Sai qual è la migliore scommessa?

E’ facile scommettere su cavalli, auto o più in generale giocare d’azzardo. Punti, attendi e poi se ti va bene puoi anche vincere o nella maggior parte delle volte perdere ma… debiti a parte, finisce tutto lì. Si lo so, poi se il gioco diventa patologico si trasforma in ludopatia ma non è di questo che voglio parlarti; voglio solo capire se sei pronto/a alla più grande sfida della tua vita.

Su cosa puntiamo? Su di te!

Su l’unica variabile che si pone tra vincere o perdere, sulla quale puoi avere il pieno controllo e sulla quale, probabilmente, non hai mai provato a puntare veramente.

Attesa e casistica (dicesi anche “fortuna” o “botta di cu…” per chi crede nella sorte) sono le uniche tue due compagne di gioco?

Se vuoi veramente scommettere, capire cos’è una scommessa seria, punta più in alto. Punta su te stesso/a. Punta sulle tue capacità o su quelle che puoi acquisire investendo in formazione. Migliorati! Punta sulla tua determinazione (se ne hai poca si può allenare) nel voler riuscire a tutti i costi a fare qualcosa che altri non hanno fatto o che semplicemente TU non hai mai fatto. Come sei adesso lo sai, come potresti essere è tutto da scoprire.

Essere capaci di puntare su se stessi implica prima di tutto avere del coraggio e voler uscire dalla propria zona di confort. Sì, dai, da quell’area di parcheggio dove hai preso la residenza e nella quale ti stai crogiolando tra paure, scuse ed incertezze. Ti ci trovi relativamente bene perchè non sei stato abituato ad avere una visione o ti hanno limitato nel pensare di poterne avere una. Ecco! Mi riferisco a quella mancanza di visione che oggi è stata assorbita e sostituita dalla televisione. Sei lì, fai quello che hai sempre fatto pensando che sia quello che il DESTINO ha in serbo per te.

“Ti guardi a nastro” le serie televisive su Netflix, Amazon Video, Disney+, etc. (tanto per citare qualche brand). Al sabato o alla domenica riesci ad andare in pizzeria col partner, figli e/o amici (ancora per poco visto che i prezzi continuano ad aumentare). Ti alzi dal letto (mal volentieri), vai a lavorare; pensi alle prossime vacanze e lo fai soprattutto verso la fine delle uniche che stai facendo durante l’anno e poi, per provare il senso del rischio o mettere a “dura prova il tuo DESTINO”, ti fai un “gratta e vinci” o vai ad una VLT a smacchinare qualche euro o fai una capatina sul web a giocare su qualche sito di scommesse.

“Non ci posso fare nulla!”, o peggio, “Oramai a questa età chi me lo fa fare di cambiare?”

Ti faccio una domanda:

Sei felice?

Te lo chiedo perchè capita che il proprio livello di felicità si basi su dei parametri che derivano solo dalle proprie frequentazioni; spesso circoscritte o comunque limitate. Ti rapporti con chi vedi da decenni e questo ti dà l’unica dimensione del tuo mondo. Vivi in un microcosmo precario, spesso caratterizzato da una mancanza di confronto verso l’alto. Non hai altro metro di paragone se non guardare altri che più o meno vivono la tua stessa condizione. Se vedi qualcuno che è cambiato o che ha ottenuto successo (spesso le due cose coincidono), sei pronto/a ad additarlo come quello che ha fatto “qualcosa di strano” forse anche di “illecito” e che sicuramente “il suo successo non durerà” o che “i soldi non fanno la felicità” e che magari “prima o poi si troverà nei guai”. Ok… se parliamo di qualche personaggio noto alle forze dell’ordine ci può anche stare ma in linea di massima questi pregiudizi vengono cosparsi a pioggia, a prescindere dall’analisi dei fatti (e per “fatti” non mi riferisco ai clienti dei suddetti personaggi noti alle forze dell’ordine).

Ti hanno insegnato a soccombere ai “no” o ai “non fare”. Ti hanno detto che “chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova” e con questo ti hanno puntellato dove sei, infondendoti paure per tutto, condite da un’eccessiva razionalità che ti tiene lì a pensare strutturando i tuoi pensieri a suon di “E se poi?!?!” oppure “Gli altri cosa penseranno di me?” e mentre lo fai sei sempre lì.

