C’era una volta Dio che si arrabbiò con gli uomini perché dediti all’odio, alle guerre, al potere e a tante altre attività “ludico ricreative”.

Ma Dio, essendo Dio, prima di manifestare la sua ira contro l’umanità chiamò Noè, un agricoltore che fino a quel momento pensava a zappare la sua terra e ad accudire qualche animale. Dio gli chiese.. hem… lo persuase a costruire l’arca per salvare dall’imminente diluvio universale, 7 coppie tra gli animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali. Un nulla, insomma. Sì, però gli disse anche che avrebbe potuto portare con sé la sua famiglia. E vai!
Così venne il diluvio universale, poi finì il diluvio e Noè visse 950 anni circondato da pronipoti e tutte le generazioni future degli animali che aveva salvato. Mi sa proprio che portò con sé pure le zanzare…
Comunque, a grandi linee è quello che più o meno sappiamo di Noè, almeno tra noi non teologi e non eccessivi praticanti cristiani. Poi, arrivò Hollywood che trasformò Noè in un figone di nome Noah (uno dei vari modi di scrivere questo nome tra le religioni abramitiche) interpretato da Russell Crowe e il racconto di Noè di cui sopra si trasformò in questo.
Sarei curioso di vedere la trasposizione cinematografica in chiave hollywoodiana della vita e soprattutto della visione del carro di fuoco avuta del profeta Ezechiele. Sono convinto che i Transformers a confronto dovremmo paragonarli a Piccole Donne.
Non male come strategia commerciale, soprattutto in tempi di crisi. Realizzare film sui supereroi dei fumetti comporta esborsi notevoli in royalties. Con le storie bibliche e tutto ciò che hanno in serbo puoi realizzare filmoni pieni di effetti speciali ad oltranza e, soprattutto non hai da pagare i diritti d’autore. O sbaglio? C’è ancora in vita qualche erede di Noè?
Crediti:
come sempre bravo anche per le novità che proponi … non stravedo particolarmente per Russell Crowe, soprattutto in questa veste alla “Zingaretti! con barba . Noè me lo figuravo più ieratico e capelluto … poco credibile, poco ispirato …..
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In effetti. Oltretutto per me Russel Crowe resta sempre IL GLADIATORE e francamente non ci vedo molto bene un NOÈ che esclama “al mio segnale scatenate l’inferno”, casomai il suo principale che in effetti si diede molto da fare in tal senso.
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