1° di aprile. INPS e i suoi pesci

E’ chiaro, la situazione non è facile per nessuno. Stiamo vivendo, tutti, un momento difficile, strano, inaspettato. Gli scenari si stanno ridefinendo, le abitudini cambiano e…

…se il buon giorno si vede dal mattino, non so cosa aspettarmi dalla mia richiesta all’INPS per l’indennità Covid-19 D.L. 18 del 17/03/2020.

Oggi, primo di aprile, giornata quantomai azzeccata sotto il profilo della “credibilità normativa”, si sono aperte “le danze” sul sito INPS per le partite IVA aventi diritto all’indennizzo di 600 Euro per il mancato o calo di fatturato dovuto all’emergenza COVID-19.

Mi aspettavo rallentamenti sui server dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ma non mi sarei mai immaginato di assistere ad ogni sorta di delirio informatico.

Cominciamo col digitare http://www.inps.it

Non si apre, risulta irraggiungibile. Vediamo le possibili risposte che otteniamo dalla nostra banalissima richiesta di accesso al sito:

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Ti armi della famosa “santa pazienza” e prosegui fiducioso e consapevole che prima o poi “otterrai udienza”; in effetti, pensandoci bene, forse col Santo Padre sarebbe più semplice.

Il prima o poi arriva, eccola, è lei… Ma quanto è bella, eh?

Procedi inserendo le tue credenziali di accesso al portale per iniziare questa nuova esperienza. Nella vita non si può mai dire di aver visto o fatto di tutto fin quando non ti avventuri sul sito INPS.

Ecco la nuova esaltante risposta dal server. Puoi scegliere tra le due versioni, entrambe di gran moda in questa stagione: con o senza logo INPS. Quest’ultima versione è quella più minimalista che va per la maggiore:

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Va beh… facciamo qualche balzo in avanti con la storia. Ammettiamo che con una ventina di tentativi (…) riesci ad accedere.

Questo perché cliccando un po’ ovunque, dato che tutto pare cristallizzato nel tempo, dopo un po’, ammettiamolo, stufato, tenti la strada della “Roulette”, puntando tutto su qualsiasi link presente nella pagina.

Ammettiamo, come nel mio caso, che si apra quella sorta di Wizard nel quale dovrai inserire un po’ di dati personali.

Anche questa cosa mi fa “sorridere”. No, non parlo dell’uso degli asterischi che meriterebbe solo quello un post.

Mi riferisco al fatto che: se sono un contribuente INPS, oramai da circa sei lustri, mi chiedi un login per accedere al portale INPS e poi mi chiedi numero di telefono, la mia “Categoria di Identità” Ago, sì come quello del pagliaio, proprio lui, e il “Tipo di Qualifica”, DILLO che lo fai apposta, dai. Perché mi devi chiedere i dati se sai tutto di me?!

Finestra INPS per la richiesta indennizzo

Dai… ci siamo quasi.

Dopo circa quaranta minuti, da quando ho iniziato la procedura, sono arrivato alla pagina conclusiva, una sorta di Santo Graal che milioni di contribuenti in questo momento stanno cercando di conquistare; Indiana Jones durò meno fatica nel cercare il famoso calice.

Ecco la schermata riepilogativa:

INPS – schermata riepilogativa

Finalmente, ci siamo… dopo aver cliccato su CONFERMA potrò esultare, non prima di aver indossato una corona di alloro ed essermi avvolto con vello d’oro, per curare ogni ferita che m è stata inferta nel corso di questa battaglia.

Adesso, con estrema delicatezza, tipo Tom Cruse in Mission Impossibile, mi accingerò a cliccare sull’ultimo tasto. Quell’invitante, ambito, CONFERMA.

Che faccio? Clicco?

Ho cliccato… fiuuuu! Sono emozionato e stanco allo stesso momento, dopotutto non esco di casa da giorni, queste emozioni potrebbero essere fatali.

Arriverà una ricevuta? Un messaggio esplicito, una email di conferma, una missiva, un messo comunale, un ufficiale giudiziario, la guardia di finanza, un vassallo, valvassore, valvassino, qualcuno o qualcosa mi dirà se è andato tutto a buon fine?

INPS – risposta

Il nulla più assoluto. Un rigoroso bianco, gelido e lapidario. Un nulla totale che nulla dice e tutto fa sperare.

Che fare?

Attendo. Sì, dai, mi pare la scelta migliore. Attendo. Nel frattempo faccio altro, non so, riordino la mia scrivania poi posso spazzare, svuoto anche il cestino della carta, dai. Ma sì. Quasi, quasi imbianco. La pagina mi ha indotto a livello subliminale a imbiancare l’ufficio…

Caspita. Non succede nulla.

Sudore freddo, aggiorno la pagina o torno indietro?

Torno indietro… ecco la risposta

INPS – risposta presentazione domanda

OK, non volevo “fregare nessuno”; non era mia intenzione presentare una seconda domanda.

OK, meglio di nulla. Almeno questa conferma l’ho ricevuta. Intanto me la stampo e l’archivio, non si sa mai.

Nel frattempo, mentre vivevo questa esperienza “Ai confini della realtà”, mi tenevo in contatto WhatsApp col mio commercialista.

Dietro suo consiglio provo ad accedere alla “Cassetta Postale”, dove si presume sarebbe potuta finire una qualche ricevuta della mia Domanda.

