Se siete affezionati all’omonima serie anni ’80 siete capitati nel posto sbagliato.
In effetti piaceva anche a me, come a tutti coloro che in quegli anni avevano pressapoco dai 10 ai 15 anni. In questa pagina parleremo di un altro Arnold, un po’ più grosso, muscoloso e austriaco. Alcuni lo chiamano “la quercia austriaca”, altri solo Terminator, qualcuno Schwarzy o anche Arnie. E’ lui, proprio lui, Arnold Schwarzenegger.
La mia passione per questo personaggio è un po’ particolare. Nasce con esattezza nel settembre del 1982. In quell’anno e mese uscì in Italia Conan il Barbaro.

Regia: John Milius
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita Italia: 10 Settembre 1982
All’epoca avevo solo 13 anni e andai a vedere quel film con mio padre. Non sapevo di preciso cosa stessi andando a vedere ma il babbo (come diciamo in Toscana), amante dei fumetti ed ex frequentatore di palestra (presso la Tullio Ricciardi a Firenze), mi disse che era un film “mitico” e che sarebbe stato bello vederlo insieme. Accettai, ovviamente, ma non solo per la promessa di una mera visione di un film domenicale, che comunque non guastava mai, ma anche per “il gusto del proibito” che stavo per assaporare. Il film era vietato ai minori di 14 anni e la presenza di mio padre ne garantì l’accesso, nonostante questa limitazione. Mi ricordo ancora che alla cassa del cinema mi sentivo come un latitante della peggiore feccia. Se avessi nascosto sostanze illecite sarei stato subito arrestato, la mia espressione sul volto sarà certo stata quella di uno che dice “si, sono io il colpevole”. Comunque, ovviamente non accadde nulla ed io potei entrare in sala a guardare il film con mio padre.
Ecco… non so se in effetti in quella sala venivano effettivamente somministrate sostanze illecite, all’insaputa dei presenti. Ciò che so è che come uscii da quel cinema io cambiai. Non ero più lo Stefano che era entrato 128 minuti prima (durata effettiva del film) in quella sala. Cosa avevo visto? Chi era quel gigante incredibile? Che faceva e come lo faceva e poi i muscoli, e le botte, ma anche la spada, la potenza e le battaglie e le corse a piedi ma anche a cavallo e le teste mozzate, il sangue e Crom!
Probabilmente è difficile trasmettere una sensazione come quella che provai. Ciò che conta in questa storia è che da quel giorno decisi di andare in palestra, spinto anche dalla necessità di potenziare la mia struttura fisica piuttosto esilinea che necessitava di interventi urgenti di potenziamento. All’epoca ballavo la break dance, molto in voga in quegli anni. Essere magro era un vantaggio per esercitare quel particolare ballo ma, talvolta, per eseguire alcune figure più complesse, era necessario avere un po’ di muscoli per poterle gestire al meglio. Insomma… andai in palestra; poi, sai com’è… balli, trovi qualche ragazza, ti piace, a lei piacciono i bei fisici e… 1+1= palestra.
Mi iscrissi ad una delle più grandi e attrezzate palestre dell’epoca, la mitica Silhouette Club in Viale dei Mille a Firenze; oggi si chiama “Stilnuovo”. Incontrai due persone importanti per la mia vita. Sembra esagerato dirlo ma è così. Quando sei giovane, chi ha un certo carisma e crea un’empatia con te, tende ad essere mitizzato o comunque ammirato da chi ancora è alla scoperta un po’ di tutto, soprattutto di certezze. Chi trovai? Osvaldo e Antonio, due istruttori meravigliosi. Osvaldo era il o uno dei titolari del Centro. persona carismatica, alto, serio, a detta delle signore che frequentavano il centro era anche molto affascinante. Antonio, giovane, un istruttore di sala molto attento, paziente, preparato e appassionato.