Non ti preoccupare. Se stai leggendo questo post sei nella prima fase del cambiamento. Quella che ti spinge a guardarti attorno per vedere se sei solo tu fuori di testa o se a giro ce ne sono anche altri.

Benvenuto/a nel club. Sono tra quelli che nella vita ha sempre fatto qualcosa “contro corrente”. Ho sempre portato avanti le mie idee, a prescindere da ciò che la gente pensava o pensa di me. Una buona parte di questo blog ti può mostrare ciò che sono e ciò che ho fatto ma in sostanza non sono qui per incensarmi.

Sto solo dicendo che il primo passo inizia sempre mettendo un piede avanti. Non potrai mai sapere se la strada che stai prendendo ti porterà al raggiungimento del tuo obiettivo ma puoi esser certo/a che restando immobile le cose resteranno come sono adesso. Anzi, ti svelo un segreto; tendenzialmente se non fai nulla per scardinare lo status quo le cose possono solo peggiorare, se non altro perchè il fisico invecchia e avrai bisogno di più attenzioni, avendo progressivamente meno capacità di reagire agli “eventi avversi”.

In altre parole, lo sai che tutti i giorni hai una vita davanti che ti attende? Lo sai che ogni giorno puoi fare qualcosa per migliorare?

Dove sta la fregatura?

Beh… in effetti c’è e si vede.

Giocare d’azzardo comporta “solo” il rischio di perdere o di vincere e di conseguenza puoi darti del coglione o del vincitore. Se invece perdi con te stesso, nel tentativo di uscire dal sistema e di migliorarti, allora subentra quello che la società indica come “fallimento”. Riassumendo, se perdi una scommessa al gioco sei uno che ha avuto coraggio e può mitigare la debacle aggrappandosi ad un “ritenta e sarai più fortunato”, a beneficio del banco o del sistema che gestisce il gioco d’azzardo. Se perdi, nel tentativo di fare qualcosa per te, per la tua carriera, per migliorare la qualità della vita della tua famiglia e magari per qualche motivo non va come pensavi, allora prima di tutto sei un incosciente e subito dopo un perdente o un fallito. Questo nel nostro Paese e comunque non in quelli anglosassoni dove il fallimento “viene considerato come aspetto insito nel loro tipo di cultura, necessario nell’imprenditoria e nel mercato”; come riportato su Harward Business Review (MAGGIO 2021 – ll valore del fallimento di VALENTINA PELLICCIA).

Al netto di queste considerazioni ti posso dire una cosa molto semplice.

Adesso lo puoi fare; domani puoi provarci; dopodomani ci dovrai pensare e la prossima settimana non lo farai perchè la razionalità, inzuppata nel brodo dei “ma che cos’hai per la testa?” o “hai una famiglia ma non ci pensi a loro?” o anche “alla tua età cosa pensi di fare?” e… dulcis in fundo “cosa penseranno gli altri di te?” beh… stai tranquillo/a che ti porterà solo a “fare un bel nulla”.

Cetto La Qualunque si esprimerebbe in altro modo.

Cetto la Qualunque “na beata minchia” – dal canale YouTube: @GliSpezzoni

Ovvio che non devi buttarti nel fuoco o provare per forza sport estremi a tutti i costi. Sto parlando di cambiare strada per migliorare la qualità della tua vita. Di quella strada lungo la quale puoi trovare questo cartello:

Non importa se ha una confluenza a destra o a sinistra. E’ il concetto che ti invito a cogliere. La strada centrale è quella che stai percorrendo. Non sei al classico bivio destra o sinistra; quello ti impone una scelta obbligata. Sei invece in una situazione dove puoi proseguire come stai facendo da anni ma ad un certo punto ti capita una confluenza. Si palesa. Puoi semplicemente rallentare e poi, una volta superata, puoi nuovamente accelerare e continuare il percorso che stavi facendo.

Pensa se quella confluenza fosse in realtà una possibile scelta che può cambiarti la vita in meglio. Certo, come evidenzia la grafica del cartello, può implicare il dover tornare un po’ indietro o andare contro mano. In tal caso scendi dal mezzo e vai a piedi ma procedi ugualmente perchè è solo così che puoi vedere dove ti porta veramente quella strada.

