Power to Bruce, lo spot Votafone

Mi sono immaginato una sala riunioni all’interno di un’agenzia di comunicazione. Quegli ambienti luminosi, grandi, dove sono riuniti creativi, tecnici, agenti e… lui… il testimonial al quale viene illustrata l’idea per realizzare il nuovo spot per 4G VODAFONE.

Consulente dell’agenzia: I Mr. Willis, siamo felicissimi che abbia accettato la nostra proposta, eravamo sicuri che le sarebbe piaciuta. Dopotutto, un attore del suo calibro non poteva rinunciare ad un ruolo come questo.

Sussurando ai colleghi: (con tutti i soldi che gli abbiamo dato)

Willis: Oh, Yeah! Contento, tanto, io…

Consulente dell’agenzia: Bene Mr. Willis, ha già letto il copione e ha esperienza nel girare scene su veicoli in movimento.

Willis: Oh, Yeah! Contento, tanto, io…

Consulente dell’agenzia: Ssssi! Mr. Willis, bene. Quindi… lei sarà a bordo di una Limousine e…

Willis:  Oh, Yeah! Contento, tanto, io per Limousine…

Consulente dell’agenzia: Ecco, appunto.. La Limousine. Dicevamo. Lei si troverà a bordo del veicolo in panne, in aperta campagna, e deve arrivare in tempo ad un evento mondano dove è atteso.

Willis: Oh, Yeah! Limousine, Vip, fermo io.

Consulente dell’agenzia: Sì Mr. Willis. Lei è fermo in auto, ha bucato, ma proprio mentre sta cercando di telefonare col suo smartphone, non riuscendoci perché non ha il 4G di VODAFONE, arriva in suo aiuto un commerciante che le offre un passaggio. Lei accetta e sale a bordo del furgone… del mezzo… del camion… del… insomma sale a bordo e approfitta del passaggio.

Willis: Oh, Yeah! Truck! American Truck! Action Movie, amazing!

Consulente dell’agenzia: No Mr. Willis, non è proprio un truck americano il mezzo del commerciante. Vede, siamo in Italia, abbiamo veicoli commerciali commisurati alle nostre strade. In questo caso abbiamo l’APE Piaggio. E’ qui la trovata geniale. Lei, attore di successo, abituato sul grande schermo a guidare camion, auto da corsa, pullman, mentre è alle prese con inseguimenti rocamboleschi, qui nello spot VODAFONE si ritroverà su un piccolo mezzo di locomozione, oltretutto ospite, quindi non lo guida lei, in compagnia di un rubicondo fruttarolo.

Willis: Oh, Yeah! But… What it is the frullarolo?

Consulente dell’agenzia: Non frullarolo Mr. Willis, FRU TTA RO LO, hem… the greengrocer!

Willis: Oh, Yeah! Ha! Ha! Ha! The greengrocer! Ma cattivo lui, vero? Spara tutti? Molto cruddelle vero?

Consulente dell’agenzia: No Mr. Willis, il fruttarolo è bravo e l’accompagna alla villa col suo Ape da lavoro, grazie allo smartphone 4G VODAFONE che vi guiderà col navigatore sempre connesso alla rete. Non arriverà subito perchè il futtar… l’ortolan… il greengrocer, dovrà fermarsi per consegnare la frutta ai propri clienti ma…

Willis: Oh, Yeah! tuti delinquendi. Lui consegna fruta ma loro cattivi, sparare da tutte parti vero?

Consulente dell’agenzia: Nnnno! Mr. Willis, loro svolgono solo una piccola parte, per caratterizzare la situazione e renderla più grottesc… “BUFFA!!”… “FUN!”

Willis: Oh, Yeah! Commedy! This is a italian’s commedy, beautiful, Felini, Mastroiani, con Ssoffia Loren, great!

Consulente dell’agenzia: Commedia, sì Mr. Willis, commedia ma non c’è la Loren… uff… Comunque, lei arriva finalmente alla villa dove è atteso da tutti, compresi i fotografi che le scattano le foto. Qui parte il messaggio promozionale con la voce fuori campo, il claim e si chiude lo spot.

