Vorrei fare i miei complimenti agli ideatori del progetto “giocampus“. Ho visto oggi al TG5 il servizio che gli è stato dedicato e ne sono rimasto in gran parte affascinato. Ritengo che sia un progetto degno di nota, molto importante, soprattutto oggi che mancano punti di riferimento.

Ho solo qualche perplessità… ti pareva che non trovassi qualcosa che non mi tornasse?!?!
Vi prego (mi rivolgo agli attori di questo progetto) di non prendere le mie parole come una critica ma solo come un segnale che deriva da una mia impostazione culturale e, probabilmente, una spiccata diffidenza su tutto quello che ruota intorno agli interessi delle grandi multinazionali. Sul vs. sito avete riportato a piè di pagina questo payoff “L’alleanza educativa per le future generazioni” sotto al quale compaiono i loghi di vari enti, organi istituzionali e quello della Barilla. Ora, se un progetto come questo vuole promuovere l’educazione alimentare mi pare un po’ troppo di parte coinvolgere un partner che dell’alimentazione ha fatto il proprio business. So che servono fondi per promuovere certe iniziative ma è come se volessi promuovere una corretta educazione sessuale nelle scuole attraverso uno sponsor come YouPorn.
In altre parole, fin tanto che tutto si riduce al mero gioco mi va benissimo che i partner siano aziende che operano in settori affini all’argomento trattato nel gioco stesso (ad esempio, se gioco a MONOPOLI è giusto che la Hasbro partecipi in veste di sponsor). Diversamente, se parliamo di EDUCAZIONE ALIMENTARE ritengo che un’azienda come BARILLA sia un po’ troppo di parte e mi fa pensare che le indicazioni che vengono fornite ai genitori e ai bambini, in fatto di alimentazione, possano, e uso il condizionale per forza di cose, essere influenzate dalla presenza di uno sponsor che produce pasta, pane, merendine e prodotti da forno.
Parliamo da tempo di incremento dell’obesità infantile in Italia (11% dei bambini italiani è obeso) derivante da un uso eccessivo di carboidrati/zuccheri assunti attraverso merendine, pasta, pane e derivati del grano, uniti alla insufficiente attività fisica e poi, il progetto educativo alimentare “giocampus”, è sostenuto da Barilla?
“Scusate se ho qualche perplessità”