DroneFly.Shop. L’Opportunità unica di possedere un e-commerce di successo!

Si cambia! E’ giunto il momento…

Era il 17 febbraio 2014 quando pubblicai su questo blog il primo articolo dedicato al tema droni, dal titolo: “Drone mania. 12 cose da sapere se vuoi diventare un dronista“. A rileggerlo a distanza di poco meno di dieci anni mi viene da sorridere. Pare sia passata un’era geologica.

Era già da circa un anno che mi interessavo al fenomeno meglio conosciuto oggi come il settore degli UAS, Unmanned Aircraft System. Quello che all’epoca veniva definito “degli APR”, Aeromobili a Pilotaggio Remoto, almeno secondo ENAC. Stante invece agli appassionati era il settore dei quadricotteri, esacotteri, ottocotteri o più comunemente detto dei droni.

Sì, come dicevo era da circa un anno che mi interessavo ai droni, riscontrando in me un sempre più crescente interesse per questi oggetti volanti che stavano entrando prepotentemente nell’immaginario collettivo di molti e nelle disponibilità ancora dei pochi.

Costavano! C’erano pochi modelli in commercio e per lo più si costruivano da soli; soprattutto gli irriducibili aeromodellisti che avevano alle spalle una lunga storia di esperienze di volo con aeromodelli.

La mia passione si tradusse, come spesso mi accade, in una sana ossessione che mi permise alla fine dello stesso anno di presentare al Roma Drone Conference le mie prime creazioni dedicate ai professionisti ed appassionati di droni.

Non vi tedio con tutta la dietrologia sui fatti che mi hanno portato a diventare, almeno all’epoca, uno dei riferimenti più letti del settore, ovviamente dopo le più blasonate riviste come DRONEZINE e QUADRICOTTERO NEWS. In questo blog troverete molte info sulla mia esperienza in questo ambito.

Nel 2015 decisi di aprire una sezione e-commerce sul mio sito achrom.it, dedicata alla vendita degli articoli che producevo per i “dronisti”. Visto il crescente interesse da parte del pubblico di appassionati e professionisti, poco tempo dopo decisi di realizzare un vero e proprio e-commerce dedicato esclusivamente a questo scopo e settore www.dronefly.shop .

Iniziai quasi per mera soddisfazione creativa. Volevo sperimentare, fare, provare, realizzare. Avevo trovato una palestra creativa che mi dava stimoli e voglia di mettermi alla prova. Mi piaceva, punto e basta.

Avevo il mio lavoro di grafico, mi occupavo di comunicazione visiva ma al contempo mi piaceva disegnare articoli e accessori pensati e realizzati per un settore che ancora, di fatto, non aveva nulla se non il drone in sé e qualche payload.

Passano gli anni, il sito cresce, crescono anche i “copioni” ma cresce anche la mia voglia di fare di più e meglio. La mia attività di grafico andava bene ma col lockdown tutto si fermò, inesorabilmente, inevitabilmente, soprattutto in quei settori dove il tuo lavoro si basa sul comunicare alle masse. Diciamo che “comunicare a chi stava in casa senza poter comprare nulla se non su Amazon” non era proprio semplice. Problema, trovare una soluzione: potenziare il sito DroneFly.Shop, dargli più impulso, sviluppare nuovi prodotti e individuare nuove strategie di marketing. Così feci e di lì a breve il sito divenne la mia fonte principale di reddito.

Questa è l’introduzione in pieno stile americano. Pensa… da quasi cinque anni lavoro in un garage; bello, attrezzato ma pur sempre un garage, proprio come Bill Gates, Steve Jobs o Jeff Bezos agli inizi della loro attività. Beh, io non sono loro, e nemmeno mi interessa esserlo, e non siamo nemmeno in America. Ciò che può interessarti, caro lettore, dronista, imprenditore, cittadino che ti stai guardando intorno per cercare un nuovo business o per ampliare il tuo in un’ottica di diversificazione o di allargamento trasversale dell’offerta per il settore droni è che oggi…

… DroneFly.Shop è in vendita!

Si hai letto bene. Dopo circa 10 anni dal primo vagito virtuale di quella idea che all’epoca poteva apparire come pioneristica o folle, oggi sono arrivato alla serena, consapevole, sentita decisione di passare il testimone per dedicarmi ad un altro capitolo della mia vita e, di conseguenza, il mio obiettivo è vendere la mia piattaforma web con tutto quello che la riguarda: marchi, loghi pittogrammi, esecutivi grafici, coni, cliché, licenze, domini, sito, elenco fornitori, etc… La lista è lunga e ben nutrita.

DroneFly.Shop è in attivo, non ha debiti e fattura tutti i giorni. Mentre scrivo questo post, domenica 3 settembre 2023, da venerdi sera ad ora ho già in pancia 6 ordini da evadere e, domattina, serafico e oramai rodatissimo nel farlo, mi metterò a gestire al meglio gli ordini, anzi, mi piace pensare che curerò al meglio i miei clienti.

A questo punto, curioso come sei, ti verrà naturale chiedere… MA ALLORA PERCHE’ CA.. VENDI?

Cercherò di restare sul semplice. Questione di priorità. Nella vita è importante fare delle scelte nel momento in cui ti senti di voltare pagina. Troppo semplice?

Vediamo se così ti riesco a darti una spiegazione più convincente.

Nel 2017 ho avuto una bella botta in termini di salute. Su questo blog trovi tutta la mia storia; sì lo so, sono uno che quando fa qualcosa non la nasconde, soprattutto se questa cosa la affronto, la risolvo e se può essere utile anche al mio prossimo. Detto questo, da lì ho intrapreso un percorso di consapevolezza, di valorizzazione del mio tempo, del dare delle priorità e, non ultimo, di ricerca di nuove esperienze. Per me la vita è come un contenitore. A me non piace riempirlo solo di una cosa e appiccicarci sopra l’etichetta “grafico” o “blogger” o “imprenditore”, etc… ma amo creare ricette che prevedono l’uso di molti ingredienti, compreso quelli più esotici, ricercati e rari.

Sulla mia lapide, spero più tardi possibile, voglio che vi sia riportato un epitaffio lungo, simile ai testi in prospettiva che introducono StarWars, per ricordare quando fossi innamorato della vita e di tutto ciò che essa mi ha offerto ed io ho saputo cogliere. Mi ritengo un esploratore attivo di questo grande dono e pertanto voglio essere per prima cosa IO, poi tutto il resto che mi avrà caratterizzato fino al momento della mia uscita di scena.

Ma torniamo con i piedi per terra. Oramai sono trascorsi più di 25 anni di onorata professione di grafico, dietro ad un computer… Camilleri scriverebbe che, arrivato a questo punto, “mi sono rotto i cabazisi”.

In altre parole da settembre 2022 ho iniziato a pensare a quale direzione volessi prendere, occupandomi già anche di un altro settore, completamente nuovo e che mi stava dando tantissime soddisfazioni. Da qualche mese ero già Trainer di Careisgold Spa, società italiana, operatore professionale in oro e banco metalli. Te l’ho detto che si trattava di tutt’altra cosa.

Ad inizio 2023 ho preso un nuovo codice ATECO per poter implementare la mia attività in Careisgold e dopo pochi mesi mi sono ritrovato ad essere un’Area Manager dell’azienda.

Tutto questo senza trascurare mai il mio shop online, anzi. Con l’obiettivo di iniziare a pensare di vendere il mio e-commerce decisi di dargli maggiore impulso per venderlo “in attivo”, nella migliore condizione possibile, per permettere a chi ha intenzione di rilevarlo di proseguire nella direzione di crescita e magari fare anche meglio di quanto abbia fatto io fino ad oggi. I margini di crescita sono ampissimi.

