Tutti gli anni la stessa storia. Tutti gli anni, in particolare in questo periodo dell’anno, improvvisamente la politica si interessa alla scuola con l’ambizioso intento di “sistemarla” a colpi di decreti o di riforme.
Ogni anno… ognuno punta il dito contro l’altro. Politica contro la scuola, sindacati “contro” la politica, insegnanti contro altri insegnanti, genitori contro la scuola, scuola contro se stessa…
Il 6 agosto 2021, i politicanti hanno legiferato, rigorosamente a scuole chiuse, pretendendo che dal primo di settembre, in quei luoghi deputati all’istruzione, alla tanto sbandierata inclusione, alla formazione delle coscienza di quegli individui che domani saranno i medici, gli avvocati, gli insegnanti, i legislatori della nostra futura società… si formino le giovani menti all’interno di spazi che saranno allestiti tipo “Jurassic Park”, con “recinti elettrificati” e varchi di accesso controllati; nel caso della scuola non sappiamo ancora da chi o tramite cosa. I T-Rex da cui difendersi non stanno dentro i recinti ma sono fuori, ancora liberi (non si sa per quanto), allo stato brado. Sono gli insegnanti irresponsabili, dissidenti, non conformati al sistema, non obbedienti, antiscientisti… Gli stessi che erano, fino alla scorsa stagione, insegnanti modello, quelli bravi, etc., esattamente come è avvenuto con i medici/sanitari che da bravi medici ed eroi, ai quali molti si sono rivolti fino a poco tempo prima per curarsi e che hanno salvato vite, adesso sono reietti da radiare solo perché la loro scienza non corrisponde più a quella del mainstream (leggi: delle bigpharma).
L’anno scorso il mondo della scuola ruotava attorno ai banchi con le rotelle, “grande soluzione e rivoluzione copernicana che non si vedeva nel mondo della scuola dai tempi dell’introduzione del metodo Montessori”. Quest’anno nelle aule non girano più i banchi con le rotelle ma gli attributi maschili, anche alle insegnanti donne che nel frattempo, ascoltando e subendo gli effetti di questi deliri legislativi mutuati da altrettanti deliri di onnipotenza, sono state colpite da forme acute di gonadismo.
A settembre sentirete solo parlare di insegnanti NOVAX da punire fermamente, perché lo dicono gli statisti e non le statistiche, di bambini che rappresentano il vero rischio di contagio e della necessità impellente di inoculare un terzo salvifico richiamo vaccinale.

Soluzioni: epurare i dissidenti attraverso la gogna mediatica, le sospensioni dal lavoro e dello stipendio, con minaccia di infangare uno stato di servizio che passerà da immacolato ad uno stile fedina penale di Riina, con la complicità di alcuni genitori e di insegnanti delatori che non perderanno tempo a segnalare alla direzione (o direttamente alla psicopolizia) i sospettati di approfittare di troppe libertà a loro concesse, come poter venire a lavorare grazie ad un tampone bi o tri settimanale. Verranno scovati da alunni addestrati a dovere, neo giovani Balilla. Tutto avverrà grazie ad un’apparente ingenua ed innocua frase: “Maestra/o, tu hai fatto il vaccino?”, dalla cui risposta dipenderanno le sorti di molte persone. Se sarà vaga, del tipo: “è una questione personale” l’insegnante sarà inserito nella lista dei colpevoli di psicoreato, diversamente, se la riposta sarà ostentatamente, palesemente autocelebrativa, del tipo: “Certo che sì, io faccio il mio dovere” o “Sì perché io faccio la mia parte” partirà il commento audio in stile littorio ad onore e gloria di quel corpo docente, fedele e allineato al sistema.
Nel frattempo una schiera di esperti da palcoscenico teorizzerà su ogni possibile effetto che si verificherà, “senza dubbio ma forse, molto probabilmente anche se dipende tutto dai NOVAX”, e che si amplificherà a suon di compensi per ogni presenza televisiva, nel segno del “Dobbiamo vaccinare i bambini sotto i 12 anni per tutelare loro (nemmeno si ammalano) e le persone più fragili come i loro nonni (già vaccinati)”. Alle dichiarazioni degli espertoni seguiranno i relativi titoloni sensazionalistici, parossistici, terroristici sui quotidiani che rilanceranno o daranno i giusti assist ai suddetti espertoni, alimentando un microcosmo simbiotico tra media e scienza, o più che altro di scienza sotto la media; roba da far rimpiangere il risultato del peggiore test invalsi.
Ecco che il mese di settembre si appresterà a fare da rampa di lancio ad ogni possibile tragica, nefasta, fantapandemia, quella che nei vecchi libri di scuola veniva indicata semplicemente sotto il nome di influenza stagionale, oramai debellata per DL, mentre i suddetti esperti ribadiscono puntualmente che la scuola è sicura e che non ci sono stati focolai ma è comunque indispensabile vaccinare tutti; poi lo dice anche il Papa…
Non temete, la storia insegna (o dovrebbe), i muri crollano e pure i recinti di Jurassic Park, insieme all’interesse per la scuola da parte della politica che troverà modo di tornare ad occuparsene solo l’anno prossimo standosene indefessamente sotto l’ombrellone, costringendo personale, dirigenti, docenti ed ATA a surplus organizzativi e salti mortali dell’ultima ora.
Resistete! Il Natale è vicino e la “settantottesima ondata” sarà puntualmente annunciata spostando così l’attenzione dalla scuola alla prossima proroga dell’emergenza sanitaria; sotto il segno del sempre in auge #andratuttobene e della #nuovanormalita, certificate dal #greenpass il cui verde ricorda solo il colore di quella rana che del suo bollito oramai non è rimasto nemmeno il brodo.