Lo spot Dolce & Gabbana tagliato con l’accetta

Dolce & Gabbana, Martin Scorsese, Scarlett Johansson e Matthew McConaughey. Che si vuole di più? E’ arrivato in televisione il nuovo spot della nota griffe di moda italiana. Peccato però che la versione corta sia stata tagliata con l’accetta.

In questi giorni ho guardato attentamente lo spot “Street of dreams” che promuove la linea di profumi The One di Dolce & Gabbana. L’ho guardato più volte ma trovavo sempre qualcosa che non mi tornava.

Foto tratta dal backstage dello spot The One di Dolce & Gabbana – Vanity Fair

Spesso gli spot dei profumi sono caratterizzati da immagini sensuali, musiche importanti, fotografia magistrale e, soprattutto, un dialogo o un breve monologo recitato fuori campo, per lo più in lingua francese. Qualcosa del tipo: “arjoundelaguifragrancenoirqualcosa”, roba praticamente incomprensibile ma che fa scena. Che ci vuoi fare, funziona così nel mondo della moda e soprattutto in quello delle essenze profumate di un certo livello. E’ glamour, fa fashion, è trendy. Era tanto che volevo usare questi tre termini in un solo post e finalmente ne ho avuta l’occasione.

Insomma, tornando al nostro spot  “Street of dreams”, tutto è molto patinato, funziona, rispecchia in gran parte i soliti cliché ma si nota che questo spot porta la firma di “qualcuno” bravo. I due attori protagonisti della breve storia, che sono niente popò di meno che Scarlett Johansson e Matthew McConaughey, si incontrano e parlano tra loro durante un tragitto in auto e poi, sognanti, flirtanti, amoreggianti, continuano il loro fraseggio affacciati ad un ballatoio che vede sullo sfondo una NewYork in bianco e nero.

Fino a che non leggi i sotto titoli in italiano, ovviamente parlo per me ignorante che non conosce l’inglese, nulla di strano. Belle inquadrature, loro fighissimi, musica fantastica (l’arrangiamento de “Il cielo in una stanza”) tutto molto affascinante. Ma se ti soffermi a leggere i sottotitoli capisci che non puoi capire. C’è qualcosa che stride. O i due si sono bevuti il profumo, piuttosto che usarlo come si conviene, o chi ha montato lo spot nella versione corta, appunto quella per la televisione, lo ha fatto sospettando che non sarebbe stato pagato.

Oggi “pare” che tutto sia studiato e che qualsiasi messaggio creato con “fare provocatorio”, dall’apparenza “cialtronesco” (che non è il modo sbagliato di scrivere o pronunciare il nome dell’attore Charlton Heston), sia stato attentamente studiato dagli esperti della comunicazione per destare interesse e innescare un processo di diffusione del messaggio, detto “virale”. Praticamente come sto facendo io. Così, il “curioso di turno” va sul web per cercare qualche info in più su quel messaggio. Prova a fare luce sull’arcano con l’intento di evitare di dare lavoro al proprio medico curante (o psicanalista) o di prendere atto che ci sono sedicenti traduttori assunti per chissà quali altre doti.

Nulla di tutto questo!

Così, quel curioso di turno, scopre che lo spot che stava vedendo in televisione con quei due che potrebbero essere tranquillamente esposti allo Smithsonian Museum dentro una teca di vetro per rappresentare i migliori esemplari della razza umana a beneficio delle future generazioni, sono protagonisti di un corto girato magnificamente da Martin Scorsese e di cui, i dialoghi, quei dialoghi fino ad ora incomprensibili, se seguiti per intero HANNO PURE SENSO!

Quindi, chiarito ogni dubbio, il curioso scrive un post come questo -per fortuna per D&G ci sono anche persone che ne scrivono molti altri meglio di me, in un modo più appropriato e con una certa competenza in materia di essenze profumate e di moda – e così il gioco è fatto. Gli esperti di comunicazione dimostrano che avevano ragione avendo realizzato l’ennesimo spot che emana messaggi incomprensibili la cui conseguenza, almeno su una parte dei potenziali consumatori, è di innescare un notevole interesse per quel prodotto, elevando quel messaggio al di sopra di molti altri che spesso passano senza lasciare il segno.

Ora… io non sono un consumatore di questo genere di prodotti. Sì, dai. Chi acquista profumi che costano di media come la spesa di un italiano medio per una settimana, non gli interessa se Martin Scorsese, Scarlett Johansson e Matthew McConaughey stiano facendo qualcosa di sensato all’interno di uno spot. Oltretutto vedendolo incastonato tra uno precedente che parla di pannolini e quello successivo che parla di prodotti per risolvere problemi di stitichezza non è che ti rimanga molto di quel messaggio, se non, come in questo caso, una certa confusione. Diciamo che per noi, o almeno per alcuni di noi “comuni mortali”, a cui piace guardare e ascoltare oltre che vedere e sentire, avremmo gradito capire COSA CAVOLO DICONO QUEI DUE.

Se anche voi avete avuto qualche dubbio, perplessità, non dormivate la notte pensando che Scarlett Johansson e Matthew McConaughey fossero vittime di “Scherzi a parte”, ecco lo spot completo. Non vi risolverà i problemi della vita ma per lo meno capirete, finalmente, il senso del messaggio.

Vi assicuro, battute a parte, che merita davvero…

Crediti e approfondimenti:

4 pensieri su “Lo spot Dolce & Gabbana tagliato con l’accetta

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