Willis: Oh, Yeah! Papparazzi con photos! Loro fanno shooting bello this movie!

Consulente dell’agenzia: Grazie Mr. Willis, vedo che è tutto chiaro, adesso credo che possiamo cominciare a girare.

Willis: Oh, Yeah! Power to Bruce!

Lo spot:

Summer Card - 6 Giga per tutta l'estate - Spot 4G Vodafone
Summer Card – 6 Giga per tutta l’estate – Spot 4G Vodafone

 

Info sullo spot:

  • Casa di produzione Mercurio.
  • Regia è di Jonathan Herman
  • Post produzione di You_are.
  • Pianificazione media  Mec.
  • Colonna sonora, brano centrale: “Voglio vivere cosi” di Henry Mancini cantata da Luciano Pavarotti
  • Colonna sonora, sul claim: “Everytime”, interpretato dai The Kolors.
  • Scheda completa dello spot su YouMark!

 

 

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Tonno subito con Kevin Costner

Mi sono immaginato una sala riunioni all’interno di un’agenzia di comunicazione. Quegli ambienti luminosi, grandi, dove sono riuniti creativi, tecnici, agenti e… lui… il testimonial al quale viene illustrata l’idea per realizzare il nuovo spot per Rio Mare.

Consulente dell’agenzia:  Buongiorno Sig. Costner come sta? (se il testimonial è straniero di solito il Consulente si rivolge dandogli del LEI perché è risaputo che nella lingua inglese dare del LEI ha un certo peso).

Costner: Goodmorodwlewesf Mr. ? (gli americani biascicano un po’ e anche un semplice saluto può risultare, a tratti, incomprensibile)

Consulente dell’agenzia:  Ah.. Sì, bene… (non ha capito una mazza e neppure che la frase leggermente interrogativa pretendeva una presentazione).

Consulente dell’agenzia:  Mr. Costner (rivolgendosi all’attore ma guardando il suo interprete). Lei mangia tonno?

Costner: Tionnnno? (replica l’attore lupo ballante, un po’ titubante sul termine tonno)

Interprete:  Biscibisci, BisciBisciTonno = Tuna (l’interprete del Sig. Kostner gli sussurra alcune parole e la spiegazione della parola Tonno)

Costner: Hooou! Yea! I eat arfasganauei lo Tonnoammare uitabaut the bookisondetable (replica l’attore entusiasta e un po’ affamato).

Consulente dell’agenzia:  Benissimo Sig. Costner! Benissimo!! (sfoderando i suoi denti da pescecane e senza attendere la traduzione dall’interprete dell’attore. Il Consulente è sempre troppo avanti per attendere). Lo dicevo IO che LEI era il nostro uomo, la persona adatta a rappresentare il prodotto dell’azienda per cui realizzeremo questo fantastico spot.

Costner: But… SorryNoBonus… But… I thinkosadovreifare Mindegap!?

Consulente dell’agenzia:  Pensi al mare, la costiera amalfitana, il sole, un bel porto, un faro, belle signore, lei che abita dentro a un faro.

Costner: Fa-ro? (sempre più perplesso)

Interprete:  Biscibisci, BisciBisciFaro=Lighthouse (ecco che arriva la spiegazione di faro)

Costner: Ah! Yea! Laigtausganauei! Beautifull Laitaus, uanderfull! (sorride; è contento lui).

Consulente dell’agenzia:  Ottimo signor Kostner! (gli scappa pure una “K” di troppo). Me-ra-vi-gli-so! Lo sapevo! Possiamo quindi cominciare subito. Lei sarà prelevato dal suo albergo, portato in uno studio televisivo dove abbiamo già costruito il meraviglioso set del famoso faro di Amalfi e lei reciterà un paio di battute mentre prepara il tonno alle sue commensali venute appositamente a darle il benvenuto perchè attratte dal suo fascino mediterraneo.

Momento di silenzio…

Interprete:  Biscibisci, BisciBisciLighthouse Biscibisci, BisciBisciSea, BisciBisciFood e Mediterraneo

Nella mente del Sig. Costner:  Bene, questi mi portano ad Amalfi, mi regalano un faro, mi invitano a pranzo a mangiare il tonno in compagnia di alcune belle signore e mi pagano pure. Mah!

