Alcon Napapijri. PFP Store rilancia per un autunno all’insegna della moda uomo di marca ma low cost

Si chiama Alcon ed è uno dei capispalla della collezione primavera-estate 2013 Napapijri. Ma perché parlarne adesso? Può essere un valido motivo il prezzo scontato del 50%?

Vestirsi alla moda con abbigliamento di marca in momenti come questi non è proprio facile. Ma se un prodotto di marca può essere acquistato ad un prezzo davvero conveniente non vedo perché pensare alla stagione. Dopotutto, “non ci sono più le mezze stagioni”, no? E allora… che Alcon possa tornare utile in primavera o nel prossimo autunno o addirittura la prossima estate, fa la differenza se oltretutto adesso è possibile acquistarlo a soli 125 Euro anziché 250 Euro?

Parliamo di un giacchetto da uomo davvero comodo, elegante e soprattutto, al di là delle mode, è un “evergreen”, ben indossabile anche a distanza di anni. I colori blu e beige lo rendono un capospalla indossabile in ogni occasione. Il taglio classico stile sahariana si adatta bene ad un abbigliamento sportivo e moderno ma anche ad uno più formale ed elegante.

A questo giacchetto non mancano le tasche, sia interne che esterne. L’interno foderato permette di indossarlo e sfilarlo più comodamente evitando l’attrito con i capi sottostanti conferendo maggiore confort e isolamento termico. E’ impermeabile, ha il cappuccio ed è ovviamente ben rifinito, come tutti i prodotti Napapijri che trovano elevati consensi a livello mondiale per le loro rifiniture curate e le performance di durata, oltre che per il proprio stile, sportivo e pratico, pensato per le persone dinamiche.

Sul taschino, lato cuore, è riportata la patch in tessuto con la bandiera norvegese e la “N” della Napapijri; sulla spalla sinistra la patch circolare col logo Napapijri – Expedition Experience.

Possiamo dire che sono 125 Euro spesi bene e che possono essere ben ammortizzati nel corso degli anni, visto proprio lo stile di questo giubbotto, classico/sportivo e la qualità dei materiali che permettono di utilizzarlo senza problemi per diverse stagioni.

A Prato lo trovate al PFP Store, l’unico rivenditore ufficiale autorizzato Napapijri della città laniera. Provatelo, andate dal titolare dello store, Francesco Paoletti, chiedetegli di poter indossare il capospalla Alcon e vedrete che ne rimarrete entusiasti. Ma affrettatevi, la nuova collezione sta arrivando e presto non troverete più Alcon, soprattutto a questo prezzo!

Dati tecnici prodotto:

  • Nome: Alcon
  • Dettagli: Tela, Cappuccio, Multitasche, Una tasca interna, Zip e automatici, Interno foderato, Logo
  • Composizione: 70% Cotone, 30% Poliammide

Dati rivenditore Napapijri Prato:

Messaggio con finalità commerciali. I marchi appartengono ai legittimi proprietari. Le immagini del giubbotto / capospalla Alcon sono tratte dal sito Napapijri

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Movieland Park – 10 anni di divertimento all’insegna degli action movie, e non solo

Durante i 10 anni di attività di Movieland Park, l’ho visitato almeno 6 volte e nonostante la crisi e i vicini concorrenti di nota fama, il parco dedicato al cinema, nato sulle rive del lago di Garda, ha saputo rinnovarsi e annoverarsi tra i parchi a tema più interessanti d’Italia.

…e non solo. Mi sono sempre piaciuti i parchi a tema. Sarà perchè riescono a trasmettere atmosfere e sensazioni uniche, sarà che, almeno in alcuni, si riesce a vivere effettivamente una sorta di magia, sarà che occupandomi di grafica e comunicazione visiva trovo in questi luoghi “pane per i miei denti”… devo dire a gran voce che Movieland Park è un parco a tema davvero ben concepito e in grado di lasciarti sensazioni positive.

Per gli amanti del genere premetto che chi scrive è stato almeno una quindicina di volte a Gardaland, una decina a Eurodisney (Parigi), una volta all’Acquario Sea Life di Val d”Europe (Parigi) una volta a Rainbow MagicLand (Valmontone nei pressi di Roma), quattro volte a Mirabilandia, una volta a Filmpark Babelsberg nei pressi di Berlino, una volta al Acquario Sea Life sul Garda, una volta alla Doctor Who Experience a Cardiff Bay (Regno Unito) e una volta al Madame Tussauds di Londra. Non mi considero un’autorità del settore ma credo di poter esprimere un giudizio quantomeno competente e referenziato in materia di parchi a tema.

loghimovieland-logoTornando a Movieland posso dire con certezza che in dieci anni di attività ho assistito a notevoli cambiamenti, tra cui il nome che è cambiato divenendo oggi Movieland Park. Alcune modifiche sono dovute a preventive pianificazioni di sviluppo ed espansione con il conseguente incremento del numero delle attrazioni. Altre sono motivate dai naturali mutamenti delle mode, dalla crisi e dai relativi costi di gestione che spingono a rivedere scelte già fatte o a farne di nuove per mantenere un’offerta all’altezza del mercato e in linea con i propri standard qualitativi. Senza scendere in dettagli di natura economica, che oltretutto non mi competono, mi soffermo ad esternare alcune considerazioni di tipo più pratico, estetico ed emozionale.