Ci stiamo affidando sempre più ai controlli automatici, alla AI, ai sistemi di guida avanzati. Ci facciamo condurre e non siamo più conduttori delle nostre vite.

Sai come fare per uscire dalla zona di confort e fare la differenza? Ci cono solo due modi e sono gli stessi che adotti quando usi il navigatore:

  • Avere un obiettivo. Quindi sapere dove vuoi andare. Capire quale cambiamento vuoi fare e quando desideri che ciò avvenga.
  • Avere una vera motivazione in grado di farti alzare il sedere dal divano e farti andare da un punto A ad un punto B; altrimenti non sali nemmeno in auto. Per la nostra vita è la stessa cosa.

C’è la buona notizia?

Sì, ed è che la confluenza lungo la strada della tua vita puoi crearla tu. Si chiama visione e compare solo se prendi quei sogni che hai riposto nel cassetto, come ti è stato detto di fare fin da piccolo perchè “devi avere i piedi piantati per terra e non avere la testa tra le nuvole”, e decidi di cambiare direzione. I sogni restano tali se li lasci nel cassetto ma diventano obiettivi se li spolveri e li collochi come confluenze nella tua strada e decidi di dirigere le tue energie verso nuove direzioni.

Altra cosa fondamentale: datti un tempo, una scadenza entro la quale raggiungere l’obiettivo altrimenti procrastini all’infinito e l’obiettivo torna ad essere un sogno che riporrai nel cassetto e stavolta sarà pure un sogno stropicciato.

Non esiste che tu salga in auto, imposti il tuo navigatore e poi non sai quando arriverai a destinazione. E’ la prima cosa che controlli sul display del tuo dispositivo dopo aver impostato la direzione. Ovvio, poi possono esserci gli imprevisti come traffico, incidenti, lavori, deviazioni di percorso ma tu prosegui verso quella direzione. Ecco, questo accade perchè è lì vuoi andare. Allora fai lo stesso con quella “confluenza” che adesso hai capito che finalmente puoi creare autonomamente nella tua vita o cogliere quando si presenta.

Allora, se di scommessa parliamo, vogliamo farne una seria? Ti sfido ad affrontare una delle scommesse più affascinanti e rischiose che la vita ha da offrirti.

Scommetti su di te.

Scrivi qui nei commenti quale strada vuoi intraprendere, quale sogno dal cassetto hai finalmente deciso di trasformare in un tuo obiettivo. Non dimenticare di scrivere anche la data entro la quale lo vuoi raggiungere. Sii preciso/a nel descriverlo. Se hai deciso di guadagnare più soldi scrivi esattamente quanti, in che modo intendi farlo e in quanto tempo. Adesso prendi i tuoi freni inibitori e sbloccali. Alza le tue pretese. Punta dritto all’obiettivo tenendo sempre in mente cosa ti spinge a farlo. Fai in modo che sia una cosa che vuoi per te, anche se poi è legata al benessere della tua famiglia. Deve essere una cosa potente e che senti veramente.

Abituati a dividere in porzioni misurabili il tuo obiettivo e a collocare ogni porzione dentro un periodo temporale breve. Come diceva il grande Totò: “è la somma che fa il totale”. Se guardi subito al totale può spaventarti e scoraggiarti ma se invece lo dividi in passaggi intermedi vedrai che tutto risulterà più fattibile, semplice e misurabile.

Totò “è la somma che fa il totale” – dal canale YouTube @EnnaVivi

Se hai voglia di cambiare il tuo percorso e ancora non hai chiaro dove dirigerti, ti suggerisco una confluenza. Ti propongo quello che fu proposto a me ad ottobre del 2021 e che oggi mi ha permesso di diventare AreaManager di un’importante azienda italiana. Magari può essere anche per te un mezzo attraverso il quale raggiungere i tuoi obiettivi.

Pertanto: “Se ti proponessero un’attività legale, professionale, altamente formativa, che non richiede investimenti d’impresa, che puoi conciliare con il lavoro che già svolgi e che opera nel settore del bene rifugio per eccellenza (in altre parole: oro), la valuteresti seriamente?”

Se vuoi contattarmi per saperne di più puoi scrivermi attraverso i commenti o tramite i miei canali web/social:

Nel frattempo, parafrasando la nota frase del mitico maestro Yoda di Star Wars, ti lascio con un sentito: “Che la confluenza sia con te”.

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