Vedendolo un po’ tra le nuvole, l’interprete del Sig. Costner interviene.

Interprete:  Mr. Costner BiscibisciSpot, BiscibisciAdvertising, BiscibisciJob&Opportunity

Costner: Aaaaaaah! Uork for mi? Yeaaa! I donanderstend! Ok, Ok!

Nella mente del Sig. Costner:  Caspita, stavo facendo una bella figura di shit! Ok, vogliono che interpreti un personaggio in un faro. Forse dovrò tornare a calarmi nella parte di Ben Randall che ho interpretato in “The Guardian – Salvataggio in mare” quando facevo la guardia costiera. Che un successone di film!! Un bel ruolo d’azione e drammatico. Mi piace! Ma se lo chiedo me la daranno una mazza da baseball? Non recito senza almeno una mazza da baseball sul set.

Consulente dell’agenzia:  Ecco Sig. Costner, queste sono le battute che dovrà recitare; “Ciao!… Mangiate con me?” poi quando le signore diranno: “Come mai in Italia”, lei risponderà: “Perchè avete una grande cucina e un grande tonno… Hummmm, Rio Mare, così… Buonissimo”, infine, una delle tre commensali, un po’ imbarazzata e arrossita, dirà, timidamente: “Che tenero” e lei chiuderà magistralmente esclamando: “Si taglia con un grissino… Rio Mare…So Good!”.

Costner arriva in studio, vede il set, il piatto col tonno in scatola e si rende conto che “quel posto” non è Amalfi.

Nella mente del Sig. Costner:  Eppure non mi era sembrato di aver chiesto tanto per questo lavoro. Almeno del tonno fresco potevano pure darmelo. Dopotutto sono Ben Randall, una guardia costiera massiccia!

Dove sarà la mia mazza da baseball? Ma almeno un guantone da baseball ci sarà qui? E’ buio… il grano… ecco arrivano… i giocatori di baseball…

ben_randall

Lo spot:

Pittarello Rosso diventa Pittarosso… Sie!

Mi sono immaginato una sala riunioni all’interno di un’agenzia di comunicazione. Quegli ambienti luminosi, grandi, dove sono riuniti creativi, tecnici, agenti e… lei… la testimonial alla quale viene illustrata l’idea per realizzare la il nuovo spot per Pittarosso.

Consulente dell’agenzia:  Buongiorno carissima Simona! (loro sono entranti, salutano chiunque come se fosse un parente o un amico).

Ventura: Buongiorno.

Consulente dell’agenzia:  Mettiti comoda. Gradisci un coffee, uno snack, un orange juice (per loro tutto deve avere un sapore watsamericankansansiti)

Ventura: No, grazie. Il mio agente mi ha parlato del progetto Pittarello (lei molto diretta e pratica)

Consulente dell’agenzia:  No, non Pittarello, Simona. Pi-tta-ro-sso. Vedi… si tratta di un cambiamento radicale del brand, per essere più trend, e colpire il target.

…un attimo di silenzio

Ventura: OK, va bene… Ma questo… Pitta… Rosso?

Consulente dell’agenzia:  Rosso, sì, Pittarosso, Simona.

Ventura: Si, Pittarosso. Cosa dovrei fare nello spot che avete in mente?

Consulente dell’agenzia:  Certo Simona (sfoggiandole un centinaio di denti), sono qui apposta per illustrarti questo meraviglioso progetto. Come tutti sanno, soprattutto i tuoi fans, sei una persona dinamica piuttosto che solare piuttosto che allegra piuttosto che capace di attirare le masse (loro amano usare i “piuttosto che” ovunque. Si nutrono di piuttosto che elargiti a vanvera nell’etere).

Ventura: Si, grazie, ma…

Consulente dell’agenzia:  Arrivo al dunque non ti preoccupare… Parlavo di masse. Abbiamo pensato di mettere al centro dello spot “TE”. Il mondo Pittarosso che ruota attorno a Simona. Pensa ad una piazza di una città, un sacco di ballerini attorno che incorniciano ed esaltano la tua silhouette, effetti speciali, musica, riprese da ogni parte e angolazione e la Ventura che canta e balla. Non è bellissimo?