A fine 2022 ho deciso di sviluppare il sito anche in lingua inglese, tedesca, spagnola e francese. Ho iniziato ad investire qualche spicciolo in pubblicità su Facebook ed Instagram, ho sviluppato nuovi prodotti e così, ad oggi, mi ritrovo ad aver già evaso 720 spedizioni da inizio anno. Vi garantisco che da solo, facendo anche altro, è un bell’impegno. Bello, soddisfacente ma pur sempre un impegno rilevante.

Oramai, già dall’anno scorso, il mio fatturato nell’ambito grafico e commerciale deriva per lo più da DroneFly.Shop, fatta eccezione per qualche consulenza che ancora svolgo per qualche cliente storico e affezionato. Da quest’anno ho solo un cliente per il quale svolgo consulenza; tutto il resto viene dal lavoro svolto con DroneFly.Shop e dall’attività che svolgo con Careisgold.

Ora è il momento della scelta.

In veste di Area Manager, con delle responsabilità, e soprattutto con una visione del mio futuro ben chiara con Careisgold, voglio fare lo switch entro breve. Ovviamente la mia cifra stilistica che caratterizza DroneFly.Shop, la mia creatività, la mia capacità di realizzare e innovare sono sul mercato insieme alla vendita della piattaforma e-commerce.

Se vuoi numeri, dati, grafici, statistiche di vendita e tutte quelle cose che piacciono tanto agli amministratori di società, commercialisti e avvocati, possono essere richiesti scrivendo a [ordini @ dronefly.shop]. Dopo una prima chiacchierata ti metterò in contatto col consulente che ha ricevuto il mio incarico per curare la vendita della mia attività.

Ho imparato che i sogni sono solo i trailer di ciò che sei destinato a fare e che la vita è in cerca di sognatori coraggiosi capaci di realizzare la propria vita.

Cambiare per amore della vita

Cambiare è importante. Dà la giusta dimensione, peso e senso alla vita. Permette di fare nuove esperienze, metterti alla prova, evolverti e seguire il flusso evolutivo naturale che di fatto spinge l’uomo a muoversi verso il passo successivo, verso una più profonda e piena consapevolezza di sé.

Per molti il cambiamento è un trauma perchè comporta avere un progetto, un’alternativa, avere una direzione da prendere e soprattutto implica il dover uscire dalla propria zona di confort per compiere il primo passo verso quel cambiamento.

Richiede coraggio.

Il come fare a cambiare è relativo o comunque lo si scopre durante il processo di cambiamento. Di solito la prima scintilla che innesca il cambiamento offre anche la direzione da prendere che a sua volta produce la combinazione di elementi che servono a dare un senso a quel cambiamento e una maggiore consistenza a quella decisione.

Ci sono vari modi di cambiare ma uno solo è veramente efficace ed è Fare! Prendere quella decisione una volta per tutte. Decidere di metterci almeno quella energia sufficiente a muovere la “massa della routine” dalla sua condizione di inerzia.

E’ fatica. Boia se è fatica ma ne vale la pena.

Decidere di agire è l’unico modo per sentirsi veramente centrati con se stessi; vuol dire non aspettarsi nulla dal mondo; significa prendere consapevolezza col proprio io e assumersi delle responsabilità con se stessi e nei confronti di chi ci sta accanto.

Immagine realizzata con Bing Image Creator

Come riportato su Psychology Today in un articolo a firma di Nassir Ghaemi, MD, MPH, professore di psichiatria alla Tufts University e docente di psichiatria alla Harvard Medical School, il cambiamento è ritenuto fondamentale e nell’articolo vengono illustrate le dinamiche del cambiamento in contrapposizione alla logica “dell’adagiarsi sugli allori”, affermando che per ogni cosa c’è una stagione e che non è necessario, anzi può essere deleterio, fermarsi alla conoscenza di una sola materia, rischiando di escludere a priori tutto il resto. E lo dice un MD, MPH che presumo ne abbia fatta di strada lavorando per qualche decennio sulla medesima branca medico-scientifica.

Con questo non è che se uno si specializza in un determinato ambito, in modo quasi monastico nei confronti della propria professione, non sia da meno o sia da “additare”, anzi. Ovvio che ognuno segue un proprio percorso di vita e alcuni campi, soprattutto scientifici e in particolare quelli che operano nella ricerca, richiedono decenni per portare avanti un progetto.

Occorre fare anche un distinguo tra cambiamenti. Ci sono quelli voluti, quelli indotti dalle circostanze e quelli ciclici che sono necessari per sviluppare nuovi processi.

Vediamoli rapidamente uno ad uno.

I cambiamenti voluti sono proprio quelli che partono da un ragionamento, da un’analisi oggettiva dei fatti proiettata verso l’immediato futuro. Le domande di solito sono queste, più o meno: “In che momento di vita mi trovo?”, “Cosa voglio ottenere nei prossimi 3-5-10 anni?” Dopodiché partono una serie di ragionamenti che possono portare al cambiamento se spinti da un forte “Perchè voglio cambiare?”.

Poi c’è il cambiamento indotto, quello che avviene “per forza maggiore” o a seguito di eventi esterni. Ad esempio dalla perdita del lavoro, da una malattia importante, un incidente, un lutto in famiglia e in rari casi un’ingente vincita o eredità che arriva inaspettatamente. Da qui parte il ragionamento sul “Quindi? Adesso che faccio?” consapevolizzando che la vita, da quel momento in avanti, non sarà più la stessa e il cambiamento è una conseguenza naturale, per non dire imposta.

Infine, ci sono i cambiamenti ciclici che caratterizzano alcuni lavori/professioni, a partire da quelli stagionali o caratterizzati da specifiche mansioni specialistiche che si esauriscono nel giro di un tempo determinato, vedi geologi o archeologi ma anche periti, etc. Il cambiamento, in questi casi, è insito nella professione stessa.

Dopo questo preambolo vi accenno del mio ultimo cambiamento. Di fatto, senza che me lo consigliasse il Prof. di cui sopra, ciclicamente tendo a prendere delle decisioni importanti che mi portano ad affrontare un nuovo cambiamento. Trovo questo percorso estremamente stimolante. Questa volta è scaturito da un mix di circostanze classificabile indottovoluto.

Ho sempre avuto interesse per tantissime cose. Sono uno che ha “fame di nozioni” e sono curioso. Mi muovo con i “perchè” e cerco di dare delle risposte ai miei dubbi o quesiti. Se una cosa mi appassiona, e accade spesso, approfondisco il tema fino a portarlo ad un livello tale in cui arrivo ad una decisione binaria:

  • ok, sono soddisfatto, adesso può bastare così
  • ok, non sono soddisfatto, devo proseguire e approfondire ulteriormente

Nel secondo caso la decisione mi porta a fare delle scelte importanti, spesso drastiche, che mi danno la possibilità di inserire nel mio percorso di vita una nuova presenza; un’idea fissa, una sensazione di novità, di entusiasmo che mi spinge ad agire. Da prima in parallelo a ciò che già svolgo e in seguito, se lo ritengo sensato, opportuno, quindi anche fattibile, posso arrivare a fare uno switch verso quello che diventa un vero e proprio cambiamento.

Chi ha sfogliato questo blog avrà letto che nel 2017 ho avuto un cancro al seno. Da questa esperienza ho ricevuto un grande dono che si può riassumere in “maggiore consapevolezza” della vita, del tempo, della qualità del tempo e della vita, del piacere di condividere momenti con persone che amo o anche ricevere la forza e un sano entusiasmo nel lasciare andare le situazioni e le persone “tossiche”. Da questo punto in poi, quindi da questo evento in cui il cambiamento è stato indotto, ho iniziato a riflettere e a guardarmi intorno.

