Il drone sul vulcano pratese

Qualche mattina fa ho deciso di effettuare qualche test col mio drone. Di solito il mio “campo di volo” è il parco antistante casa mia. L’area verde adiacente all’ex fabbrica Banci, a Prato.

Come spesso accade quando effettuo questi test, vista anche l’ora in cui li faccio, di solito la mattina sul presto, vengo avvicinato da alcune persone che portano a spasso il loro amico a quattro zampe. Loro escono col cane, io col mio drone…

In volo col mio drone sugli amici a quattro zampe
In volo col mio drone sugli amici a quattro zampe

Mentre mi accingevo a collegare i cavi ai connettori, verificare la trasmissione video, controllare i vari dispositivi, ecc. mi si avvicina una signora col suo bel cane. Si ferma, mi guarda e gentilmente mi chiede:

“Scusi, ma cos’è” indicando il mio esacottero ancora immobile a terra.

“E’ un drone che serve per effettuare riprese foto e video dall’alto”, le rispondo io.

“Ma vola?!”

“Sì, signora, vola e con questo si comanda da terra”, mostrandole il radiocomando che avevo in mano.

“Ma qui che ci fa?” mi chiede la signora.

“Effettuo dei test sulla trasmissione video ed altre cose che ho modificato e che devo verificare in volo”, le rispondo.

“Ma che si può riprendere?” mi chiede lei.

“Quello che si vuole Signora. Lo uso per lavoro. I droni sono impiegati in vari ambiti; io lo utilizzo, tra l’altro, per promuovere strutture turistiche”. Provo a risponderle così perché non sai mai chi hai davanti, magari la signora è proprietaria di un B&B nel Chianti o conosce qualcuno che ha un bell’agriturismo in Maremma, chi lo può mai dire. Quindi proseguo su questa linea: “Pensi di poter riprendere dall’alto la propria struttura ricettiva inserita nel contesto paesaggistico che la circonda. E’ molto suggestivo”.

Attendo una qualche risposta, pensando ingenuamente di potermi sentir dire “Caspita, bello, ho un casolare verso Artimino che vorrei promuovere…”

Invece, con un tono entusiasta, quasi fanciullesco esclama:

“Quindi potrebbe riprendere anche un Vulcano!”

A quel punto ho esitato qualche istante prima di darle una risposta, e cercando di restare sul cortese, ho riflettuto un “nano secondo” in più per poi dirle: “Certo Signora! Anche un vulcano… (pausa) Magari a Prato non se ne trovano tanti ma di sicuro in Sicilia qualche collega avrà pensato di fare una capatina col proprio drone sull’Etna.”

La signora mi ha guardato, mi ha ringraziato e si è incamminata col suo cane verso l’interno del parco borbottando qualcosa fra sé.

Mentre stavo ripensando al curioso incontro mi sono chiesto del perché voleva mandare il drone proprio su un Vulcano. Con tutti i posti che potevano venirle in mente… un vulcano, assurdo! A Prato poi… ma come si fa solo a pensarlo??”

Chiuso quell’episodio ho effettuato i miei test col drone e poi, soddisfatto, sono rientrato a casa. Accendo il mio PC per trasferire i files video appena girati e, per ingannare l’attesa, apro il mio browser per leggere la posta su GMail. Come ogni giorno, anche più volte al giorno, mi arrivano le news sui droni da Google. Stamani, incredibile, non volevo crederci, tra le notizie che mi sono arrivate ne ho trovata una con questo titolo “Spedire un drone in un vulcano attivo e filmare tutto. È successo a Vanuatu e le immagini sono da brividi”.

Pensavo di essere vittima di una candid-camera. Ho cliccato sulla news e si è aperto questo articolo a cui era collegato l’incredibile video che potete vedere qui sotto:

E’ una storia che analizzata a posteriori ha dell’incredibile. Posso solo dire di aver imparato qualcosa di nuovo dalla vita: mai mettere limiti alla fantasia, all’audacia e alle capacità umane. Questo in riferimento a quanto si evince nel vedere il video. Poi, se vogliamo trarre un insegnamento dall’incontro con la signora: “Mai giudicare dall’apparenza. Anche l’affermazione più strana e apparentemente più ingenua, può essere foriera di idee e spunti interessanti”.

Bè, è stata una bella mattinata, direi “espolsiva” 🙂

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