Partiamo da quelle pratiche.

Il parco non è grande ma ritengo che le dimensioni, in questo caso, non contino più di tanto. Movieland Park non ha molte possibilità di espansione rispetto alla sua attuale area. A destra confina con il complesso Acquapark di Caneva World, di cui fa parte, a sinistra con una strada e alcune villette private. Sul davanti c’è la strada principale: la gardesana, e, alle sue spalle, restano disponibili poche decine di metri quadri di terreno prima di raggiungere altre aree private e il lago di Garda. Nonostante questo, Movieland Park è riuscito a condensare in uno spazio contenuto decine di attrazioni e teatri in un modo unico e coinvolgente. A parer mio, per come è stato concepito, la penuria di territorio è un vantaggio. Non si tratta di vedere il solito bicchiere, in questo caso “mezzo pieno”, si tratta di essere obiettivi. La sua dimensione contenuta è uno dei suoi punti di forza. Il parco non è dispersivo, è facilmente percorribile e non è stancante anche dopo un’intera giornata trascorsa al suo interno. Le attrazioni sono ben disposte lungo la “main street” che percorre longitudinalmente il parco separando in due linee parallele le varie edificazioni che celano o incorniciano le numerose attrazioni disposte tra il lato sinistro e destro della strada. Questo fino ad arrivare nei pressi dell’attrazione più grande del parco, il set dove si svolge il RAMBO Show. Da qui si può deviare a sinistra continuando a percorrere la strada principale che compie una “S” conducendo verso un nuovo percorso in linea retta che che si sviluppa in leggera discesa verso il lago offrendo altre numerose attrazioni.

Rambo Show
Rambo Show

Ciò che è interessante analizzare sono le scelte estetiche e architettoniche che caratterizzano il parco. Poichè tutto ruota attorno al mondo del cinema, Movieland Park si propone attraverso una veste che riprende un po’ i grandi parchi americani che sfruttano questo tema, soprattutto MGM Studios e Universal Studios. Entrando nella main street, attraversando l’arco posto all’ingresso, si ha subito la sensazione di essere immersi in un grande set cinematografico. Restando fermi sul posto l’occhio può perdersi nei vari dettagli offerti dalle numerose scenografie. Gli studios, dove si svolgono gli spettacoli e dove risiedono le numerose attrazioni, sono caratterizzati dal tema che al loro interno viene proposto, attraverso scenografie molto curate e coinvolgenti.

Horror House
Horror House

Ad esempio, la Horror House, è una delle attrazioni che è riuscita a mutare nel corso di questi 10 anni sapendosi rinnovare e offrendo, anche ai clienti più avvezzi come me, uno scenario nuovo e sempre emozionante. Per chi desidera provare sensazioni forti, ma senza alcun pericolo, la Horror House è un’attrazione / spettacolo che coinvolge il visitatore proiettandolo all’interno di un’ esperienza tesa a rendere omaggio ai film horror più famosi; tutto coadiuvato da sapienti giochi di luci, uso di scenografie ben studiate e, soprattutto, grazie alla presenza di veri attori che emergono dal buio interpretando vari ruoli tra i protagonisti più famosi del genere. Attori che comunque restano a debita distanza dalle persone che si trovano a percorrere un lungo e tortuoso sentiero segnalato da lucette rosse che indicano il cammino da seguire.

Come ho già scritto all’inizio di questo post, ho avuto il piacere di frequentare altri parchi di divertimento e di provare attrazioni incentrate sul tema horror. Nessuna tiene testa a questa, ve lo assicuro.

Ciò che a me piace più di ogni altra cosa di Movieland è il “lato umano”. In gran parte delle attrazioni, e anche in giro per il parco, ci sono attori che interpretano personaggi del mondo del cinema. Persone preparate, appassionate, che trasmettono calore coinvolgendo il pubblico in modo educato, mai aggressivo e mostrandosi sempre disponibili anche alle richieste dirette dei visitatori.

