piccola caserma citofonica al battaglione, nucleo operativo, reparti speciali, etc. l’arma si è sempre saputa contraddistinguere per competenza, professionalità, organizzazione, coesione, mantenendo un ruolo di riferimento e di vicinanza col cittadino.
Siate sempre portatori sani di bene e operatori di giustizia. Estirpate tutto ciò che porta infamia alla nostra bandiera e all’Arma dei Carabinieri per rispetto alla divisa, ai tanti Carabinieri che hanno perso la vita per difendere l’Italia e perché credo fermamente, come voi, nel valore di quel giuramento che continua ad accompagnare le mie azioni quotidiane.
Auguro a voi e alle vostre famiglie tutto il bene possibile. Forza!
Nei secoli fedele.