Col lockdown, altro evento che ha richiesto dei cambiamenti indotti, ho fatto numerose ricerche, ho studiato e mi sono aggiornato. Nel maggio del 2021 sono diventato cliente di Careisgold Spa e dopo quattro mesi da quel momento ho partecipato al primo corso di formazione, propedeutico alla professione di consulente in oro fisico da investimento. Sono diventato consulente, ho partecipato a numerosi altri corsi e grazie a questi, agli insegnamenti ricevuti dai docenti 4Change, rete commerciale di Careisgold, nel 2022 ho migliorato il fatturato dell’attività principale del 27%.

Con la crescita del fatturato, soprattutto generato dal mio sito e-commerce DroneFly.Shop, sono cresciuti gli adempimenti quotidiani: spedizioni, gestione fornitori, clienti, fatture, spedizioni, magazzino, etc. A luglio 2022 sono diventato Trainer di Careisgold ed ai primi di ottobre del 2022 ho deciso di valutare la vendita della mia attività per dedicarmi full-time a Careisgold. Decisione che mi ha spinto ad un cambiamento voluto, ampiamente ponderato e frutto di un lungo confronto con le parti coinvolte, a partire da mia moglie passando per il commercialista fino ad arrivare ai miei fornitori e clienti.

Ovvio che certi cambiamenti richiedono del tempo, soprattutto se hai delle responsabilità verso terzi e un’azienda sana, che non ha debiti, che fattura e che vuoi vendere a chi è in grado di acquistarla e soprattutto è capace di proseguire un percorso iniziato nel 2013 (da un cambiamento), sviluppato nel 2014 e concretizzato nel 2015 come e-commerce www.dronefly.shop.

Mentre vi scrivo mi trovo nella fase limbica tra un nuovo ruolo e una nuova carriera nel settore del bene rifugio e un’attività commerciale avviata nel settore droni che richiede tempo ed energie. Momento interessante, non facile da gestire ma appassionante. Sento l’energia del cambiamento. Sento il desiderio di cimentarmi in un nuovo percorso di vita che ho intrapreso un paio di anni fa da semplice cliente e che oggi, grazie o per colpa della mia curiosità e in virtù degli scenari economico-finanziari che stiamo vivendo, vivo con maggiore impulso e con una visione più chiara in merito al percorso che voglio fare.

Oggi ho una mia squadra di collaboratori che lavora con me. Amici, persone con le quali ho il piacere di trascorrere dei momenti insieme e che talvolta paiono non essere nemmeno situazioni di lavoro. Ho la consapevolezza di avere per le mani la soluzione per tante persone, famiglie e aziende, in un’ottica di protezione e/o diversificazione di investimento per i propri risparmi. Mi piace pensare che attraverso questa attività possa trasformare la carta (o cartamoneta) in oro, in lingotti veri, l’unico valore reale e bene rifugio per eccellenza.

E’ un gran momento. Mi sento al centro del cambiamento. Sento la passione e il desiderio di raggiungere nuovi obiettivi, di cimentarmi in nuove sfide, di cambiare in meglio il mio futuro e quello delle persone che mi circondano.

Benvenuto cambiamento!

Immagine realizzata con Bing Image Creator

A questo punto ritengo importante fare chiarezza

Alla luce di alcuni fatti che mi vedono coinvolto, devo fare un po’ di chiarezza; per chi mi conosce, per i miei amici, parenti, verso i miei clienti e partner di lavoro.

Nella vita non finisci mai di imparare e soprattutto di stupirti del comportamento di alcune persone. Non farò nomi per non scadere in giochini ridicoli. Diciamo, per semplificare, che ad un certo punto sono spuntati dei sedicenti professionisti creativi che millantano scintille di genio. Personaggi che si attribuiscono meriti che non hanno se non quello di aver fatto un maldestro “copia e incolla” dei miei prodotti. Personaggi che vantano di creare qualcosa di innovativo, caratterizzato da una particolare attenzione al fattore estetico e qualitativo. Parliamo di articoli di design e accessori “pensati” e realizzati per chi lavora o gioca con i droni. Tutto questo col supporto di altre persone, operanti nel settore droni, che pur conoscendomi bene e pur sapendo che sono sempre stato aperto e disponibile per trovare il modo di fare rete, creare sinergie, si sono ben guardate dal contattarmi o citarmi nei loro soliloqui, anzi, omettendomi del tutto hanno dato per scontato che il lavoro da me svolto fino ad oggi nel settore APR non sia mai esistito.

“Non importa… andiamo avanti”.

Non entro nei dettagli. Desidero solo comunicarvi che io, Stefano Saldarelli, titolare della Achrom (libero professionista nel settore della grafica dal 1998), dalla fine del 2013 ho cominciato a sviluppare una linea di prodotti e accessori dedicati a chi opera nel settore dei droni. Nel 2014 ho avuto modo presentare ufficialmente i miei prodotti ai vari Roma Drone Conference e successivamente ad altri appuntamenti di settore come Dronitaly e ultimamente al Roma Drone Expo&Show e al FlyParty di Montagnana insieme ad Helix Island.

Sono stato il primo in Italia e probabilmente anche in Europa a ideare e realizzare accessori per chi lavora con i droni. Non sono alla ricerca di primati o di onorificenze; cerco solo di far chiarezza. Non pretendo di gestire un monopolio. Sono convinto che le idee aleggino nell’aria e che le menti creative siano in grado di coglierle ed ELABORARLE per poi sviluppare qualcosa di DIVERSO, di ORIGINALE di cui magari andare anche fieri. I veri creativi assorbono energie ed elementi dal mondo che li circonda; si saturano di immagini, suoni, colori, forme che pervadono ogni anfratto della mente. Si ispirano, avviano un processo mentale che li porta ad elaborare qualcosa di NUOVO, di DIVERSO. Se questo non accade in questo modo e ordine allora si parla di PLAGIO o di COPIA.

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Detto ciò, molti di voi mi conoscono, alcuni sono miei clienti da tempo, altri probabilmente avranno modo in futuro di conoscermi personalmente o di acquistare qualche prodotto dal mio shop. Non mi interessa cosa intendono fare questi millantatori di professionalità, voglio solo comunicare che i miei soli partner con i quali collaboro a vario titolo, sono:

Rivenditori ufficiali:

Media:

Fiere di settore:

Aziende partner con scontistiche di acquisto riservate:

Sul mio sito web sono presenti solo ed esclusivamente le mie creazioni, frutto della mia OPERA D’INGEGNO. Prodotti e soluzioni che ho sviluppato, perfezionato nel tempo, grazie anche ai feedback dei miei clienti che ho servito e che continuo a soddisfare, offrendo loro prodotti di qualità, originali e personalizzabili.

Posso affermarlo con orgoglio e i fatti lo dimostrano: i miei prodotti possono essere visti in giro, indossati o utilizzati dai miei clienti PILOTI DI APR o appassionati di droni, hobbysti, aeromodellisti, ecc., Vengono promossi dai miei partner e venduti solo da me o tramite i miei rivenditori HELIX ISLAND e ICT CUBE. Questo lo scrivo a beneficio di coloro che potrebbero cascare nel tranello della “sovrapposizione di informazione” dovuta alla duplicazione di chiavi di ricerca sui motori di ricerca; in pratica “lor signori” non si sono limitati a copiare i prodotti ma anche i nomi. Tentativo perpetuato solitamente da chi ha poco di suo da proporre se non molta arroganza e mancanza di fantasia.