E’ una cosa a cui tengo molto e che distingue Movieland dagli altri parchi a tema che ho visitato. A prescindere dagli investimenti in tecnologie, strutture, attrazioni, ecc., sicuramente importanti e necessarie, ciò che fa la differenza è il rapporto umano. Questo è sicuramente un altro punto di forza di Movieland. Mi auguro di cuore che le scelte future della direzione del parco, magari tese a riorganizzare e rivedere qualcosa in virtù della crisi, non mettano al primo posto i tagli al personale. Delegare il divertimento ad una mera “giostra” non è la soluzione più indicata. A Movieland regna un’atmosfera di coinvolgimento totale del pubblico. Sia che questo voglia farsi i fatti suoi, assistendo semplicemente ad un evento, attrazione o spettacolo, oltretutto tutti di alto livello, sia che si desideri un coinvolgimento più diretto e personale, come un flash mob, o venire “rapiti” da un generale russo all’interno del set del Rambo Show per poi farsi liberare da John Rambo “in persona”.

Durante la mia ultima visita al parco, lo scorso 4 agosto, ho avuto modo di soffermarmi a parlare con un po’ di attori e personale del Movieland. Sono rimasto sorpreso per la spontaneità, i sorrisi, la disponibilità e la gentilezza che ognuno di loro mi ha dimostrato. Anche chi aveva fretta perché la sua presenza era richiesta altrove per assolvere ai propri compiti, ha avuto il garbo di salutare, sempre, e se fermato di rispondere alle richieste.

Gli attori, ballerini, stunt e il personale di servizio del parco sono elementi essenziali e vitali del parco stesso. La cosiddetta “Magia”, tanto decantata altrove in parchi più blasonati di Movieland, si innesca solo attraverso alcune regole fondamentali.

  1. Atmosfere: la capacità di gestire in modo opportuno le luci, i colori, le scenografie e le musiche in linea con il contesto della storia e dell’ambiente riprodotto
  2. Diversificazione: la capacità di non essere mai uguali mettendo al centro dell’attrazione / spettacolo, persone e non solo tecnologie. Realizzare un parco di divertimenti non è una cosa banale ma è sbagliato pensare di avere successo facendo un “copia e incolla” di realtà concorrenti già consolidate. Un parco a tema non è solo montagne russe e attrazioni adrenaliniche. Si può riuscire a creare qualcosa di originale e attrattivo usando l’ingegno e non acquistando “da catalogo” attrazioni che si vedono un po’ ovunque.
  3. Passione: facendo le cose usando il cuore, trasmettendo trasporto e coinvolgimento al pubblico che assiste.
  4. Intelligenza: avere la capacità di conoscere il proprio personale, ciò che è in grado di fare e tirare fuori il meglio da ognuno.  Aggiungerei anche umiltà che insieme all’intelligenza permette di avere una visione obiettiva, in grado di valorizzare le proprie risorse senza ostentare.

Questo è Movieland. Un piccolo grande parco che offre emozioni, divertimento e gioia. Vi assicuro che al termine di una giornata trascorsa al parco uscirete appagati e sereni.

Kitt Superjett
Kitt Superjett

Per coloro che non sono ancora stati a Movieland ho alcuni suggerimenti da dare. Non perdetevi la nuova attrazione Kitt Superjet, ispirata alla serie televisiva Supercar. Non mi dilungo in tediose descrizioni, guardate questo video nel quale il sottoscritto e la sua dolce consorte (i primi due in seconda fila a destra) si lasciano strapazzare da un bravissimo pilota alla guida di un potentissimo motoscafo spinto da due motori Mercruiser da 600 cavalli.

Anche questa attrazione, che comunque necessita di un potente motoscafo sviluppandosi attorno al franchise di Supercar, ha la caratteristica di offrire un’esperienza sempre diversa anche se ripetuta più volte. I piloti alla guida dei motoscafi si alternano, quindi ognuno ha uno stile di guida diverso ed essendo uomini e non macchine, ogni giro al Kitt Superjet rinnova le proprie aspettative e il coinvolgimento.

Kitt Superjet è stato introdotto quest’anno, in occasione del decimo anniversario del parco. E’ stato sicuramente uno sforzo non indifferente considerando il costo dei motoscafi, l’esborso delle royalties che sicuramente andranno a chi detiene i diritti della serie Supercar, l’investimento per allestire l’impianto che predispone alla fruizione di questa attrazione e i piloti. Oltre ai potenti motoscafi, che ospitano a bordo ben 14 persone e un pilota, è stato allestito un set in cui è presente il grosso Knight Trailer Truck, il camion che nella serie televisiva trasporta la Supercar e che in questo caso funge da portale d’accesso all’attrazione. Percorrendo il suo lungo rimorchio, accedendovi dal retro, si arriva verso la metà trovandoci davanti proprio “lei”, la Supercar che ci accoglie con le sue luci rosse in movimento perpetuo, pronta all’azione. Poi si prosegue verso la zona d’imbarco dove è possibile acquistare, attraverso un distributore automatico, dei braccialetti muniti di memoria USB. A soli 6 Euro potete acquistarne uno, lo consegnate al personale incaricato presente all’interno della zona di imbarco. All’uscita vi fermate presso una postazione di controllo, ben visibile, presso la quale il vostro braccialetto vi sarà riconsegnato col filmato della vostra “missione” che potrete rivedere a casa vostra, come quello che avete visto in questo post. Oltretutto la memoria USB è da 4Gb, quindi utile da portare con voi per tutti gli usi futuri.