Cominciai a frequentare assiduamente il centro. Antonio mi seguiva regolarmente dandomi consigli e incoraggiandomi durante l’esecuzione dei miei esercizi. Con il passare dei mesi, miglioravo fisicamente e nel vedere i risultati la cosa diventava esponenziale. Stavo meglio, mi sentivo meglio, ero più sicuro di me, piacevo alle ragazze (cosa da non trascurare) e tutto sembrava più bello. Arnold continuava a mostrarsi sul grande schermo attraverso film che oggi sono storia. Si parla degli “action movie” degli anni ’80. Tra Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone facevano a gara a chi realizzava più film. Siamo nel pieno dell’ostentazione del fisico, dei cliché che puntano al più grosso, più bello, più cattivo o, nel caso delle donne, più sexy, più tettone, più cofanate (per cofanate mi riferisco alle acconciature dei capelli che erano vere e proprie opere di ingegneria estrema). Erano anni incredibili.
1985. La mia famiglia si trasferì a Prato. All’epoca frequentavo l’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze; una vita da pendolare. La sera, come potevo sganciarmi dagli obblighi di scuola, mi fiondavo in palestra. Avevo trovato un luogo ideale per i miei allenamenti e dove avrei trascorso momenti indimenticabili della mia vita. Era la mitica Pratilia Shopping Center, uno dei primi centri commerciali d’Italia.
Pratilia Shopping Center in fase di costruzione nel film “Berlinguer ti voglio bene” con Roberto Benigni – 1977 di Giuseppe Bertolucci
All’interno, oltre ai vari negozi, c’era anche un centro sportivo che comprendeva una piscina e, ovviamente, la palestra New Athletic Club. Qui conobbi altre persone fantastiche che mi proiettarono verso il mondo del bodybuilding e delle competizioni. Patrizia, Claudio e Vladimiro erano i soci del centro. Quest’ultimo lo ricordo con grande affetto; mi spiace moltissimo che non sia piú tra noi. Per me resterà sempre un grande amico e maestro. Nel 1988 partecipai alla prima gara di bodybuilding classificandomi terzo. In seguito cercai di migliorare i miei allenamenti andandomi a studiare i workout di Arnold Schwarzenegger. Presi il diploma d’istruttore di bodybuilding e fitness e proseguii ad allenarmi e a gareggiare. Interruppi l’attività agonistica per il periodo in cui feci il servizio militare, anche se continuai ad allenarmi durante la leva adoperando tutto ciò che trovavo a portata di mano e che ritenevo utile allo scopo, non avendo a disposizione una vera palestra.
Una volta congedato ripresi subito a lavorare sui pesi. Iniziai anche a svolgere l’attività di istruttore nella stessa palestra dove mi allenavo e ripresi a gareggiare. Tutto ciò, più o meno, fino al 2000, per quanto riguarda la questione gare. Proseguii con l’attività di istruttore di sala fino al 2003, anno in cui mi strappai il pettorale destro sperimentando un allenamento intenso, ovviamente preso in prestito da quelli di Arnold. Posso solo dire che ci provai. In fin dei conti di Arnold Schwarzenegger ne esiste soltanto uno, non è così?
Un passo indietro…
1998, apro la partita iva come grafico libero professionista. A quel punto sorge spontanea una “domandona”… Come chiamare la propria attività? Dopo qualche riflessione, neanche tantissime, propesi per scegliere un nome che in qualche modo potesse legarsi ad Arnold. Una sorta di omaggio nei confronti di quel personaggio che per anni mi aveva e stava continuando ad accompagnare i miei sogni, obiettivi, passioni e interessi. Decisi di indirizzare la mia attenzione proprio su quel film che mi “sconvolse la vita” a 13 anni: Conan. In quella pellicola viene citato in vari momenti il dio a cui Conan è solito rivolgersi per le sue preghiere. Colui che detiene il “Segreto dell’acciaio”, il grande “Crom”. Mi piaceva Crom. Per come veniva pronunciato, per l’importanza che Conan attribuiva a questo dio, pur sfidandolo e amandolo allo stesso tempo. Crom poteva essere la scelta giusta per un nome da attribuire alla mia attività. Ovviamente dovevo anche pensare di sviluppare ulteriormente questo nome a qualcosa che avesse a che fare con ciò che sarei andato a svolgere come professione. Bé, non vi voglio tediare. Vi basti sapere che oggi la mia attività è ancora in piedi e si chiama Achrom di Saldarelli Stefano.