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Comunque, troverete in giro prodotti che a prima vista potrebbero essere “scambiati” per i miei. Appena avrete modo di soffermarvi ad analizzare meglio gli articoli in questione noterete una certa differenza e, badate bene, non dico in meglio o in peggio perchè non spetta a me darmi dei giudizi. Vi dico solo di guardare con molta attenzione gli articoli e di capire che se cercavate i prodotti a marchio DRONE by ACHROM, DRONE 4 FUN o quelli per PILOTI DI APR creati da me, li trovate solo e soltanto sul mio sito http://www.achrom.info e presto su quello di Helix Island, www.helixisland.it e su quello di ICT Cube, http://shop.ictcube.it/.

Trovate informazioni sulle mie attività anche su Quadricottero News, rivista di settore specializzata. Basterà digitare ACHROM sul motore di ricerca presente all’interno del sito di Quadricottero News per ottenere un po’ di informazioni che mi riguardano.

Detto ciò, ben venga la concorrenza quando questa è da stimolo per migliorarsi, per creare nuove cose e spingersi ad affrontare continue sfide. Non approvo chi non ha rispetto, non applica nella vita e nel lavoro i principi fondamentali che distinguono chi fa le cose fatte perbene e chi le fa tanto per fare o per ledere qualcuno, soprattutto quando va a dire in giro che è “farina del proprio sacco”.

Colgo quindi l’occasione per ringraziare chi mi ha dato fiducia fino ad oggi e spero che vorrà continuare a rivolgersi a me per acquistare prodotti e accessori PENSATI per chi lavora o gioca con i droni, ricordando che sono prima di tutto un grafico creativo che sviluppa soluzioni per la comunicazione visiva in generale, quindi non realizzo solo i prodotti presenti nel mio shop ma anche tutta una serie di altre cose e offro servizi di cui potete prendere info navigando sul mio sito.

Ringrazio tanti di voi per le attestazioni di stima che ho ricevuto per email, in chat e durante le fiere a cui ho partecipato dove ho avuto il piacere di stringere la mano a molti di voi e finalmente di poter assegnare, almeno a qualcuno, un volto oltre a un nome e a una voce.

Quindi, il mio blog racconta tanto di quello che faccio e quando è stato fatto in questi anni. La mia pagina Facebook aziendale idem e stessa cosa vale per il mio sito web.

Chiudo con un frase che mi piace attribuire ad un famoso artista, anche se non credo l’abbia mai pronunciata: “Ai POSTER l’ardua sentenza” come avrebbe potuto dire Mimmo Rotella (artista, celebre per aver inventato e proposto attraverso le proprie opere la tecnica del décollage applicata ai poster – trovate sul web tutti i riferimenti del caso).

Stefano Saldarelli

I miei canali web dedicati al settore droni:

  • DRONEVOLUTION Blog – aggregatore di informazioni provenienti dal settore
  • DRONE su Facebook – pagina sulla quale vengono rilanciate le notizie postate su DRONEVOLUTION e quelle provenienti da altri canali social.
  • DRONI E DRONISTI, sezione interna del mio blog

Drone Pilots – la t-shirt che strizza l’occhio ad una futura Federazione Unita di Piloti di Droni

Ricerca, sorveglianza e applicazioni civili. Sono le tre macro aree operative attorno alle quali si fonda la “United Federation of Drone Pilots” riassunta nell’acronimo UFPD.

Futuro prossimo venturo.

Sono passati diversi anni dall’introduzione dei primi regolamenti locali nati per disciplinare l’uso dei droni civili. Oggi si affronta la costituzione della Federazione Unita di Piloti di Droni che sotto un’unica egida si propone di rappresentare e riunire piloti, regole e intenti.

Tutti gli stati membri sono oramai concordi che l’impiego degli UAV (Unmanned Aerial Vehicle) sia fondamentale per l’intera umanità e ancor di più per le numerose ricadute che ne potranno derivare negli anni a venire.

I sistemi a controllo remoto sono oramai una realtà. I robot terrestri e quelli acquatici hanno già avuto ampio riconoscimento attraverso i rispettivi organi di gestione e di controllo e da anni sono largamente impiegati in vari ambiti.

Non è stato così immediato anche per gli UAV a causa delle regole dell’aria, più restrittive e oggettivamente più vincolate a questioni complesse legate alla sicurezza, sia nell’ambito della safety che in quello della security. Sono state motivo di accese discussioni tra gli operatori e i legislatori, tali per cui, almeno fino ad oggi, non era stato possibile introdurre un regolamento globale e ancor meno definire una formazione per i piloti civili di UAV in seno ad un syllabus condiviso e adottato da tutti.

I sistemi di sicurezza e i protocolli operativi messi a punto nel corso dell’ultimo decennio hanno permesso di impiegare più diffusamente gli UAV decretandoli a tutti gli effetti come mezzi indispensabili, sempre più affidabili, grazie anche all’introduzione di alcuni dispositivi che prevedono interventi di self repair durante la fase di volo.

Le statistiche di incidenti sono drasticamente calate e l’opinione pubblica in merito all’uso degli UAV ha assunto un atteggiamento positivo; questo anche grazie all’introduzione degli airbag intelligenti e del Sistema Elettronico di Gestione della Terminazione di Volo (EMSTF Electronic Management System for the Termination of Flight), in grado di guidare automaticamente gli UAV, in caso di avaria, in aree isolate facendoli atterrare o precipitare in modo controllato, limitando i danni alle cose, alle persone, agli stessi UAV e alla merce e/o apparecchiature trasportate.

L’elettronica ridondata, il sistema di controllo e trasmissione dati del UAV, ad uso esclusivo di questi aeromobili, l’alimentazione basata su batterie a polimeri di alluminio ricaricabili attraverso i pannelli fotovoltaici installati  e il recupero dell’energia, hanno permesso di sviluppare flotte di UAV commerciali dalle altissime prestazioni ed estremamente sicure.

Nasce oggi la United Federation of Drone Pilots, un’unica federazione mondiale, capillare, presente in ogni stato membro che oramai ha coinvolto la quasi totalità delle Nazioni del nostro pianeta.

Uomini e donne che condividono progetti, intenti e tecnologie per portare avanti lo sviluppo e l’impiego degli UAV in moltissimi ambiti.

In seno all’UFPD il settore della sorveglianza è quello tra i più articolati e impiega la maggior parte del personale. In questo ambito l’UFPD ha sviluppato strumenti e metodologie dedicate all’osservazione del territorio per la prevenzione dei dissesti idrogeologici, per il monitoraggio dell’ambiente, dell’inquinamento, per la prevenzione degli ecoreati ma anche per la repressione di atti criminosi, per l’ordine pubblico, la protezione civile, la lotta al terrorismo e per l’intelligence.

UFPD Surveillance opera a stretto contatto con gli enti di ricerca, le università ma anche con le forze di polizia e militari coadiuvando interventi mirati, offrendo un supporto tecnico, logistico, mezzi e persone.

In questo ambito il personale UFPD è equipaggiato in modo adeguato e la t-shirt camouflage col logo United Federation of Drone Pilots fa parte della dotazione personale.

United Federation of Drone Pilots


No, non mi faccio di sostanze proibite, a meno che il Kefir non rientri tra queste a mia insaputa.

Comunque, come si evince dal mio racconto, la passione per i DRONI ma anche per la fantascienza, emergono dalla mia storia. L’immaginario creato dalla mente di Gene Roddenberry col suo meraviglioso Star Trek mi ha portato a sviluppare una futuribile Federazione Unita di Piloti di Droni, in linea con quella in cui opera la Flotta Astrale che Star Trek ci ha regalato – attraverso i film e le serie TV – in quasi 50 anni di intrattenimento, descrivendoci in ogni dettaglio un futuro di pace, d’intesa, di sviluppo culturale e tecnologico, di condivisione tra popoli di ogni razza e provenienza. Anche se spesso sono “botte e schianti” tra un quadrante della galassia e un altro.