Tra le altre novità da menzionare sicuramente ce ne è una in particolare legata all’aspetto cibo. La Locanda di Zorro è stata trasformata nel Rodeo Grill. Con la formula “All You Can Eat“, ovvero che puoi mangiare tutto quello che vuoi. Questo ristorante propone una serie di menù che partono da Euro 16,90 fino ad un massimo di Euro 20,90. Vi assicuro che vale la pena provare. So che per molti 16,90 Euro possono sembrare molti ma vi garantisco che per questa cifra potete servirvi senza limitazioni ad un buffet ricchissimo di verdure, riso freddo, tonno, pasta fredda, fritti, patatine, dolci e bevande (birra, acqua, Pepsi). Ripeto, mangiate quanto volete e cosa volete e soprattutto non le solite cose da fast food.

rodeo_grill

Io che sono un po’ fissato con l’alimentazione mi sono trovato benissimo. Durante la giornata al parco mia moglie ed io siamo stati al Rodeo Grill sia a pranzo che a cena potendo mangiare davvero bene, senza alzarci da tavola con la fame e soprattutto potendo nutrirci con tutte le verdure, del tonno e le bevande che volevamo, caffè compreso.

Non solo, la sera ho avuto modo di scambiare qualche parola con una paio di persone che lavoravano al Rodeo Grill. Ragazzi disponibilissimi, gentili e motivati. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare in particolare Denis che è stato il nostro cuoco che ha preparato una meravigliosa Ranch Steak (bistecca alla brace). Tra le altre cose mi ha spiegato che le carni che sono servite al Rodeo Grill sono tutte italiane e di ottima qualità. Devo dire che provando la carne che mi ha preparato ho potuto constatare quanto mi ha detto trovando il rapporto qualità prezzo davvero eccezionale. In sostanza, se ci pensate bene, ai 16.90 Euro che già comprendono una galassia di pietanze, con soli 4 Euro in più è possibile mangiare anche dell’ottima carne. Oltretutto l’atmosfera del Rodeo Grill è davvero piacevole. Calda, accogliente, scenograficamente richiama le atmosfere delle fazende californiane o delle fattorie del vecchio west. Al tramonto, mentre si è a cena, è possibile assistere ad uno scenario naturale unico col sole che cala riflettendosi sul lago di Garda che segna la conclusione di una giornata perfetta.

Ultima nota rapidissima. In alternativa al Rodeo Grill potete provare l’esperienza incredibile del Medieval Times. E’ un’attrazione – cena – spettacolo unica nel suo genere. A poche decine di metri dall’ingresso di Movieland, sempre nell’area del Canevaworld, all’interno di un castello medievale potrete immergervi in un’atmosfera caratterizzata da duelli, battaglie, sfide e contese tra cavalieri.

Medieval Times
Medieval Times

Mentre cenate, mangiando rigorosamente senza posate, assisterete ad uno spettacolo divertente e appassionante che vi vedrà schierati dalla parte di uno dei cavalieri che si contenderanno la mano della bella di turno. Se siete in coppia ma soprattutto con bambini o un gruppo di amici, meglio ancora, vi divertirete come matti.

Se avete visto il film Il rompiscatole (The Cable Guy) del 1996, con Jim Carrey e Matthew Broderick avrete sicuramente apprezzato la scena in cui i due protagonisti sono al centro di una contesa nel bel mezzo dell’arena di un Medieval Times americano. Oltretutto Jim Carrey in questo contesto particolare canticchia il motivo che accompagna un duello simile tra Spock e Kirk in Star Trek durante un particolare rituale vulcaniano. Non sarete portati al centro dell’arena, ve lo assicuro, ma la sensazione sarà simile se vorrete farvi trasportare dall’entusiasmo e la voglia di mettervi in gioco per un giorno.

Ritengo che Movieland sia terapeutico. Non nuoce alla salute (anzi) e può essere tenuto alla portata dei bambini.

Link correlati, approfondimenti e crediti:

Napapijri a Prato. Dal freddo del Circolo Polare Artico alla calda notte pratese.

Giovedì 11 luglio 2013, quinta edizione della sfilata “Imbastire un Sogno. Cucire un’Idea”, promossa da Confartigianato, patrocinata da Comune e dalla Provincia e sostenuta col contributo della Camera di Commercio di Prato.

Prato – Piazza del Duomo – domani a partire dalle 21:30, si svolgerà l’attesa sfilata di moda “Imbastire un Sogno. Cucire un’Idea” all’interno del secondo appuntamento dei “giovedì dello shopping a Prato“. L’evento nell’evento che sicuramente catalizzerà l’attenzione del pubblico, sia di quello più attento e appassionato al mondo delle griffe e della moda in generale,  sia quello che attende con piacere, nella propria città, eventi in grado di animare a festa le piazze.

