300 Rise of an Empire – una locandina dall’effetto “interessante”

Amo questo genere di film. E’ l’evoluzione e l’attualizzazione del cinema peplum che ha imperversato un po’ ovunque tra gli anni ’50 e ’60 e di cui l’Italia è stata fucina instancabile di pellicole meravigliose.

Zack Snider ha rilanciato questo filone cinematografico grazie al film 300, trasferendo sullo schermo l’omonimo graphic novel di Frank Miller. Siamo nel 2007 e nasce un nuovo modo di fare cinema, soprattutto quello che narra di eroi, battaglie ed epopee. Racconti meravigliosi che tracciano una linea sottile tra il fantasy e gli eventi storici, legando arte, storia, letteratura e tecniche digitali incredibili, riprese magistralmente anche nella serie televisiva Spartacus realizzata dalla Starz.

2014, dopo il prevedibile successo di “300”, arriva al cinema un nuovo film che ripercorre il solco lasciato dal suo predecessore, non creando de facto un sequel ma spostando la narrazione degli eventi su un altro luogo all’interno di un altra battaglia. Il film è “300 Rise of an Empire“, in italiano “300 l’Alba di un impero”, ruota attorno alla battaglia tra  Greci e Persiani nello stesso periodo storico che vide sconfitto l’esercito dei 300 uomini di Leonida alle Termopili. Questa volta siamo a Capo Artemisio e i contendenti sono l’ateniese Temistocle e la regina di Caria (attuale Turchia), Artemisia I, alleata di Serse I di Persia.

Storia a parte, anche perché questo genere di film non ha la presunzione di raccontare in termini storiografici le suddette vicende, non ho ancora visto questa pellicola ma la mia attenzione è già stata catturata dalla locandina del film.

A prima vista ho avuto un sussulto nel vedere il prode guerriero ritratto in quell’insolita ed equivoca postura. Fino a quel momento ignoravo chi fosse, poi sono andato a leggermi la trama del film e le vicende storiche trattate e ho scoperto che il personaggio raffigurato è Temistocle, interpretato dall’attore australiano Sullivan Stapleton.

Bene, saputo questo, tanto piacere, resta il dubbio del perché della scelta di quella postura che diviene ancor più strana grazie alla presenza dello scudo da guerra, qui rappresentato dalla parte interna, che diviene tutt’uno con la silhouette di Temistocle.

Guardate bene la locandina e ditemi se a colpo d’occhio non vi pare un uomo in stato interessante.

Locandina - 300 Rise of an Empire
Locandina – 300 Rise of an Empire

Capisco bene che l’intento della produzione, forse anche del regista e dei grafici, fosse quello di rappresentare un eroe, deluso, affranto, stanco, ecc. ma credo che un eroe, in quanto tale, anche al culmine della battaglia e consapevole della sua disfatta, abbia in cuor suo ancora un barlume di dignità e forza.

Credo che la rappresentazione di questo eroe non dovesse essere caratterizzata dal capo chino e lo scudo in totale ombra, che ripeto, a colpo d’occhio diventa un’appendice del suo corpo facendo sembrare Temistocle al nono mese di gravidanza (o forse più). Pur nel dolore e nella miseria della sconfitta, è pur sempre un combattente che non piega il capo ma al limite lo alza al cielo, imprecando o invocando gli dei a cui crede consegnando loro la sua anima per condurla nell’ade.

Così vedo il carattere degli eroi…

Visto che la visione di questa locandina mi tornava alla mente, ho deciso di rivederla un po’, cercando di allontanare Temistocle dall’immagine di uomo meschino, finito e incinto, restituendogli, a mio modo di vedere, quella di eroe piegato dalla battaglia ma non spezzato, con la sua spada e lo scudo che recano i segni della lotta. Piccoli interventi di fotoritocco per restituire dignità a un grande eroe.

A sinistra trovate il poster originale e a destra quello che ho reinterpretato “a modo mio”.

300Rise

Che ne pensate?

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