La t-shirt United Federation of Drone Pilots è realizzata in cotone pettinato stampato con effetto Camouflage Grey, prodotta dalla JRC. Il logo UFDP è stampato in serigrafia, colore bianco.

UFDP logo

Per tutte le info su questo prodotto potete cliccare qui.

Se volete restare aggiornati sui DRONI in generale potete visitare la mia pagina Facebook DRONE e cliccare Mi Piace.

In questo blog troverete la categoria DRONI E DRONISTI all’interno della quale sono pubblicati diversi articoli dedicati all’argomento.

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Droni – La t-shirt Alien Drone

Teschi, teschi dappertutto. Sulle borse, magliette, cover per telefoni e tablet, teschi ovunque.

Anche nel settore dei droni.

Il classico teschio pirata è comparso tra i SAPR, anche se caratterizzato dai quattro bracci del quadricottero anziché avere le due tibie incrociate, più fedeli al classico disegno del teschio pirata che tutti abbiamo in mente.

Allora?

Allora vediamo se si può fare qualcosa di diverso, pur sempre intrigante, enigmatico, misterioso, affascinante… o forse anche di più, dato che non dovrebbe essere il solito teschio visto e rivisto che oramai è inflazionato e che ha perso tutto il suo fascino.

Quindi che si fa?

Mah, intanto cominciamo a disegnare. Riparto dal mio drone quadricottero, quello che avevo già realizzato tempo fa per altre grafiche. Inspessisco alcuni elementi, aggiungo qualche particolare e al centro, al posto del solito teschio, ci inserisco il volto di un alieno che nasce dalle geometrie con cui ho realizzato il resto del disegno. Elementi paralleli, cerchi concentrici, incroci, sovrapposizioni, ed ecco che balza fuori il volto dell’alieno.

alien drone pittogramma

Testa ovoidale, mento allungato e sfuggente, grandi occhi, è lui, proprio quello che ho visto quella nott…

…lasciamo perdere.

Mi piace. Ora ho il mio alieno. Manca ancora qualcosa.

Beh… intanto diamogli un nome. Qualcosa di semplice, diretto, chiaro, inconfondibile: “ALIEN DRONE”.

Boia dé che fantasia.

E lo so ma è un nome che tutti possono ricordare.

Va beh ma facciamo di più…

Uff… sei sempre così pedante? Allora… le eliche ci sono, la testa dell’alieno pure, la dicitura Alien Drone l’abbiamo messa, cosa manca? Ah! Sì, intanto la “I” di ALIEN la caratterizziamo un po’. Ci metto al suo posto un’elica.

Ottimo. Poi?

Parlo con il mio amico Daniele, quello che stampa materialmente le mie grafiche sulle magliette. Ha un laboratorio artigiano a Lucca dove realizza prodotti promozionali, stampe, gadget, e tanto altro. BusinessOpen è il nome della sua attività. Parlo con lui, gli chiedo se ha qualcosa da consigliarmi per rendere ancor più intrigante la mia grafica.

Mi guarda, sorride e poi esclama: “Questo!” indicandomi un rotolo di materiale che a prima vista mi pareva un vinile adesivo comunissimo. Poi mi spiega che è una pellicola termosaldabile sensibile alla luce. Si carica di luce e la rilascia col buio; insomma è luminescente.

Figo! E’ quello che ci vuole per caratterizzare il mio alieno.

Stampiamo tutta la grafica in serigrafia e gli occhi dell’alieno, solo quelli, li realizziamo con questo materiale, almeno al buio si vedono gli occhioni illuminati, proprio come quelli dell’alieno che vidi quella nott…

Azz… ci sono ricascato.

Ma su quale maglietta realizziamo il tutto?

Sempre su consiglio di Daniele ci orientiamo verso una t-shirt JRC nera con effetto fiammato, insomma, con quello che i modaioli definiscono slubby. E’ un tipo di maglietta molto attuale, con vestibilità fashion, collo ampio, colletto basso, ottimo cotone, ecc, ecc.

Ecco il risultato alla luce.

Alien Drone - t-shirted ecco il risultato al buio:

Alien Drone - t-shirt al buio

Fatto! Ecco una nuova creazione, direttamente dalla fucina del creativo, che poi sono io, sotto “l’intrigante” nome di ACHROM. Come ogni eroe mascherato anche io ho il mio alias… Poi non guardare che faccio il grafico ma, sai com’è, già faccio un mestiere che viene identificato col nome di un qualcosa che a poco o nulla a che fare col mestiere stesso, fammi almeno un po’ giocare…

Dai che hai capito… l’orafo fa il gioiello, il mestiere non si chiama “gioiello”, il muratore non si chiama “mattone” o “calce”; il medico o dottore non si chiama “brufolo” o “appendicite”; insomma, io faccio il grafico e nella mia oramai quasi ventennale carriera avrò probabilmente disegnato uno o due grafici al massimo ma sono comunque un grafico.

E’ dura la vita caro mio lettore o lettrice.

Via, approfitto per ricordarti, dopo questo ultimo delirante passaggio, che la mia passione per i droni mi ha portato a realizzare una pagina Facebook nella quale posto quotidianamente la rassegna stampa che raccolgo dalla rete, ovviamente per quello che concerne l’argomento SAPR. Ti invito ad andare a visitare DRONE e a cliccare Mi Piace per restare aggiornato.

Su questo blog trovi la categoria DRONI E DRONISTI all’interno della quale ho postato diversi articoli sull’argomento.

Se questo post ti è piaciuto ti invito a condividerlo col mondo! Mille grazie e alla prossima.

PS: se vuoi comprare questa t-shirt, vai sul mio sito web nell’area Drone For Fun dove troverai questa ed altre grafiche.

Droni – Nella Zona Franca nessuno può sentirti urlare – T-shirt Dronevolution

Dronevolution

La passione per i droni riassunta in quattro fasi evolutive riprodotte su una t-shirt.

01 Gestation - Dronevolution(GESTATION) La Gestazione: è il momento in cui la scintilla si accende nella tua mente, scatta l’idea anche se ancora è in una fase gestazionale. Da fuori appare solo come un involucro, un guscio, un “semplice uovo” ma che nasconde all’interno molto di più. Sai che sei interessato ai droni, non sai perché, boh! Forse sono solo “ganzi”; ancora non hai capito bene cosa sono, cosa ci puoi fare e soprattutto… ma di che idea stiamo parlando?


 

02 Jump Out - Dronevolution(JUMP OUT) Balza fuori: è la fase in cui capisci che l’idea c’è ed è interessante ma occorre perfezionarla. Tenti di reprimerla ma lei torna sempre alla mente, balza fuori continuamente. Capisci che devi realizzare un sogno, non puoi mentire a te stesso, è il momento in cui devi passare alla fase successiva.