Studenti di scuole di moda e di sartoria attraverso questa esperienza arricchiranno il loro percorso formativo mostrando le proprie creazioni su una passerella prestigiosa. John Malkovich sarà presente attraverso la sua collezione uomo che sfilerà in modo originale indossata da modelle. Aziende del territorio presenteranno i propri prodotti di punta acquistabili nella stessa serata o nel corso dei giorni successivi all’interno degli stessi esercizi commerciali. Tutto questo si alternerà giovedì sera nella meravigliosa Piazza del Duomo di Prato nel corso della sfilata che offrirà uno spettacolo di creazioni artistiche e di moda meritevoli di attenzione. Un appuntamento in grado di offrire una visione d’insieme sullo stato di salute della creatività e del senso di “fare impresa” a Prato attraverso iniziative concertate a cui lavorano in sinergia più parti. Un bellissimo esempio di collaborazione.

PFP Store, rivenditore esclusivo Napapijri per Prato, porterà sul palco una collezione di grande valore e importanza per numero e diversità di capi presentati. E’ il primo vero appuntamento ufficiale con la città che permette a Francesco Paoletti, titolare dello Store pratese, di presentarsi al pubblico nell’ambito di una serata evento. Dal tempo libero alla moda mare passando per gli accessori e l’abbigliamento sportivo uomo e donna sarà possibile ammirare prodotti che permettono di esprimere al meglio la personalità di ciascuno con una particolare attenzione alla qualità, cura e originalità nei particolari.

Nato alla fine degli anno ’80 dalla Green Sport Monte Bianco di Aosta, oggi Napapijri rappresenta uno dei maggiori brand di moda internazionale caratterizzato da un progetto ben preciso che ha permesso di collocare  i prodotti di questa azienda all’interno di un immaginario che richiama a sfide estreme e avventurose. Dal 2004 Napapijri appartiene ad un network internazionale che distribuisce nel mondo più di 100 marchi.

Grazie al successo ottenuto Napapijri ha progressivamente ampliato la propria offerta arricchendola con capi di abbigliamento e accessori per ogni stagione che soddisfano ampiamente i gusti e le necessità di ogni fascia d’età offrendo sempre comfort ed eleganza in chiave sportiva.

PFP Store è Napaijri a Prato e la sfilata di giovedì 11 luglio è l’appuntamento di punta di questa stagione che si colloca in pieno periodo di Saldi. Nel corso della serata, tra i vari capi di abbigliamento e accessori che sfileranno in passerella, saranno presentati:

lo Zaino VOYAGE SNED in varie colorazioni

Voyage_Sned_Napapijri_Prato10

la giacca uomo in lino, fresca e leggera ASPER LINEN,

ASPER LINEN CAPISPALLA
ASPER LINEN CAPISPALLA

la Giacca donna, comoda e di grande vestibilità ALBA LINEN,

ALBA LINEN CAPISPALLA
ALBA LINEN CAPISPALLA

la pratica, capiente e resistente borsa donna SPORTA 12

SPORTA 12 - borsa
SPORTA 12 – borsa

e i costumi mare uomo VERNON

Costume mare uomo VERNON
Costume mare uomo VERNON

e donna VIRGINIA

Costume donna VIRGINIA
Costume donna VIRGINIA

A questo punto non resta che attendere la sfilata di domani e poi fare un salto al PFP Store per toccare con mano e provare i prodotti visti sfilare in passerella. Eccovi l’appuntamento da segnarvi in agenda: “Imbastire un Sogno. Cucire un’Idea– Prato, giovedì 11 luglio 2013, Piazza del Duomo  a partire dalle 21:30

Nota: i marchi appartengono ai legittimi proprietari. Foto prodotti Napapijri, riferimento sito web Napapijri Italia.

Link di approfondimento:

 

Tornano a Prato “i giovedì sera” con i negozi aperti e tante iniziative in città

E finalmente Prato torna ad animarsi anche di sera. Dal 4 luglio fino al 25 sarà possibile effettuare compre tra le vie del centro fino alle 24 potendo approfittare di offerte esclusive proposte per l’occasione dai vari esercenti.


Dopo il grande successo della notte bianca che si è tenuta lo scorso 8 giugno a Prato, la città laniera replica, anche se attraverso una veste diversa, grazie a quattro appuntamenti che si svolgeranno al chiaro di luna.

In rete si trovano varie info sull’argomento. A seguire vi riassumo gli eventi che caratterizzeranno i 4 giovedì sera nel mese di luglio a Prato.