Ventura: Canto e ballo? (un tantino perplessa)

Consulente dell’agenzia:  Sì certo, sappiamo tutti quanto sei poliedrica piuttosto che camaleontica piuttosto che multiforme piuttosto che… insomma.. In forma! (e sorride). Ci mettiamo un bel sound con uno swing che ritma lo spot e scandisce il jingle. E non solo, proprio grazie agli effetti speciali, durante lo svolgimento della coreografia, l’inquadratura si soffermerà sulla tua intera figura vestita tutta di bianco e magicamente, proprio mentre pronuncerai “Ve lo dice la Simona in Rosso”, il vestito bianco diventerà improvvisamente rosso.

Ventura: Ho capito ma, siete sicuri che poi lo farete diventare rosso? Mica per nulla… La frase può risultare un po’ ambigua se il vestito non si colora. Poi occhio da dove cominciate a colorarlo.

Consulente dell’agenzia: Ma certo Simona, scherziamo? I nostri tecnici, grafici, illustratori, sono persone competentissime. Sappiamo bene che la frase pronunziata senza dare un seguito tangibile, visibile, ad un qualche segno di  rosso potrebbe dare adito a fraintendimenti. Hem… mi scusi… pensava a qualcosa in particolare? (non aveva capito nulla)

Ventura: Bè, via… “Ve lo dice la Simona in rosso” è quasi un’affermazione da farsi durante il ciclo (lei non ha remore, va al sodo), per questo le dicevo anche (lei da del lei) che dovreste stare attenti anche da quale punto del vestito deciderete di cominciare a colorarlo di rosso.

Consulente dell’agenzia:  Ma che simpatica, che simpatica la Simona! Il ciclo… ciclo… clo…lo…ooooo….. (per qualche istante lo abbiamo perso)

Ventura: Ma poi… perché tutto questo rosso?

Consulente dell’agenzia:  Simona, come ti dicevamo, è una questione di brand, di branding. Abbiamo l’esigenza di affermare il nuovo marchio e per questo tutto lo spot deve richiamare il colore rosso e il passaggio dal nome Pittarello Rosso a Pittarosso. No lo trovi semplicemente geniale?

Ventura: Sì, sì, per carità. Lo trovo bello, anche per tutta la questione degli effetti speciali. Per il ballo e il canto cosa dovrò fare?

Consulente dell’agenzia: Ma figurati Simona. Con le tue capacità… su via… ti sembrerà un gioco da ragazzi. Qualche breve strofa un paio di passi e il resto lo fa la magia della fiction. Montaggio veloce, sovrimpressioni di effetti, ballerini… Un vero spettacolo. Pittarosso!

Ventura: Sì, ho capito, Pittarosso, Pittarosso… Va bene… Quando si comincia?

Consulente dell’agenzia: Eccola la Simona che tutti conosciamo. Pratica, decisa, forte, così ci piaci. Cominciamo subito! Ecco il testo della canzone: “Pi tta rosso – Pi tta rosso – Scarpe a più non posso – Ve lo dice la Simona in rosso – Pi tta rosso – Pittarello Rosso diventa Pi tta rosso”. Queste sono le scarpe rosse che calzerai durante le riprese, come vedi sono rosse, e questo è il vestito bianco, come vedi è bianco. Come ti dicevo diventerà tutto rosso, proprio come le tue scarpe.

Ventura: O via… ma mi dovete dare il doppio del compenso stabilito.

Consulente dell’agenzia:  Ma Simonaaaa… Come facciamo. Il budget, abbiamo un plafond di spese stabilito dal cliente, un range… Ci costringi a fare dei tagli…

Ecco lo spot, dopo quei tagli….

pittarello

NB: Ogni riferimento ai fatti descritti è frutto di opera di fantasia. Con questo post non desidero offendere nessuno. Eventualmente ciò fosse accaduto mi scuso e… ve lo dice Stefano in jeans. 🙂