Bene, come avrete capito, fino ad ora la mia vita, almeno dai 13 anni in poi, è stata caratterizzata e direi anche influenzata dalla figura di Arnold Schwarzenegger. Dopo lo strappo al muscolo pettorale nel 2003, interruppi l’attività di istruttore, mi dedicati alla riabilitazione, ebbi un paio di recidive, mi dissero che non avrei potuto più allenarmi, ecc… Nonostante l’infortunio e tutte le “profezie menagrame” non sono rimasto a lungo fuori dalla palestra. Nel 2005 ho ricominciato ad allenarmi.
Nel 2004 la mia compagna ed io decidiamo di “andare a fare una visitina ad Arnold” in Austria con l’intenzione di visitare Graz e Thal, i luoghi simbolo della sua gioventù. Nell’agosto di quell’anno ci recammo in visita al museo di Arnold, presso lo stadio a lui dedicato (all’epoca lo stadio di Graz prendeva il nome di Arnold Schwarzenegger, poi cambiato qualche anno dopo).
Poi proseguimmo per Thal, suo paese natale, presso il quale trovammo la sua casa d’infanzia e nei dintorni numerose testimonianze del suo passato. Oggi quella casa è diventata un museo a lui dedicato, ovviamente in continua evoluzione.
Di ritorno da quella incredibile vacanza scrissi di quell’avventura al sito web del fan club italiano dedicato ad Arnold. Inviai anche le foto che vedete in questa pagina. Mi rispose subito il fondatore di quel sito, Paolo Iommi, il quale si dimostrò subito disponibile e interessato a pubblicare il mio resoconto di quella vacanza tutta incentrata sulla ricerca delle tracce di Arnold.
Oggi, a distanza di molti anni, Paolo ed io siamo amici e collaboriamo insieme al sito web del fan club. Paolo è il fondatore e webmaster. Io mi occupo dei contenuti grafici. Negli anni ci siamo scambiati idee, opinioni, consigli, arrivando a creare e gestire, oltre al sito www.schwarzenegger.it anche la pagina Facebook e il “fan site” dedicato al film The Last Stand – L’Ultima Sfida.
2013, esce in Italia il nuovo film di Arnold, quello che in pratica lo riporta in modo ufficiale al mondo del cinema dopo la sua sospensione dell’attività di attore per dedicarsi a quella di Governatore della California. Con Paolo, già dal settembre del 2012, ci diamo da fare per organizzare il fan site, per aggiornare FB e il sito web, tutto in vista di questo evento, almeno lo è per ogni fan di Schwarzy. In dirittura d’arrivo con l’uscita del film riusciamo a prendere contatti con la Filmauro, società di distribuzione italiana de “L’Ultima Sfida”. Bè, per farla breve, con Filmauro è cominciata una splendida collaborazione che ci ha portato in prima persona a partecipare alla conferenza stampa di Arnold Schwarzenegger per il lancio del film a Roma. Paolo ed io non potevamo crederci. Tanto è che fino a poche ore prima della conferenza stampa non avevamo ancora deciso se andare o meno a Roma, pensando di non essere ufficialmente accreditati. Nulla di più sbagliato; gli amici della Filmauro ci hanno dato l’opportunità di partecipare a questo evento in veste ufficiale di Fan Club italiano. Incredibile ma vero… Nel giro di 24 ore, dal non sapere quasi nulla ad essere seduti a pochi metri da Arnold è stato un tutt’uno.
Le immagini che ripropongo qui sono state scattate da Antonella ed io durante la conferenza stampa The Last Stand – L’ultima Sfida presso l’Hotel Hassler a Roma.
Video della Conferenza Stampa per la presentazione di THE LAST STAND – L’ULTIMA SFIDA
Ma l’avventura romana all’inseguimento di Arnold non finisce qui. A poche ore dalla conferenza stampa, l’ormai collaudato trio di attempati fans di Arnold, si reca agli studi DEAR della RAI presso i quali si sarebbe tenuta un’intervista ad Arnold Schwarzenegger all’interno della trasmissione “I migliori anni” condotta da Carlo Conti.