 

03 Embryonic Stage - Dronevolution(EMBRYONIC STAGE) Stadio embrionico: sta prendendo forma, ti ha avviluppato in pieno e non ti molla, adesso devi FARE qualcosa altrimenti non hai pace. Devi concretizzare un progetto, senti di essere sulla strada giusta; sei quasi allo stadio finale dell’evoluzione, ti manca davvero poco…


 

04 Symbiosis - Dronevolution(SYMBIOSIS) Simbiosi: è giunto il momento, sei una cosa sola col tuo drone. Non c’è altro, niente che possa separarvi. Lo senti, avverti ogni vibrazione. Adesso gestisci gli stick del tuo radiocomando senza neanche pensarci. Istinto puro, collegamento mentale, potresti governarlo col pensiero. Il processo è completato, hai attraversato tutte le fasi della…

DRONEVOLUTION

T-shirt Dronevolution
Nella Zona Franca nessuno può sentirti urlare…

 

Da grafico e appassionato di fantascienza ho celebrato a modo mio uno dei film cult del genere attraverso la realizzazione di una grafica per una t-shirt che reinterpreta  le fasi evolutive del famoso Alieno del cinema. Agli ingredienti “alieni” di base vi ho aggiunto “un pizzico di dronite”.

Parafrasando la celebre frase che accompagnava il film Alien, il claim di questa t-shirt potrebbe essere: “Nella Zona Franca nessuno può sentirti urlare”. Anche perché i droni saranno sempre più reattivi e veloci e se l’area da delimitare come zona franca deve essere proporzionalmente ampliata per poter operare col proprio SAPR in sicurezza, beh… alla fine sarai così distante dalla prima persona con cui potresti avere a che fare che anche se urlerai, nessuno potrà sentirti…

Questa è proprio da “dronisti” e “nerds”.

La grafica che ho realizzato è stampata ad un colore con la tecnica della serigrafia su una maglietta della JRC realizzata con un tessuto 100% cotone pettinato Slubby; che poi ‘sto slubby sarebbe l’effetto fiammato. Mi piaceva questo modello perché è molto attuale, ha un colletto basso e ampio. Il risvolto sulla manica è cucito in 4 punti e nel suo insieme questa t-shirt  colpisce subito per lo stile moderno e per la qualità del prodotto.

dronevolution logo

Ho vissuto personalmente tutti gli step descritti nella grafica della mia maglietta. Era il lontano 2012 quando il primo stadio dell’evoluzione cominciò a germinare nella mia mente.

Oggi mi occupo di droni, o SAPR per i più avvezzi, in modo “teorico”; non ho più il mio drone da quando ENAC ha deciso di fare le cose in grande. Vedremo in seguito se acquistarne un altro ma solo se la normativa permetterà di operare in modo più agevole. Detto ciò, attualmente, mi trovo ad una “fase 5” della Dronevolution, non compresa in questa t-shirt ma palesata in un’altra che ho chiamato MI GIRANO e di cui tratto in un altro post, anche se già il titolo che le ho dato potrà darvi un’idea di come sia caratterizzata la “fase 5”.

Potrei definirla “Separazione”, una condizione “paragonabile” a quella che puoi provare quando il tuo partner ti dice: “è finita ma possiamo restare amici”… bella fregatura!

Dato che sono abituato ad avere una visione delle cose da “bicchiere mezzo pieno”, ho preso la mia passione per i droni, vi ho aggiunto il mio lato creativo e ho realizzato accessori di design pensati per chi opera con gli aeromobili a pilotaggio remoto.

Un modo “mio” per vivere il contesto SAPR da grafico.

Teorizzando sulla questione droni mi sono aperto una pagina Facebook dedicata all’argomento che non poteva che chiamarsi DRONE, all’interno della quale puoi trovarci la rassegna stampa quotidiana dedicata al comparto UAV, UAS, SAPR, RPAS, ecc. Ti invito a visitarla e a cliccare Mi Piace per seguirla.

Tutte le T-shirt DRONE le puoi trovare sul mio sito web, area SHOP “Drone for Fun”, cliccando qui.

Sull’argomento droni ho scritto diversi articoli che puoi trovare su questo blog nella categoria DRONI E DRONISTI.

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Oh!… Non ti ho mica detto di comprarla, ma almeno condividila 🙂

Drone – Una t-shirt sui droni in chiave X-Files

9 stagioni, quasi un decennio di intrattenimento nel nome del sano e ben fatto sci-fi in TV; almeno fino all’ottava stagione e lasciando perdere i film.

Si chiamavano X-Files e i protagonisti erano i due agenti FBI Mulder e Scully.

Sono passati diversi anni. Alcuni di voi “dronisti” erano appena nati, almeno quelli che oggi svolazzano in regola con un APR e che sono diventati maggiorenni da poco.

Lei, pragmatica, scettica, di formazione scientifica, riflessiva e indagatrice. Lui più aperto all’impossibile, colpito nel personale dalla scomparsa della sorella per mano degli alieni, o così si è pensato per molte stagioni.

Nell’ufficio federale dell’agente Fox Mulder era affisso alla parete un singolare manifesto; quasi un simbolo, un totem, qualcosa che serviva ad esorcizzare le paure e a rendere tangibile il credo in qualcosa di “superiore”. Era il mitico manifesto I WANT TO BELIEVE sul quale campeggiava un disco volante che stazionava sopra le cime degli alberi. Un “dogma” che come tale di scientifico aveva ben poco ma che riassumeva in toto lo spirito dell’agente Mulder, rimasto immutato per tutte le stagioni della serie X-Files.

Oggi, 2015, arrivano i droni. Sono gli UFO del tempo, quelli che in un recente passato facevano parlare di sé tra avvistamenti misteriosi, insabbiamenti, esperimenti militari condotti in gran segreto, Area 51 e tanto mistero e fascino.

Quegli UFO degli anni ’50, ’60 e vi a dicendo, sono diventati gli attuali UAV, RPAS e per noi italiani SAPR. Veri e propri sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. Veri concentrati di tecnologia miniaturizzata in grado di sollevare sensori, videocamere e di riprendere porzioni di territorio mappandolo ad altissima definizione e in 3D o di inquadrare dei soggetti in movimento con videocamere in 4K da diverse decine di metri di altezza, tutto in modo automatico o comunque assistito.

Siamo nell’era dei droni e nel mio modo di essere il Mulder dei SAPR mi sono immaginato una grafica per una t-shirt che rappresenta un’ideale situazione, quella del voler credere che i droni possano volare.

Di fatto lo possono fare, tecnologicamente sono in grado di percorrere anche distanze notevoli ma le leggi in materia, almeno in Italia, limitano e condizionano l’uso di questi apparecchi. Probabilmente le generazioni future che si formeranno oggi, troveranno più facile assorbire e fare propri i regolamenti in vigore che disciplinano l’uso dei SAPR; diversamente da “noi più veterani” che da quasi artigiani del volo o “temerari delle macchine volanti a pilotaggio remoto” ci siamo cimentati in “imprese eroiche” fondate spesso sul puro empirismo, nel tentativo di migliorare i nostri apparecchi e le nostre performance, fino a quando poi, volenti o nolenti, abbiamo dovuto accettare – o cominciare a capire come farlo – le Regole dell’Aria, il Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto e una serie di annessi e connessi vari.

Pertanto, ecco il mio I WANT TO… FLY.

T-shirt I want to fly - drone

La grafica omaggia quella serie TV che tanto mi ha fatto compagnia e tanto mi ha fatto sognare ma al tempo stesso è l’evoluzione naturale del messaggio che ci ha lasciato l’agente dell’FBI Fox Mulder, attualizzato al mondo che viviamo, in cui le macchine potenzialmente volanti sono normativamente “stanziali”. Circondati da tanta tecnologia contraddistinta da un’onnipresente e dilagante obsolescenza, spesso programmata, facciamo i conti con un potenziale inespresso, talvolta represso che nel tentativo di poter “spiccare il volo” ci imbriglia a terra in infiniti dibattiti, convegni, workshop su cui disquisiamo fino alla noia su calcoli balistici, formule matematiche ingegneristiche, terminatori di volo, paracadute, ridondanze avioniche, materiali compositi, interpretazioni normative e chi più ne ha più ne metta. In tutto questo scenario pochi volano e molti lo vorrebbero fare. Chi ci rimette è sempre il sistema Paese che “non decolla” restando invischiato nelle parole. Comunque… “dicono” che è solo una questione di tempo… Mah!

