Avete visto il nuovo spot dell’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco? Si intitola “Farmaci e Pediatria”.
Lo spot si rivolge ai genitori e agli adulti in generale. L’intento è di porre l’attenzione sui pericoli a cui è facile incorrere somministrando farmaci da adulti ai bambini, soprattutto se non si consulta prima un pediatra.
Nello spot compaiono nonni e genitori (attori) che di propria iniziativa dividono, polverizzano, triturano, sciolgono, iniettano, pur in dose ridotta, farmaci da adulto, nel pericoloso quantomai maldestro tentativo di ricavarne una dose “corretta” da somministrare al proprio figlio o nipote.
Il messaggio è importante e promuove la figura del pediatra come unico referente qualificato in grado di prescrivere farmaci specifici, quando occorrono, ai bambini.
Ottimo! Bravi, mi piace ma…
…avete visto chi c’è tra i vari interpreti dello spot?
Lei, sì, “l’esagitata”, quella che acquista la confezione da 36 compresse di Moment e un attimo dopo, all’amica con la quale è a giro per la città e successivamente a un passante che incontra davanti alla farmacia, caldeggia la convenienza di questa nuova confezione di ibuprofene targato Moment, con l’enfasi che potrebbe avere nel comunicare che il prezzo della benzina è stato dimezzato o nel caso in cui il Governo permettesse a tutti di scaricare l’IVA.
Scelta casuale? Voluta?
Non lo so ma… aspetta un “moment”… tingiamo il tutto con un po’ di umorismo nero. “Ha la casa piena di confezioni da 36 compresse di Moment, quale migliore occasione per smaltirne un po’, no? Rivogagnene al bambino!”
Ecco un fotogramma dello spot MOMENT, confezione da 36:

Ed ecco quello dello spot AIFA, Farmaci e Pediatria:

Nello spot AIFA, “lei” è solo più preoccupata perché sa di aver fatto la cazzata, ha somministrato al proprio figlio una buona parte delle 36 compresse di Moment. Ha deciso subdolamente di discioglierle in acqua, visto che porge al bimbo un bicchiere con “qualcosa” da bere.
Ma che ci vuoi fare, dopotutto si sa… perchè non “comprare la nuova confezione da 36. In famiglia conviene averne quando serve”.
Non me ne voglia l’attrice Ketty Roselli che fa benissimo il suo mestiere e interpreta dei personaggi ma, le coincidenze, il caso o chiamatelo come volete l’hanno messa in una situazione singolare, anzi plurale, no da 36…
Cari AIFA e Ministero della Salute, un po’ di attenzione nella scelta dei personaggi, soprattutto in questo caso.
Cara ketty, mi auguro e ti auguro di cuore di poterti rivedere presto in uno spot che non abbia nulla a che fare con i farmaci.
Spot Moment:
Lo spot AIFA:
Ketty Roselli Showreel