Piazza del Comune, Prato Italia
Piazza del Comune, Prato Italia (Photo credit: FlavioCDC)

I giovedì sera di Prato non saranno solo all’insegna dello shopping ma offriranno anche musica, cantanti, teatro, mostre e una grande sfilata di moda che si terrà in Piazza del Comune l’11 Luglio. Evento che coinvolgerà diverse realtà commerciali locali e le scuole di moda pratesi che vedranno raggiungere l’apice del loro percorso creativo mettendo in mostra i loro lavori su una passerella prestigiosa, incorniciata dalla bellissima piazza del Comune di Prato.

Altro importante evento del giovedì sera, pur se non proprio in centro a Prato, è con Simone Cristicchi che sarà in concerto il 18 Luglio alle 21:30 presso l’Anfiteatro del Centro Pecci. Una variante allo shopping che comunque tende a valorizzare l’intera città e attrarre persone anche da altri comuni della Toscana.

Simone Cristicchi
Simone Cristicchi (Photo credit: Wikipedia)

Giovedì 25 Luglio alle 21:30 al Palazzo Datini potrete assistere allo spettacolo teatrale di Stefano Massini, con Giulia Aiazzi e Martina Vianovi dal titolo “Il pranzo abbondante”. Un viaggio nella Toscana medioevale tra aneddoti, dissapori, ricette di cucina e personaggi illustri come Dante Alighieri e Gemma Donati, impegnati nei preparativi del loro fidanzamento.

Fino al 31 luglio presso la Biblioteca Lazzerini sarà possibile visitare la mostra “GIOIELLI DI CARTA – Ordine e disordine del mondo nei libri antichi di monsignor Lazzerini”. Documenti, libri rarissimi, raccolti da Monsignor Lazzerini durante la sua vita. Gli orari della Biblioteca Lazzerini sono i seguenti:  il lunedì dalle 14:00 alle 20:00. Dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 20:00 e il sabato dalle 9.30 alle 14:00. Coloro che sono interessati alla mostra possono approfittare il giovedì sera per recarsi in Centro accedere alla Biblioteca Lazzerini, vedere la mostra e dopo le 20:00 trattenersi per un apericena o cena in uno dei tanti locali di Prato per poi darsi alla shopping fino alla mezzanotte Un modo intelligente per arricchire la mente e lo spirito unendo una meravigliosa esperienza culturale allo shopping del giovedì sera.

Non finisce qui… se siete a giro per Prato a far compre e volete approfittare per vedere una bella mostra fotografica andate al Cassero Medievale presso il quale sono esposte Cento foto di Federico Berti che ritraggono luoghi e persone catturate dall’obiettivo di Berti durante i suoi viaggi in India. Per quei pochi che ancora non sanno dov’è il Cassero Medievale, “vi ci porto io”. Cliccate qui.

Altro appuntamento culturale da inserire nei vostri giovedì sera a Prato è una visita alla Saletta Valentini in Via Ricasoli. Qui fino al 31 luglio, è possibile ammirare due splendide tavole del 1300-1400 e monete originali del periodo angioino appartenenti a collezionisti pratesi. Il titolo della mostra è “PRELUDIO D’ORO”.

Per gli appassionati di aria d’opera e di operette, canzoni napoletane e canti popolari il giovedì sera pratese vi regala momenti di grande interesse. Presso lo spazio espositivo di via Firenzuola, a due passi dal Duomo, potrete assistere a 4 appuntamenti in musica di cui, per ulteriori approfondimenti, vi consiglio di visitare questo link.

Prato_by_nightConcludendo, credo che Prato stia dando dei segnali forti per cercare di emergere dalla crisi ma più che altro da uno status mentale di “pochezza” che a mio avviso, purtroppo, eventi politici ed economici del momento ci stanno abituando a vivere con una sorta di rassegnazione. E’ bene uscire da questa “cappa di grigiore” e comunicare al mondo che Prato c’è e che vuole mostrarsi in tutto il suo splendore.

Con questo concludo invitando tutti i pratesi a partecipare il più possibile a questi eventi che la città offre.

Ai non residenti estendo l’invito. Venite a Prato. E’ una città che non è abituata a gridare ciò che fa ma ha tanto da offrire. Cominciate a scoprirla iniziando dai giovedì sera del mese di luglio.

NOTA: Se qualcuno volesse contribuire, rettificare, aggiungere informazioni utili in merito ai giovedì sera pratesi lo può fare inviandomi una mail o un messaggio tramite il modulo sottostante. Sarò ben lieto di arricchire questa agenda di proposte. La città è nostra e merita farla conoscere!!!

Link di approfondimento:

 

Saatchi & Saatchi firma la campagna pubblicitaria del MA

MA….Non è un dubbio ma una certezza.

E’ l’acronimo col quale viene indicato il Museo Statale di Architettura di Mosca che quest’anno ha affidato alla nota agenzia Saatchi & Saatchi la campagna pubblicitaria per la promozione dei beni architettonici russi che prende il nome: “Scopri tutta la storia”.