Detto ciò… I WANT TO… FLY!

Questa t-shirt è stampata in serigrafia su una maglietta JRC a manica corta, colore blue denim con effetto fiammato. Comoda, 100% cotone pettinato, colletto basso, leggermente ampio. Vestibilità fashion. Per ulteriori info su questa t-shirt puoi visitare la sezione Drone for Fun sul mio sito web.

Se ti interessa l’argomento DRONI -SAPR in generale, tra le tante cose che puoi trovare in rete esiste anche la mia pagina Facebook che ti invito a visitare. Se poi vi clicchi Mi Piace potrai essere costantemente aggiornato sul panorama DRONI attraverso la rassegna stampa quotidiana degli articoli che provengono dal web.

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Grazie!

Droni – T-shirt Warning Drone Hazard

Giallo, come i cartelli che segnalano un pericolo letale. Una sola indicazione WARNING DRONEHAZARD.

Il destino dell’umanità è segnato.

Il futuro è oggi e le macchine volanti senza pilota solcano i nostri cieli. In un fanta-scenario che passa da Skynet fino ad arrivare ad Umbrella Corporation, le paure ataviche, come quella per l’ignoto, dilagano e si amplificano attraverso i media. Ovunque imperversano i droni killer gestiti da cyber sistemi senzienti che decidono autonomamente le sorti dell’umanità… Solo un inquietante ronzio anticipa il loro arrivo ma quando li senti… ormai è già tardi.

“Stefanoooo, non lasciare a giro i tuoi minidroni!!!”

Ecco, fine del gioco. Ero immerso nei miei pensieri, nel mio mondo immaginario creato dalla fantasia che si alimenta dalla volontà e dalla capacità di stupirsi per le cose, scoprirle con la meraviglia, la stessa che può manifestare un bambino; lo stesso che poi risiede in ognuno di noi e che ogni adulto dovrebbe riscoprire.

Il mio sta sempre con me 🙂

Disegna un drone, divertiti a duplicarlo e intrecciarlo con i suoi simili. Deformalo un po’, poi ti appare, è lì, o per lo meno gli assomiglia molto. E’ il pittogramma che hai sempre visto nei film, per fortuna solo lì, o al massimo in qualche ospedale ma a ragion veduta sul contenitore per la raccolta delle siringhe usate.

Il BIOHZARD

Caution Biohazard

Al tuo disegno aggiungi una cornice triangolare, metti la scritta WARNING che è più figa di CAUTION e poi…

Poi fondi la parola DRONE con HAZARD, che vuol dire PERICOLO e non è la famosa contea della serie televisiva della prima metà degli anni ’80; quella era HAZZARD, con due “Z”.

Ecco il pittogramma DRONEHAZARD che ha preso forma.

Dronehazard

 

…sotto al pittogramma ho aggiunto la dicitura WARNING DRONEHAZARD, ho reso il tutto più vintage, rovinato, aggiungendo alla grafica un effetto “sciupato” per rendere il tutto più decadente e “drammatico”.

Ecco il risultato finale.

T-shirt Dronehazard

La maglietta su cui ho riprodotto la grafica è rigorosamente gialla. E’ prodotta dalla Russel, realizzata in cotone ring spun da 145gr. La linea è slim ma non eccessivamente attillata. La tecnica di stampa utilizzata è la serigrafia che rimane pressoché inalterata anche dopo molti lavaggi mantenendo la stampa morbida e comoda da indossare.

 La maglietta WARNING DRONEHAZARD rappresenta la “paura” per ciò che non si conosce. I droni, o meglio, i SAPR, sono una risorsa incredibile per l’umanità. Come per altre cose create e gestite dall’uomo, ognuna può essere fonte di utilità o artefice, sempre per mano dell’uomo, di incredibili crudeltà. Nel caso della mia t-shirt ho voluto enfatizzare il concetto di “pericolo” associato a quello della “paura” innescato dalla poca informazione e spesso da una visione molto soggettiva di certe questioni.

Bando alle filosofie e supercazzole da social media. “La mì maglietta”, come si dice da me, in Toscana, “l’è bellina” e se ti piace la puoi acquistare sul mio sito web dove potrai scoprire tutta la serie delle T-Shirt Drone.

Dimenticavo di dirti che se hai un’associazione, un club, una scuola o comunque qualcosa che rappresenta una passione, le mie t-shirt possono essere personalizzate col tuo logo. Contattami e ne parliamo.

La mia passione per i droni mi ha portato a realizzare una pagina Facebook nella quale, ogni giorno, pubblico la rassegna stampa del settore. Ti invito ad andare a visitarla e a cliccare Mi Piace per seguire tutte le news.

Su questo blog troverai diversi articoli dedicati al settore. Visita la categoria DRONI E DRONISTI.

O via, ti ho detto tutto. Grazie per la tua visita e se ti è piaciuto questo post ti chiedo cortesemente di condividerlo sui tuoi canali web.

Alla prossima ! 🙂

Drone – Mi girano forte. Più che una t-shirt è l’esternazione di uno stato d’animo

Si può volare, non si può volare, qui sì, no, anzi, qui no perché sei ad un passo da un’area congestionata. No, no, aspetta, qui puoi ma solo andando verso destra perché se vai a sinistra ti trovi in prossimità del corridoio di atterraggio degli aerei.

Ma ce l’hai la patente?

Che patente?

Quella che rilascia l’ACI per volare con i droni.

No, non è l’ACI ma l’ENAC e non rilascia alcuna patente, casomai rilascia un’autorizzazione per volare con i SAPR.

O non avevi un drone?

Sì, il drone in realtà si chiama SAPR, Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto che di fatto è equiparato ad un aeromobile ultraleggero.

Stiga! Allora sei un pilota e puoi pilotare gli ultraleggeri?

No, non è proprio così automatico. Insomma, per pilotare un Dro.., no scusa, un SAPR, devo seguire un iter particolare che mi porterà ad avere un’autorizzazione a volare con questi aeromobili.

Hummmm… ma poi voli anche con ultraleggero?

Ti ho detto di no, a malapena potrò volare con un APR sopra un campo di girasoli, dove vuoi che vada a volare con un ultraleggero?

O non era un SAPR?

Sì un SAPR, in realtà l’oggetto che vola è l’APR ma nel suo insieme diventa un SAPR perché è un “Sistema” che…

…lascia perdere.

Ma che te ne frega, dai, il drone è fighissimo, chissà quanto ci guadagni a fare le riprese video ai matrimoni, sulle piazze e a tutte le sagre, nella tua città e…

Fermo lì! Non continuare. No, non puoi fare tutto quello che hai detto. Non puoi volare sopra le persone, le case, insediamenti industriali, militari, in prossimità degli aeroporti, parchi pubblici, parchi nazionali soggetti a particolari restrizioni, spiagge…

Sie! E allora che ci fai con questo drone.

Non mi far parlare, ti prego, non sai quanto…

Mi girano forte - t-shirtIrriverente, divertente, spassosa, per me anche veritiera, nel senso che il suddetto giramento è tutt’ora in corso. Comunque, prendiamola con allegria. Mi sono tolto di mezzo il mio SAPR e ho canalizzato le mie energie in questo blog, nella pagina Facebook dedicata ai droni di cui sono l’amministratore e soprattutto realizzando prodotti e accessori per i professionisti e per gli appassionati di questi meravigliosi oggetti volanti, meglio identificati come SAPR.