Cerco, non trovo il link. Il sito INPS è lentissimo, ogni scelta fatta porta ad un’attesa snervante che se non è seguita dalla risposta che si vorrebbe ottenere diventa solo uno stillicidio.

Ad un certo punto l’INPS mi cambia nome, adesso, per lui, sono il Sig. IGNAZIO MINERVINI

 

sciorinandomi tutta la storia previdenziale di un altro contribuente.

OK, calma, no so cosa è successo. Forse il COVID-19 è entrato nei server INPS…

Aggiorno nuovamente la pagina e…

…adesso l’INPS mi dà un bel Benvenuto Sig. LUCIANO VANGONE.

Prontamente, ricevo dal mio commercialista la segnalazione di questo articolo da Repubblica:

Bonus 600 euro Inps, oggi il via alle domande. Il sito va in tilt, “scambi di persona” tra gli utenti

“Mi consolo”… come si dice: “Mal comune mezzo gaudio”. Se non fosse tragico ci sarebbe da ridere se non fosse che oggi è il 1° di aprile e questo pesce… “puzza”.

 


Aggiornamento del 2 aprile 2020, ore 10:40

 

Vi ricordate della “famosa conferma di ricezione della mia domanda” che non ho mai ricevuto? Quella che nel famoso “paese civile” uno si aspetta che arrivi per email?

Qualsiasi e-commerce, anche il più scarso, al termine di un acquisto ti invia una o più di una email per dirti che l’acquisto è andato a buon fine, riepilogandoti tutti i dati dell’ordine.

Qualsiasi servizio online, al termine della procedura effettuata, ti invia una email di conferma che è stata presa in carico, beh… l’INPS non fa di questo e pertanto, stamani, nel tentativo di andare a pescare sul portale dell’istituto di Previdenza Sociale un qualche documento che attestasse la presa in carico della mia richiesta, dopo aver effettuato il login, ho ricevuto questo buongiorno:

Schermata INPS – 02.04.2020

Quindi…

non solo i server INPS non riescono a gestire un carico di accessi che peraltro non è nemmeno anomalo, anzi, del tutto prevedibile visto che “hai invitato tu” a connettersi col tuo portale milioni di utenti a partire dal 1 aprile;

non solo non hai dei sistemi di sicurezza tali da evitare che i dati degli utenti finiscano nelle mani di chiunque;

non solo non mandi una ricevuta per email, dopo aver pure richiesto l’indirizzo e-mail del contribuente nella schermata di apertura che introduce alla compilazione della domanda per il contributo;

non solo millanti scuse per l’inefficienza del servizio additando la colpa ad un attacco hacker, senza avere l’umiltà di ammettere che anche in tempi “normali” il sito INPS presenta sempre dei problemi, figuriamoci adesso;

ti permetti di “aprire il sito web al Cittadino” soltanto dalle 16:00 alle 23:59?

Ma chi c’è dietro al sito dell’INPS? Un Ragionier Fantozzi che manda avanti tutta la baracca?

Foto da #techetechete – RAI – “Fantozzi subisce ancora” – 1983

Sapevo che questo post sarebbe diventata una “Cronaca in diretta” di un lungo, tedioso, avvilente cammino.

Aggiornamento del 02.04.2020 ore 17:33

Dai, diciamolo. Da parte mia ce la sto mettendo tutta. Non si può certo dire che non ci stia provando ma INPS è contro di me…come sempre d’altronde. Quando mai INPS è stata al mio fianco? Non polemizzo, constato: ho avuto un cancro e avendo fatto a suo tempo quella malaugurata scelta di essere un imprenditore, libero professionista, INPS non mi ha riconosciuto la malattia. Facevo la chemioterapia il venerdì pomeriggio perché nel caso mi fossi sentito male avrei avuto sabato e domenica per stare a casa a riposo. QUESTO E’ IL SISTEMA DI PREVIDENZA SOCIALE, nonostante tutti i versamenti previdenziali fatti da me come da ogni contribuente, lavoratore.

Detto ciò, ripeto, CONSTATO e andiamo avanti…

Una volta CONSTATATO non mi resta che proporvi l’ennesima immagine che palesa l’ulteriore beffa. Mi sono collegato nuovamente al sito INPS, ovviamente dopo le 16:00 – sai com’è, il Ragionier Fantozzi era in pausa postprandiale e non poteva pedalare per mantenere il sito online – ed ecco il risultato ottenuto:

Sito INPS – 02.04.2020 ore 17:33

Amici che seguite questo blog, leggendo quanto ho riportato, con tanto di screenshot, non vi viene un po’ la nausea?

Ci metto tutti i bicchieri mezzi pieni che volete. Vi propongo anche un servizio da 12 + altri 12 in omaggio, già tutti mezzi pieni ma… qui non ci siamo proprio.

E tutto questo per avere, forse, una ricevuta che mi permetta di sapere se il Rag. Fantozzi dell’INPS ha ricevuto la mia richiesta di indennizzo da 600 Euro. Cosa evitabile se mi fosse arrivata per email. E pensate, si parla sempre e solo di una ricevuta. Immaginatevi quando parleremo dei bonifici che non sappiamo ancora se e quando arriveranno.

Mi pare che dall’epoca di Fantozzi sia cambiato ben poco, anzi. Chi mai potrà dare una risposta a questo caso disperato? Forse il Direttore Totale Dott. Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc. Visconte Cobram o la Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare? Non lo so ma la situazione è comunque “tragicamente fantozziana” e aggiungo…

…”Il sito dell’INPS è una cagata pazzesca”.

 

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