L’intento del museo è quello di invitare il pubblico a scoprire le opere del patrimonio architettonico russo attraverso uno sguardo più attento in grado di spingersi oltre la mera osservazione delle facciate degli edifici storici.

Illustrazione prodotta dalla Saachi & Saachi per il MA
Illustrazione prodotta dalla Saachi & Saachi per il MA

L’agenzia di comunicazione ha ideato una campagna pubblicitaria davvero efficace attraverso la quale vengono proposti sviluppi “immaginifici” di alcuni edifici storici russi. Il messaggio è prevalentemente di tipo visivo, basato su illustrazioni che riproducono cattedrali, teatri e università che mettono a nudo le proprie fondamenta, proponendo all’occhio dell’osservatore una parte probabilmente ancor più ricca e interessante di quella esposta in superficie. Come per l’iceberg che mostra solo un 15% circa del suo aspetto, nascondendo la maggior parte della propria massa sott’acqua, anche gli edifici storici russi mostrano il loro “lato nascosto” offrendo una visione di se stessi nuova e ricca di particolari. Un’interpretazione simbolica e di grande efficacia che grazie alla grafica riesce a mettere perfettamente in evidenza ciò che va oltre la facciata, nel vero senso del termine.

Le illustrazioni sono suggestive e ricche di dettagli. L’agenzia pubblicitaria non si è soffermata a proporre una sola chiave di interpretazione grafica dei soggetti rappresentati ma ha magnificamente proposto una serie di illustrazioni, anche del medesimo edificio, ognuna caratterizzata da un modo diverso di rappresentarlo passando dall’illustrativo – fotorealistico al geometrico – progettuale. Così facendo le immagini spiazzano l’osservatore offrendogli soluzioni estetiche diverse ma tutte accomunate dallo stesso messaggio visivo che mette al centro l’architettura russa e un lato meno noto di ogni edificio.

E’ il caso di dire che il concetto di “lato oscuro dell’architettura” in questo caso assume un significato quantomai positivo. Non me ne voglia Dart Fener.

 

Ulteriori approfondimenti:

Voglio diventare una App!

Previsioni dal cyberspazio… voglio diventare una App!

cyberspazio
cyberspazio

Non mi considero un pessimista ma vivo a contatto diretto con le tecnologie, per lavoro e per diletto, quindi “sono” e quindi “vedo”…

Sto riflettendo da qualche tempo sul futuro del mio mestiere e di quelli collegati al mio. Svolgo l’attività di grafico (termine quantomai riduttivo ma pur sempre legittimo) e collaboro con molti professionisti che forniscono servizi.

Col diffondersi delle nuove tecnologie, soprattutto in ambito “mobile”, vedi smartphone, tablet e le relative applicazioni che sono sorte negli ultimi anni, mi sto rendendo conto che se il trend di diffusione e sviluppo di questi device si mantiene costante, nel giro di pochi anni il mio mestiere e quello di altri professionisti fornitori di servizi, andranno a sparire; sostituiti da App scaricabili dai vari Market e Store.

Non parlo di ciò che un mestiere comporta, in primis la competenza/formazione e l’esperienza. Parliamo di meri risultati richiesti da un target di massa soprattutto in tempi di crisi.

Definiamo intanto “massa”.

La “massa” sono le persone, solitamente quelle che fanno l’economia. Seguitemi in questo ragionamento estremamente banalizzato ma efficace: Oggi siamo in crisi e questo è un fatto inconfutabile. La crisi rallenta lo sviluppo e l’economia. Anche questo è un fatto. Questo comporta la diminuzione dei consumi e la richiesta di metodi di approvvigionamento (ai vari livelli: alimentare, industriale, commerciale, ecc) di tipo “low cost”. Altro fatto. Quindi, dal momento che non posso permettermi un servizio professionale, come alternativa cosa ho? O non fare nulla, pena blocco totale del proprio business, o farlo in “economia”.

Fino a qualche anno fa, per esempio, per fare un servizio di moda (non parlo di grandi griffe e brand del settore, parlo di moda locale, lavori che capitavano regolarmente per ditte di confezioni e abbigliamento in genere), venivano impiegate decine di maestranze e professionisti, tra cui fotografi, grafici, stilisti, ecc.

Oggi, se si fanno, questi servizi fotografici vengono realizzati con poche persone e pochissime risorse economiche. In tempo di crisi ci siamo inventati metodi e stili che per dare un “tono” al declino generale, sono diventati dei “must”, sono le “soluzioni”. Vedi per esempio le foto e i video girati con fotocamere e telecamere non professionali o semi professionali spacciando il tutto come “voluto” perchè “sa di vero”. Immagini sempre più sgranate, foto con colori sballati, rumore sull’immagine, inquadrature assurde, ecc. La realtà è che quel “sa di vero” è spesso legato al crollo totale del potere di acquisto, anche da parte dei grandi marchi di moda. Per cui, soluzione, si sono inventati metodi per far passare qualcosa di “non professionale” come qualcosa di “voluto e che fa tendenza” e che paradossalmente diventa “professionale”. Le stesse aziende che producevano strumenti professionali oggi hanno dirottato il proprio know-how sulla fascia consumer (altrimenti chiuderebbero), sviluppando le soluzioni che erano appannaggio per i professionisti anche per il mercato “domestico”.