La mia grafica MI GIRANO FORTE è una chiara rappresentazione ed espressione dello stato d’animo di molti, che come me, volendo fare le cose in regola si sono trovati arresi davanti alla potenza di fuoco che prende il nome di burocrazia e “legiferalopia”, un neologismo per definire coloro che hanno una necessità, quasi morbosa, di legiferare a prescindere; “poi si vedrà e si migliorerà ma intanto mi scappa un regolamento/legge e non ci posso fare nulla, la devo emanare”.

mi girano forte

Pur condividendo in pieno la necessità di definire un quadro normativo capace di regolamentare il comparto droni in Italia, ritengo che le attuali regole per i SAPR siano tali e tante da non concedere molti spazi al piccolo imprenditore, creando di fatto la necessità, per coloro che vogliono lavorare con i “droni”, di strutturarsi in vere e proprie compagnie – simili per certi versi a quelle aeree – dotate di flotte di SAPR e di piloti qualificati. Il “piccolo” imprenditore potrà essere assorbito dalle suddette compagnie o non credo che avrà molte possibilità di sviluppare un business in proprio, considerando tutto e soprattutto il ROI (return on investment) con cui ogni buon imprenditore deve fare “i conti”.

Diciamo che ad oggi è come se volessi fare il tassista ma per svolgere la professione sia necessario, in un certo qual modo, dotarmi di una sorta di scuderia tipo quella Ferrari (mezzi e persone); per intenderci e per far capire meglio la situazione ai più che magari non conoscono il settore.

Polemica a parte, che ci voleva pure, il mio quadricottero riprodotto sulla maglietta MI GIRANO è un portatore sano di doppi sensi. Le eliche di un drone sono notoriamente composte da due pale e l’associazione tra “MI GIRANO FORTE” e  le “pale” direi che pur se non riportata in chiaro trova il tempo per arrivare a tutti e far comprendere perfettamente cosa stiano girando.

T-shirt della JRC in cotone pettinato, effetto fiammato. Colletto basso, ampio, risvolto sulle maniche fermato con 4 cuciture e vestibilità fashion rendono questo prodotto interessante, attuale, originale e alla portata di tutti.

La grafica è realizzata con la tecnica della serigrafia per conferire al prodotto un alto livello qualitativo e di morbidezza anche dopo numerosi lavaggi.

Se vuoi altre info o se desideri acquistare questa t-shirt puoi andare sul mio sito nell’area Drone for Fun nella quale potrai vedere anche le altre t-shirt della linea DRONE.

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Il drone che puoi davvero indossare – Drone JeweL

Drone JeweL è il “drone” che puoi realmente indossare.

Il 2014 è stato “l’anno dei droni”, almeno secondo alcune testate giornalistiche che si occupano di tecnologia e sviluppo sociale. Abbiamo letto e sentito di tutto su questi meravigliosi, affascinanti e talvolta anche discussi oggetti volanti non meglio identificati. C’è chi li chiama semplicemente droni, mettendoci dentro un po’ di tutto e c’è chi invece li definisce con gli acronimi più disparati. Da SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) agli UAV (Unmanned Aerial Vehicle), UAS (Unmanned Aerial Systems), RPAS (Remotely Piloted Aircraft Systems), RPA (Remotely piloted aircraft)…

Si è anche parlato molto di tecnologie smart e di SAPR in grado di seguire autonomamente soggetti in movimento, di droni talmente piccoli che stanno in una tasca, altri nel palmo di una mano o addirittura che possono essere “indossati” come un braccialetto, per poi librarsi in cielo comandati da uno smartphone.

Cavalcando la tendenza del momento e proiettando il concetto di indossabile, con particolare riferimento al design dei droni, la Achrom ha realizzato un pendente da uomo e uno da donna che celebrano l’idea del volo attraverso la riproduzione stilizzata di un drone. Il concept creativo, firmato da Stefano Saldarelli, sintetizza il design di un drone esacottero, l’aeromobile a controllo remoto munito di 6 rotori che rappresenta il punto di mezzo tra i più diffusi droni quadricotteri – droni con 4 motori – e gli ottocotteri, meno diffusi ma decisamente pensati per un uso esclusivamente professionale, soprattutto in quei casi in cui il payload richiesto (carico trasportato dal drone) sia tale da richiedere un maggior numero di motori in grado di conferire, oltre che potenza, anche maggiore stabilità e manovrabilità in rapporto al carico e alla dimensione che questo occupa.

DroneJewelI Drone JeweLs nascono con l’idea di creare una linea di accessori moda pensati per coloro che sono appassionati di droni, che lavorano in questo ambito e che vogliono affermare il proprio carattere e stile di vita indossando un oggetto di design, unico e altamente rappresentativo.

Pur non celando all’interno della propria scocca componentistiche di alto livello tecnologico in grado di permetterne il volo, i Drone JeweLs nascono dallo studio di un logo – che è poi diventato l’elemento distintivo di una pagina Facebook dedicata al mondo dei SAPR, il cui nome è appunto DRONE – e l’unione di tecnologie di altissimo livello che partono dalla progettazione dei pendenti attraverso un software di disegno 2D, successivamente alla elaborazione di tutte le parti di cui sono composti e l’ottimizzazione di ognuna su un programma di modellazione 3D per poi arrivare alla prototipazione e alla realizzazione degli stampi per la fusione del metallo attraverso l’impiego di stampanti 3D. Tutti processi che vedono il percorso creativo, progettuale e produttivo per certi versi molto simile a quello necessario per realizzare i veri droni.

Drone JeweL è un accessorio moda di grande impatto visivo, elegante, gioca di anticipo rispetto alle tendenze moda del momento che sicuramente nei prossimi anni attingeranno dal settore dei droni per ispirarsi e realizzare abiti e accessori che sfileranno in passerella o campeggeranno nelle grandi riviste moda.

Drone JeweL è disponibile in due versioni, MAN e WOMAN, simili per forma ma non per dimensioni e finiture.

Particolare delle confezioni dei Drone JeweL by Stefano Saldarelli
Particolare delle confezioni dei Drone JeweL
by Stefano Saldarelli

Drone JeweL Man è di dimensioni contenute, bicolore, minimal ma capace di farsi notare e di attrarre attenzione. Il metallo utilizzato è l’ottone, fuso in appositi stampi. La struttura centrale è trattata in modo da conferirle un color cromo lucido mentre i sei rotori sono in color canna di fucile. Sono completati da una sagola marina regolabile in lunghezza le cui estremità sono caratterizzate e nobilitate dalla presenza di due finali in metallo – sempre realizzati tramite fusione di ottone in stampi prodotti con stampanti 3D – che riproducono i dadi di serraggio delle eliche dei veri droni. Sagola marina di colore nero e i due finali in colore cromo lucido completano il Drone JeweL Man.

Drone JeweL MAN
Drone JeweL MAN

Drone Jewel Woman è più grande rispetto alla versione maschile. Grandezza, lucentezza, design e l’aggiunta di 6 cristalli di dimensioni diverse, posizionati in corrispondenza del fulcro di rotazione dei motori, conferiscono al pendente caratteristiche estetiche uniche.

Drone JeweL WOMAN
Drone JeweL WOMAN

Il particolare sistema di rodiatura, definito BiAchrom, ha permesso di caratterizzare i Drone JeweLs conferendo alle superfici due tonalità cromatiche lucide (cromo e canna di fucile) di grande forza e allo stesso tempo neutre, capaci di adattarsi a qualsiasi colore di pelle, occhi, capelli e abiti indossati.

Drone JeweL WOMAN e MAN
Drone JeweL WOMAN e MAN

Drone JeweL è il regalo unico e originale per ogni occasione speciale.

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