E’ tornata Giovanna. Brava Giovanna!

Ho visto… lo spot Saratoga con Giovanna.

Ho_Visto_Cose“E’ tornata Giovanna?”, dice lui da dietro la finestra.

“Si certo! Sta verniciando col Fernovus”, risponde la signora imperlata con la tazza di tè in mano.

Bene…

Primo: chi cacchio è Giovanna? Una carpentiera? Un’operaia? La colf? O una porno star?

Secondo: Ma… quello nascosto dietro la finestra che invoca la presenza di Giovanna? O signora?!?! Ma non lo vede che quell’omo, che si presume sia il marito o comunque il compagno dell’aristocratica teinomane, è un arrapato, maniaco voajeur?

Terzo: Giovanna… O Giovanna, o che c’è proprio bisogno di andare a rompere le scatole ai due operai proprio mentre lavorano? E come ammicca la Giovanna.

Insomma, il presunto padrone di casa, comunque maniaco, resta dietro la tenda, paga due operai e un’improbabile aiutante sexy per verniciare la ringhiera della lussuosa villa mentre i tre “operosi mantenuti” flirtano, spennellando allegramente.

Ma non finisce qui.

In tutto questo bailamme la signora imperlata e teinomane è pure contenta. Al termine dello spot sfoggia un volto compiaciuto mentre Giovanna e il “duo operoso tutato danzante” celebrano soddisfatti “il lavoretto ben fatto”.

Che allegra compagnia e… che bella famiglia!

Saratoga si è sempre contraddistinta per gli spot televisivi ammiccanti e carichi di doppi sensi a sfondo erotico. Sono scelte. Direi che questo tipo di spot vive felice e giocondo tra il kitsch e il trash ma nel suo modo di essere, così assurdo, anche un po’ vintage e sicuramente poco elegante, riesce a colpire e a rimanere nella memoria delle persone.

Sì, lo so, anche se ti graffio la macchina ti resterebbe impresso nella memoria, e forse a me resterebbero impressi dei segni in volto ma, nel caso degli spot Saratoga, evidentemente i creativi non si sono posti troppe domande. Vogliono essere diretti, promuovere un prodotto e fare in modo che resti nella mente delle persone.

Comunicare, “diversificare”, uscire dagli schemi e dalle convenzioni, sprofondando nel sessismo, sconfinando nei luoghi comuni più scontati, ripescando iconografie più consone ad un recente passato che ostentavano curve e abbondanti forme per suggellare un periodo storico nel quale regnava un apparente benessere (leggi anni ’80), ma che, evidentemente, è un cliché che ancora oggi funziona.

Gli anni passano e le bonazze Saratoga si alternano, rinnovandosi generazione dopo generazione per regalarci momenti “davvero indimenticabili”.

…e visto che siamo in tema di luoghi comuni, concludo con… “Dopotutto che male c’è, silicone e bellezza da decenni vanno insieme a braccetto.” Anche questo è un prodotto della nostra società.

Lo spot di Giovanna col Fernovus

Giovanna

Per chi si fosse scordato di questo piccolo gioiello, ecco da dove ha origine la “storia di Giovanna” e il perché dell’affermazione “è tornata Giovanna?”. Lo so, non è la stessa ragazza ma che ci volete fare, gli anni passano per tutti e credo che, dopotutto, questo non sia poi un problema per i creativi che hanno realizzato gli spot Saratoga, né tanto meno per coloro che li guardano.

“Visto che brava?”

Giovanna 01

Un altro spot della Saratoga di qualche anno fa:

saratoga

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