Fino a pochi anni fa era impensabile poter fare una foto panoramica a 360° di un ambiente o di un panorama, ecc. Occorrevano apparecchiature sofisticate, software particolari e questo servizio era fornito esclusivamente da addetti ai lavori. Ora ti scarichi una banalissima App e ti fai tutte le panoramiche a 360° che vuoi. Qualsiasi macchina fotografica di livello consumer ha il software in dotazione e quelle di fascia medio alta hanno l’opzione inclusa direttamente all’interno della macchina che provvede automaticamente a montare le foto scattate in sequenza per svilupparne una sola che offre una vista panoramica a 360°.

E i droni? Oggi ci sono anche i droni e sono una realtà, tanto è vero che l’ENAC si è attivata per regolamentare l’utilizzo di questi dispositivi che spesso oggi vengono utilizzati per fare riprese fotografiche aeree. Altra cosa impensabile fino a poco tempo fa. Riprese che oltretutto possono essere gestite da applicazioni mobile che consentono di pilotare il drone all’interno di ambienti e fare riprese dall’alto. Ieri il drone era roba da militari, oggi è roba da MediaWorld!

Questi sono solo alcuni esempi, potrei andare avanti per ore.

Lo so, qualcuno mi dirà, e lo spero: “ma vuoi mettere se una ripresa a 360° la realizza un professionista con strumenti professionali e con una certa esperienza alle spalle?”

Sì, “voglio mettere”… Ritorniamo alla crisi e alle possibilità che ci vengono offerte dalla tecnologia. La domanda che si fa un imprenditore oggi è: “rinunzio a fare una ripresa a 360° degli ambienti del mio hotel perchè non posso permettermi un servizio professionale o me la realizzo da solo con il mio smartphone?”. A voi la risposta! Oltretutto, se uno ha un po’ di passione e capacità tecniche, è facile che con gli strumenti oggi disponibili possa riuscire a tirar fuori un lavoro dignitoso e comunque utile allo scopo.

Stesso discorso per il grafico. Devi impaginare un libro? Una newsletter, una rivista aziendale? Oppure la solita brochure o catalogo per il suddetto albergo? Sono tutte cose che oggi si possono realizzare con strumenti “home” ottenendo risultati interessanti e comunque utili per perseguire certi obiettivi in tempi di crisi.

In tutto questo ragionamento molti diranno: “ma l’esperienza dove la metti?”. Certo, l’ho scritto all’inizio di questo articolo. L’esperienza è fondamentale ma sempre più viene depauperata del suo effettivo valore e significato.

Trovi clienti che ti chiedono di realizzare cataloghi, schede prodotto, siti web, servizi fotografici, copy, ecc. Prendono il tuo preventivo, quello di altri 5 o 6 referenti che hanno interpellato e guardano (e non ho detto volutamente leggono) il preventivo andando all’ultima pagina, in fondo, dove c’è il prezzo finale. Se un professionista ha prodotto una relazione dettagliata, motivando i costi, spiegando il servizio che offre, che passa da uno studio, da una consulenza che tendono a valorizzare l’immagine del cliente e/o i prodotti, ecc. nella migliore delle ipotesi si sente dire: “ma io non c’ho capito nulla” o “ah! no, non lo avevo letto” e comunque soppesano il tuo lavoro solo attraverso l’unico metodo di paragone che oggi è il più diffuso: il prezzo.

E allora, ne riparleremo tra qualche anno e neppure molti a parer mio, dove troveremo il grafico, il fotografo e forse anche molti altri mestieri come il programmatore di siti web o quello delle stesse App che saranno sostituiti a loro volta da App. Probabilmente a questo punto mi accuserete di soffrire di “Casaleggite acuta” (da Casaleggio e le sue previsioni).

“Ci aspetta un futuro alla Skynet della saga Terminator in cui le macchine prenderanno il controllo su tutto?”.

Forse lo scenario non sarà proprio quello ma di sicuro il mutare dei tempi nella nostra epoca avviene in “micro ere” tali per cui se non siamo estremamente reattivi ai cambiamenti ci troveremmo presto senza una professione da portare avanti.

Per quanto mi riguarda, che dirvi… Se andiamo verso un appiattimento generale delle professioni, all’annichilimento delle capacità individuali banalizzando tutto per far sì che la pochezza assuma un certo valore, allora non farò più il grafico ma diventerò una App, almeno se in tal caso qualcuno deciderà di “scaricarmi” la cosa potrà farmi solo piacere!