Il progetto Cartier Winter Tale è alla quarta edizione ma merita soffermarsi un attimo a rivedere i video precedenti, sempre curati da Bibo Bergeron, animatore de “La strada per Eldorado” (Dreamworks anno 2000) e di “Shark Tale” (Dreamworks anno 2004).
Cartier – Winter Tale 2012:
Tecnicamente è un piccolo gioiello che si unisce perfettamente alla parure Winter Tale che Cartier ha saputo confezionare. Ho da sollevare una critica che è legata alle atmosfere che il video suscita. La musica che lo accompagna, tratta dalla magnifica colonna sonora del film Edward mani di forbice (20th Fox – anno 1990) di Tim Burton, firmata dal compositore Danny Elfman, conferisce al video una notevole magia che però trovo un po’ inappropriata per il brand Cartier. L’universo Burtiano è caratterizzato da un perfetto equilibrio tra poesia e decadenza, vita e morte, amore e odio, tutto unito da atmosfere new romantic e una nota di umana tristezza. Tutto questo non lo attribuisco ai prodotti Cartier. Oltretutto l’atmosfera che richiama visivamente i tipici film di Natale per famiglie, ribadisce ulteriormente la volontà della maison francese di allargare il posizionamento del brand da un livello di elevato lusso, per un target decisamente abbiente, ad uno più vicino al “consumatore medio”, pur non indicando, visto che le immagini dei prodotti esprimono tutt’altro, articoli destinati a questo target.
Cartier – Winter Tale 2012
Cartier – Winter Tale 2011:
Molto più didascalico, si sofferma più a lungo sugli oggetti proposti. La pantera non è un cucciolo ma è un esemplare adulto che è ben consapevole delle sue azioni. Si aggira sicura tra le zone montuose ricoperte di neve. Il felino corre, salta tra le fredde lande all’inseguimento di una luce rossa, scaturita come per magia dall’astuccio Cartier che apre le porte di un bianco regno incantato, dando il via alla sua “caccia”. Le palline di natale paiono enormi e in effetti lo sono se paragonate alla pantera; forse a ribadire che anch’essa fa parte della collezione di gioielli Cartier. Da ogni pallina si schiude un prezioso, lasciando il tempo per mostrarsi allo spettatore. Il viaggio della pantera si sviluppa in un arco di 1′:26″ terminando in un altipiano dove campeggia un grande albero di Natale circondato da pacchi regalo bianchi, chiusi da semplice nastro rosso. La luce è giunta a destinazione e come nelle migliori fiabe cinge l’albero illuminandolo a festa, dalla base fio alla punta. La pantera adesso è appagata e si adagia tra i pacchi regalo. Una sorta di felino da guardia e allo stesso tempo essa stessa regalo da trovare sotto l’albero nella sua versione in metallo e pietre preziose.
Cartier – Winter Tale 2011
Cartier – Winter Tale 2010:
Accompagnato dalla musica de Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij o Tchaikovsky, questo Winter Tale è più semplice, non ostenta, offre una visone del brand più concettuale e meno descrittiva. In questo caso la pantera è nuovamente un cucciolo. Il suo cammino non pare avviato da un evento particolare se non dalla curiosità di oltrepassare la porta rossa, al di là della quale si apre il territorio incantato segnato da un sentiero innevato, cinto da cristalli di ghiaccio e alberi innevati. Lungo questo percorso sono disseminati dei pacchi regalo che segnano il percorso che Il cucciolo di pantera segue scrupolosamente. Arriva ad una radura nella quale lo attende il grande albero di Natale sul quale affluiscono i cristalli di ghiaccio e neve che si staccano da terra per adornarlo a festa. Anche in questo caso, come nell’episodio Winter Tale che verrà rilasciato l’anno successivo, il felino si adagia accanto ai doni disposti attorno al grande albero. Qui la giovane pantera non si limita a sostare e si adopera per ottemperare alle normali abluzioni di felino.
Cartier – Winter Tale 2010 – immagine tratta dal video