“Cos’è la felicità?” Urca che domandona!!
Senza andare a pescare aforismi e citazioni di maestri Zen voglio condividere il mio pensiero in merito al suddetto, atavico quesito.
Per me la felicità non si baratta ma si trasmette attraverso gesti d’amore. Non ha una forma propria e non è fatta di materia e nonostante ciò la felicità è in grado di plasmare gli animi e di trasformare le persone.
La felicità non si compra ma si avverte. La felicità non si stappa, diversamente da quanto ci viene detto in uno spot di una nota bibita gassata.
La felicità non richiede investimenti di denaro ma il denaro può aiutare a raggiungere un determinato scopo, quindi, diciamoci la verità, almeno in alcuni casi il denaro può essere un valido aiuto per conquistare un po’ di felicità.
La percezione della felicità muta nel tempo di pari passo con lo sviluppo e la maturità dell’individuo. Ogni età ha un proprio livello e grado di percezione della felicità. Ergo, la felicità è soggettiva.

La felicità ha la capacità di modellarsi e di insinuarsi nel cuore delle persone. Può essere presente in ognuno di noi, ogni giorno, in vari modi. E’ come cambiare l’ottica di una macchina fotografica reflex. Le cose intorno non cambiano ma innestando un obiettivo diverso muta drasticamente il modo di vederle e quindi la possibilità di apprezzarle. Se cambia il modo di vedere le cose della vita, la vita ci restituirà colori brillanti e un’alta definizione. Quindi la felicità è data da un atteggiamento mentale che deriva dall’ottimismo e l’ottimismo si alimenta di felicità. Occhio però a rimuovere il copri obiettivo altrimenti, per quanti sforzi facciate, per quanti obiettivi possiate provare, non riuscirete a vedere la felicità.
Essere felici oggi è quasi “un lusso”, se pensiamo a tutte le difficoltà e ai problemi che dobbiamo affrontare quotidianamente. Ma anche in tempi difficili come questi possiamo essere felici. Intanto felici di essere vivi, questo è il primo grande motivo. Felici di poter interagire con gli altri. Felici di essere individui liberi. Felici di poter usare il nostro cervello, rimboccarci le maniche e trovare soluzioni. Felici di fare “piccole cose” attraverso continui gesti quotidiani come se dovessimo realizzare ogni giorno “cose grandiose”.
Credo sia estremamente importante prestare attenzione a ciò che ci circonda, alle persone che ci stanno vicine. E’ bello poter cogliere la felicità attraverso cose apparentemente piccole e insignificanti. Se ci appaiono così è solo perché corriamo troppo velocemente per coglierne il lato positivo e affascinante.
Fermati e ascolta, osserva, annusa, tocca e assaggia.
Vivi la vita attimo dopo attimo godendo di quello che hai e non correre per ottenere quello che non possiedi rinunciando al presente. Probabilmente la felicità è più vicina di quanto pensi.
Ho finito la predica…
Ora vi pongo nuovamente la domanda: “Per voi, cos’è la felicità?”