Come ci siamo arrivati è stato abbastanza lungo e complicato. Per non annoiarvi vi dico solo che lo abbiamo saputo solo la mattina del giorno precedente e che potevamo coinvolgere dei fans di Arnold per partecipare alla registrazione dell’intervista.
Sulla pagina Facebook di Schwarzenegger.it postiamo la notizia. Il giorno dopo, agli studi RAI, eravamo una ventina di appassionati, pazzi scatenati che si erano messi in viaggio provenendo da mezza Italia. Insomma, dal non saper nulla il giorno prima ci troviamo proiettati nel fantastico mondo illusorio della televisione, all’interno degli studi televisivi di uno dei programmi di punta della RAI, in prima fila, aspettando di vedere per la seconda volta in un solo giorno Arnold Schwarzenegger.

La giornata che Paolo, Antonella ed io abbiamo vissuto resterà un ricordo indelebile. Un vero e proprio concentrato di eventi ed emozioni.
Tutti i dettagli di questa avventura romana sono stati pubblicati sul numero di Maggio/Giugno 2013 di Cultura Fisica.
Vi lascio con questa immagine. Nel cerchietto si può notare il mio testone e i più attenti potranno scorgere, a fatica, anche la testa di Antonella e dietro di me quella di Paolo. Ci vogliono gli occhi buoni ma credetemi, siamo noi!


Caro Stefano, ho molto apprezzato il tuo articolo di oggi, 21 Agosto 2021, sulla scuola.
Poi, come forse altri che non ti conoscono, ho curiosato sul tuo sito ed ho trovato questo. Purtroppo, anche il tuo amato Arnold si é reso testimonial di ciò che sta precipitando la scuola nel baratro più profondo della storia della Repubblica, nella divisione più netta e profonda tra le persone e che sta portando alla privazione dei loro diritti fondamentali in tutto il mondo.
A me di Arnold fa impressione soprattutto di come la sua serie di terminator stia assomigliando sempre più alla realtà, con i progressi nella robotica che si accompagnano alla sostituzione delle persone attraverso l’automazione, con il tracciamento, la censura e la deriva antidemocratica. Si, il transumanesimo di Terminator si sta avvicinando.
Chissà se ora, visto come la pensi sulla scuola, cambierà anche la tua affezione per Schwarzy
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Ti ringrazio per gli apprezzamenti.
Su Arnold , purtroppo, mi devo ricredere. Negli ultimi anni ha preso delle posizioni che onestamente non condivido. Forse un giorno scriverò un post in merito.
Per quanto concerne la saga Terminator e la deriva transumanista che stiamo vivendo, il parallelo che hai colto è calzante. Purtroppo lo è con molti altri film di fantascienza dove la distopia prende il posto dell’utopia e dove quest’ultima è appannaggio solo di magnati, personaggi ricchissimi che nel transumanesimo trovano “pezzi di ricambio” per migliorare o prolungare la propria vita… uno scenario plausibile e forse nemmeno tanto lontano, alla THE ISLAND, per intenderci. Occorre comunque avere sempre fiducia nel futuro ma nel caso, sapere anche da quale parte schiararsi.
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Ciao Stefano, non sapevo che praticavi culturismo. E’ stata una lettura davvero piacevole!
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Sei molto gentile Gianluigi!!
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Deve essere stata proprio una bella esperienza quella che avete vissuto a Roma… sono contento per Voi..
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Direi più unica che rara. Intensa e divertente.
Grazie Daniele!
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Bello il tuo passato da sportivo! Mi identifico, col mio tennis….
Non ti manca un po’? 🙂
Ciao!
Maria Grazia
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In parte si ma è un passato che risiede dentro di me e lo vivo con piacere e talvolta, ripensandoci, anche da spetattore. In questo modo posso riviverlo inquadrandolo da un punto di osservazione diverso. Inoltre, continuandomi ad allenarmi, per piacere, passione e salute, ho la fortuna di continuare a provare sensazioni molto forti e attuali, col vantaggio che la maturità ti permette di sperimentare e comprendere meglio come si comporta il tuo corpo agli stimoli dell’allenamento. Non sempre sono rose e fiori ma anche le spine hanno il loro fascino 🙂
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